Perché le donne fanno schifo a scacchi?

Esistono due tornei mondiali di scacchi, uno aperto a chiunque, senza differenze di sesso, ovverosia un torneo che nella sua totale inclusività potremmo definire “mascolinista e in quanto tale aperto a tutti senza distinzioni”

Il Campionato mondiale di scacchi:

https://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_del_mondo_di_scacchi

Esiste poi un torneo di scacchi riservato alle sole femmine, il Campionato mondiale di scacchi FEMMINILE – eccolo qui:

https://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_del_mondo_femminile_di_scacchi

Il campionato mondiale femminile non ammette partecipanti uomini, anche se non usa pezzi degli scacchi più leggeri, né scacchiere più piccole. Niente di tutto questo, in effetti le regole sono le stesse degli scacchi per tutti (cioè da uomo): non prevede lancio dei pezzi, delle scacchiere, né altra attività che comporti l’uso della forza muscolare.

Allora, visto che non si tratta di una questione di forza muscolare, perché mai esiste un torneo riservato alle femmine?

La spiegazione pratica si trova qui:

https://en.wikipedia.org/wiki/FIDE_world_rankings

Il suddetto link riporta la classifica dei giocatori e delle giocatrici, con un “rating” a lato.

C’è anche la classifica “junior”, minori di 21 anni, ovverosia riferita al torneo riservato a ragazzi ambosessi (anche gli intersex sono ammessi, ovviamente), e la classifica “girls”, ovverosia il torneo riservato alle femmine di età inferiore a 21 anni.

Come potete notare dai numeri, la migliore delle donne, la numero 1, campionessa del mondo del campionato mondiale di scacchi FEMMINILE, non potrebbe mai entrare nella top 20 maschile, e neppure nella top 30 se è per quello.

E persino se dovesse competere con i ragazzi di sesso maschile, si piazzerebbe appena al sesto posto.

La disparità di capacità si ripete anche quando confrontiamo il torneo “juniores” con quello “girls” – quindi non si tratta di un fenomeno generazionale né legato all’età dei giocatori e delle giocatrici.

Per cui diventa evidente che il torneo riservato alle sole femmine ha lo scopo di consentire alle scacchiste di vincere dei tornei, cosa che sarebbe impossibile se dovessero competere contro degli scacchisti!

Credo che una femminista lo definirebbe “sessismo benevolo”…se analizzasse il fenomeno, ma dubito fortemente che accadrà mai…infatti molto più probabilmente non lo analizzerebbe affatto: farebbe la finta tonta, ignorando la cosa.

Non c’è niente di più patriarcale di una femminista, ma soltanto quando le fa comodo…

Non è stata data ancora alcuna spiegazione scientifica circa questa disparità, una delle teorie più suggestive è quella secondo cui, dato che il gioco degli scacchi fu originariamente concepito per simulare una battaglia campale, le menti femminili non si troverebbero a loro agio in tale genere di attività.

Non mi pare un granché come spiegazione, visto che la “battaglia” che si svolge negli scacchi è estremamente stilizzata, non ha nulla di cruento, è un’attività tanto distante da una vera attività bellica che a molti, di primo acchito, non viene neppure in mente che il gioco che si sta svolgendo è in pratica una simulazione molto stilizzata di uno scontro campale del remoto passato.

Inoltre, se questa spiegazione fosse universalmente accettata come valida, le implicazioni sarebbero notevolissime: diventerebbe a dir poco controproducente avere nei corpi militari ufficiali di sesso femminile, persino nei gradi inferiori, e forse sarebbe sconsigliabile avere femmine militari tout court: tale razionalizzazione afferma appunto che in ragione del loro sesso sarebbero meno portate alla strategia e tattica di impostazione tipicamente bellica!

Una spiegazione forse non esauriente ma senz’altro più interessante è quella che deriva dall’osservazione di questa immagine:

E’ la distribuzione del quoziente intellettivo tra i sessi: come si può osservare la grande maggioranza delle donne ha un’intelligenza media, e sono pochissime sia le donne di scarsa intelligenza, sia i geni femminili. La curva di distribuzione degli uomini invece è più piatta.

Per dirla in parole molto più semplici: la grande maggioranza sia dei deficienti che dei geni sono di sesso maschile.

Ovviamente, per poter essere campioni di scacchi ad altissimo livello è indifferente avere un quoziente intellettivo di 80 (basso e tipicamente maschile) o 100 (medio, e più tipicamente femminile) – entrambi sono comunque insufficienti per raggiungere tali risultati. Serve invece un QI di almeno 110-120, e probabilmente migliore: anche il quoziente intellettivo di “110 e oltre” è tipicamente maschile, e molto più raro tra le femmine.

Taggato “Scacchi” e “Privilegio Maschile”.

25 thoughts on “Perché le donne fanno schifo a scacchi?

  1. Le donne dicono che il QI non esiste, propongono la teoria pseudoscientifica del QE (quoziente emotivo).

    Scacchi è un gioco sessista, europeista, imperialista, patriarcalista che promuove e consolida degli stereotipi di genere e rafforza la logica capitalista.

    Le femministe a parte produrre queste critiche non hanno fatto altro, non ci hanno mai proposto un gioco vaginale che possa sostituire gli scacchi. In pratica non possiamo giocare a scacchi, ma le femministe non ci dicono a cosa possiamo giocare, perché pare che qualsiasi gioco sia sessista e patriarcalista. A sto punto solo i giochi dove vesti le bambole o partecipi a storie romance interattive vanno bene, tutto il resto è sessista e patriarcale.

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    1. Non confonderei “femministe” con “donne”, non perché non ci sia una logica a farlo ma perché si tratta di ordini di magnitudo differenti.
      Le femministe portano la natura femminile primitiva nell’arena politica quindi ne modificano la qualità (perché eliminano la parte razionale e culturale dell’essere donna, lasciando una specie di scimmia intelligente) e poi ne ampliano gli effetti a dismisura.
      Quindi confondere “femministe” con “donne” è a mio parere come confondere un aereo militare della Corea del Nord con un aliante o deltaplano pilotato da un tizio con regolare licenza che vola per passione nel tempo libero. Se il secondo si mette a fare numeri strani tipo atterrare nei giardini privati possono pure arrestarlo ma non è comunque una minaccia paragonabile, neanche lontanamente, al primo tipo. Inoltre del secondo puoi solo supporre che voli dell’altro devi presupporre TANTE altre cose.
      E ti ripeto: volano entrambi, la natura dei due oggetti è sempre quella, e i principi per i quali volano sono i medesimi, e discendono entrambi dalle tecnologie sviluppate da Otto Lilienthal e dai fratelli Wright e tanti altri.

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      1. Secondo me il femminismo interpreta correttamente gli interessi femminili. E ho notato che tutte le donne capiscono il femminismo, capiscono in pratica i loro interessi di base, supportano tutte il femminismo.

        Io invece supporto gli interessi maschili, che attualmente sono attaccati dai tradizionalisti e dalle potenti lobby multimiliardarie femministe.

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  2. Ve ne dico un’altra; quando pulisco casa è talmente tirata a lucido che potrei mangiare per terra. Quindi care amiche se volete salvare il mondo cominciate da casa vostra perché a quanto pare vi possiamo battere anche lì, altrimenti passato il periodo fertile non vi rimane che rottamarvi ! Senza rancore, vi voglio bene comunque 😘

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    1. Io da quando ho gli aspirapolvere robot il pavimento praticamente non lo pulisco più. Quindi di fatto la pulizia è peggiorata: prima andava spazzato e poi lavato, ora il medesimo lo fanno le macchine e dove passano danno risultati analoghi a quelli di quando facevo a mano.
      Perché dico che la pulizia è peggiorata? Perché non arrivano dappertutto, non arrivano in tutti i punti dove arrivi a mano. Quindi in ogni angolo ci sono tipo 1-2 (a seconda del tipo di angolo) centimetri quadrati di pavimento che non sono puliti, dove ogni tanto passo al volo la scopa ma non vengono lavati da nessuno. Arrivano sotto quasi tutta la mobilia, ma non proprio tutta tutta. In cucina ho uno spazio libero largo 15 cm tra la lavastoviglie e il mobile: nessun aspirapolvere robot può entrare in quel corridoio perché è largo il triplo – ovviamente ci passo la scopa ogni tanto, così non fa schifo a vedersi, però è spazzato e non lavato: non mi metto ad armeggiare con acqua e detersivo e doppio passaggio per una roba così piccola.

      Comunque nel complesso è meglio perché la differenza non si nota, e di tempo libero ne ho tanto di più.

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    2. È per quello che le donne devono fare carriera, perché altrimenti dopo i 50 anni non hanno altri campi in cui realizzarsi, visto che ci rottamate. I figli se ci sono sono ormai grandi e vogliono farsi la loro vita. Quindi a una donna non resta altro che la carriera (e oltretutto se fa tanti soldi poi può anche pagarsi i migliori trattamenti estetici e alla peggio i gigolò, se vuole ancora sentirsi piacente o averne l’illusione). W la carriera!

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      1. Dopo un rigoroso lavoro di intelligence ( cioè leggendo i tuoi Posti) i servizi segreti manosphere hanno deciso di non considerare, al momento, la tua candidatura a gattara acidella per cui sono lieti di comunicare la tua entrata nel novero delle sodali. Che il tempo ti sia lieve e clemente 😀

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      2. Chiara
        @@
        È per quello che le donne devono fare carriera, perché altrimenti dopo i 50 anni non hanno altri campi in cui realizzarsi, visto che ci rottamate.
        @@

        Sarcasmo a parte, sappi che anche il 50enne medio, proveniente dal basso (imbianchino, muratore, carpentiere, operaio delle acciaierie, elettricista, manovale, idraulico, etc) viene spesso rottamato dalle donne.
        Infatti, a quell’ età, per molti di loro l’unica “soluzione” (se hanno soldi da spendere, ovviamente) son le prostitute, altrimenti le seghe.
        Amen.
        Questo tanto per dire che la vita dell’ uomo medio, non è quella narrata dai media o nei film americani, dove i cinquantenni (e non) son tutti belli, ricchi e attraenti, e scopano come ricci.

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        1. @Frank
          Lo so, ma è alle donne che i tradizionalisti dicono “lasciate perdere la carriera, il vostro posto è in famiglia”. Sì, a fare le mamme a tempo pieno e poi magari essere lasciate dal marito per una più giovane e attaccarsi morbosamente ai figli adolescenti e universitari, stressandoli per sposarsi e fargli dei nipotini così possono trovare di nuovo un senso alla loro esistenza? E magari di nascosto si attaccano alla bottiglia o agli psicofarmaci?
          Sto estremizzando anch’io, ma è questa la risposta che darei a quelli tipo Ficus che insistono tanto sui “ruoli di genere”. Poi lo so che non tutti/e possono fare chissà quale carriera, ma quel che intendo è di cercare di realizzarsi in ambiente lavorativo e riuscire a mettere qualche soldo da parte per una vecchiaia tranquilla.

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        2. Ascolta, ma tu quanti uomini conosci personalmente che ragionano come Vicus ?
          Nemmeno uno, vero ?
          Idem per quanto mi riguarda.
          Calcola che l’Italia è uno dei paesi al mondo dove ci si sposa di meno e nascono meno figli.
          Altro particolare da evidenziare: la grandissima maggioranza delle persone non fa alcuna carriera, semplicemente lavora (se lavora) e tira a campare.
          In molti casi non riescono a mettersi da parte nulla, anzi si indebitano per anni e lustri con quegli strozzini legalizzati denominati banche e finanziarie, contrariamente a quanto accadeva fino a una ventina di anni fa (quindi ai tempi della lira), quando l’Italia era il secondo paese al mondo per capacità di risparmio privato (il primo era il Giappone).

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        3. Non so Chiara, ma io nessuno.
          Persino utilizzare “ragionare” nel suo caso alle volte sembra un po’ assurdo, perché spesso non è minimamente interessato a quello che gli dicono gli altri ma semplicemente a ricondurre tutto alla sua propaganda / favoletta.
          Considera che dove è veramente se stesso, nel Forum Coscienza Maschile, ci sono discorsi che il 99% delle persone non sono minimamente in grado di comprendere perché utilizzano le parole per dire cose differenti dal loro corrente significato in italiano – ti faccio un paio di esempi:
          “Natura / naturale” per loro significa “buono” / “giusto” / “utile” / “moralmente corretto”.
          “Oggettivo” sembra avere il medesimo significato, ovvero “buono” / “giusto” / “utile” / “moralmente corretto”.
          Quindi per loro un computer è “naturale” mentre probabilmente uno smartphone è “innaturale”.
          Sicuramente per loro “Tinder” è “innaturale” PERO’ la app per le email è “naturale”.

          Considera poi gli infiniti lacci e lacciuoli che vorrebbero imporre agli uomini, ad esempio:
          Ti sconfinfera un mobile intarsiato con pietre dure? Arriva il finocchietto di turno che dice “non è una cosa da uomini”.
          Ti sconfinfera un orologio con cristalli o zirconi o diamanti nel quadrante? Uguale come sopra. Magari è un Bulova da 47 mm o un colossale Invicta da 52 mm entrambi assolutamente troppo grandi e quindi scomodi per una donna ma non gliene frega niente.

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        4. Anch’io non conosco nessuno così dal vivo, ho in mente solo esempi online come Vicus, Costanza Miriano, Adinolfi,… e anche se meno estremisti qualcuno della Fionda – l’avete letto il recente post a elogio delle casalinghe?

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        5. Ovvio che l’ho letto.
          La Fionda dice di essere un sito preoccupato del benessere di entrambi i sessi, e quindi articoli del genere te li devi aspettare…

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  3. Le donne fanno schifo a tutti gli sport. Fortunatamente per loro gareggiano da sole e allora magari può essere anche gradevole vederle all’opera nel tennis e nella pallavolo. Se le competizioni fossero miste non avrebbero nessuna chance contro i maschi. Basta vedere i record degli uomini e quelli delle donne.

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  4. Una cosa similie succede anche alle Olimpiadi della Matematica, dove studenti di tutto il mondo partecipano a gare matematica. Si parte da parte dalle gare di istituto per arrivare alle finali nazionali prima e mondiali poi. Le ragazze sono circa il 10% dei finalisti sia nelle finali nazionali sia nelle finali mondiali e questa percentuale è rimasta identica dagli anni ’60 ad oggi. Mi pare evidente che l’eccellenza logico-matematica è maschile. Inoltre, Eric, vorrei dirti che il grafico che citi sulla distribuzione dell’IQ non è preciso; come puoi notare da questo link https://www.iqcomparisonsite.com/SexDifferences.aspx , anche anche l’IQ medio maschile è superiore a quello femminile tanto che il numero di uomini che hanno un IQ superiore a 132 è molto più alto del numero di donne che hanno un IQ superiore a 130.

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  5. Anche la medaglia Fields e il premio Abel sono un feudo maschile, con due sole eccezioni al femminile: Maryam Mirzakhani (deceduta nel 2017) e Karen Uhlenbeck.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_Fields
    https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Abel
    https://www.lescienze.it/news/2021/03/18/news/premio_abel_matematica_informatica_teoria_grafi_avi_wigderson_e_laszlo_lovasz-4907270/

    Un motivo ci sarà… e di certo non è rintracciabile in presunte discriminazioni verso le femmine.
    Semplicemente ai massimi livelli esiste una marcata superiorità maschile.
    Come nello sport, piaccia o meno.

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    1. L’obiettivo di chiunque (a parte negli sport) non dovrebbe essere vincere medaglie/premi ma migliorare il mondo, la seconda cosa viene di conseguenza. E non avrebbe senso fare storie se sono maggiormente maschi a realizzare cose utili per il mondo. Ci si può solo dispiacere se magari alcune donne geniali per motivi di sessismo non hanno i mezzi per portare al mondo il loro talento, ma questo di certo non avviene in Occidente.

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      1. Ti faccio notare che lo stesso può dirsi di tanti uomini che non hanno avuto modo di portare il loro talento al giusto livello – ad esempio nella prestigiosa società Mensa, di cui fanno parte persone con IQ superiore a 130 ci sono anche dei tassisti oltre alle casalinghe: la differenza è che spesso le casalinghe gestiscono il patrimonio familiare, investimenti compresi, mentre un tassista fa il tassista…

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      2. @ Chiara

        Ti faccio notare che se in questo blog, come altrove, ci sono uomini che evidenziano ciò che i media non evidenziano, è perché è in atto da molto tempo una guerra invisibile e non dichiarata da parte femminile-femminista verso il sesso maschile.
        Viceversa puoi pure star certa che blog come questo nemmeno esisterebbero, come non esisterebbe “Frank”, tanto meno gli uomini che mi han preceduto.
        Basta dire che fino ai 35 anni di certi argomenti me ne fregava meno di zero, anche perché mio padre 80enne non è che mi ha cresciuto con idee “maschiliste e anti-femmine” (mio padre non sa neppure che roba siano questi argomenti), non parliamo poi dei miei amici e conoscenti dell’ epoca, che al massimo parlavano di gnocca, politica, calcio, caccia e pesca.
        Ti dirò di più: a me non piace scrivere quel che scrivo, ne farei volentieri a meno, ma il fatto è che che qualcuno deve pur farlo.

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