Informazioni Irrilevanti: Fertilità nel mondo.

Fertilità nel mondo – anzi: infertilità nel mondo – ecco i primi dati che incorporano l’impatto del Covid19.

In vetta la Corea del Sud, che nel 2020 è riuscita a scendere molto sotto 1 figlio per donna (le donne, come si sa, si riproducono da sole, e qualsiasi tabella tiene conto di questa visione culturale): 0,8 figli per donna.

Italia, Spagna e Ucraina battono tutte quante il Giappone: 1,2 figli per donna per ciascuna delle prime tre, contro 1,3 del Giappone.

Finlandia, Polonia, Portogallo, Canada ed Austria stanno tutti a 1,4 figli per donna.

Svizzera: 1,5 figli per donna, esattamente come la Norvegia, la Russia, e la Germania.

Gli USA sono a 1,6 figli per donna, esattamente come Ungheria e UK, mentre la “prolificissima” Svezia sta a 1,7 figli per donna, come pure la Danimarca. E’ quindi interessante notare che sia negli USA che in Svezia che in Danimarca si fa qualche figlio in più che in Russia, anche se la Russia non sente il bisogno di fare spot televisivi come questo danese che incoraggia a fare più figli:

Anche Cina e Brasile sono a 1,7 figli per donna, quindi lontani dalla soglia di rimpiazzo, calcolata in 2,1 figli per donna.

Si avvicina un po’ di più la Francia: 1,8 figli per donna.

La Turchia è a 2,0 figli per donna: praticamente sfiora la soglia di rimpiazzo. Descrescita della popolazione, ma così minima da produrre effetti pratici pressoché irrilevanti.

Il Messico e l’Iran sono invece esattamente alla soglia di rimpiazzo: 2,1 figli per donna. Ovvero hanno una popolazione perfettamente stabile: non diminuisce e non cresce.

L’India ha una popolazione in lievissima crescita: 2,2 figli per donna, appena sopra la soglia di rimpiazzo di 2,1. Identico numero anche per Argentina e per Arabia Saudita.

Tra i paesi che hanno invece problemi di crescita eccessiva della popolazione spiccano per dimensioni la Nigeria, che ha già 225 milioni di abitanti e sta a 5,2 figli per donna, e la Repubblica Democatica del Congo con 108 milioni di abitanti e 5,7 figli per donna.

Fonte: World Data Bank

https://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN?most_recent_value_desc=false

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13 thoughts on “Informazioni Irrilevanti: Fertilità nel mondo.

  1. >>>
    E’ quindi interessante notare che sia negli USA che in Svezia che in Danimarca si fa qualche figlio in più che in Russia,
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    Perche’ fanno il Gioco delle Tre Carte. Poniamoci infatti la seguente domanda: quale GRUPPO ETNICO fa piu’ figli in questi stati?

    Se facciamo un confronto tra stati diversi ma stesse etnie, cosa ne viene fuori?

    Come al solito, le statistiche vanno prese sempre e comunque con le pinze: bisogna sapere quanti dati hanno preso, COME li hanno presi e in funzione di QUALI PARAMETRI.

    Altrimenti salta fuori che l’Italia e’ “piu’ eterogenea di tutta l’Europa”, anche del Regno Unito che ha 3 etnie distinte (senza contare gli immigrati dall’India e altre ex colonie, cosa che Fantaghiro’ ovviamente non lo sa, loro quando fanno queste statistiche prendono SOLO inglesi (inglesi, non gallesi, scozzesi, immigrati etc)) o della Spagna, cosa che chi conosce un minimo di Storia non puo’ che trovare divertente.

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    1. Intendi dire che i numeri di alcuni paesi sono tenuti alti dall’immigrazione, ad esempio Svezia e Francia?
      Sicuramente.
      Ma la Cina resta a soli 1,7 anche senza immigrazione, e la Russia resta a 1,5 anche senza immigrazione: restano lontanissimi dalla soglia di ricambio anche se la Svezia senza immigrazione fosse a 1,2 invece che a 1,7 e la Francia senza immigrazione fosse a 1,3 invece che 1,8.

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  2. Questa cosa del calcolare i “figli per donna” è davvero oscena.
    A noi donne fa sentire costantemente colpevolizzate, come se la denatalità fosse solo responsabilità nostra; a voi uomini estromessi dalla questione, come se fosse ininfluente il vostro parere o le vostre problematiche nel raggiungere la paternità.

    Ho capito che è più facile contare “per donna” perché è come dire “per utero”, mater semper certa…
    Ma se l’obiettivo è dare una nozione statistica, si può benissimo indicare il rapporto tra nuovi nati e totale della popolazione. Si comunica la percentuale e finita lì.
    Non capisco neanche come, nel clima woke proLGTB odierno, nessuno faccia notare quanto sia discriminatorio dire “per donna” a fronte di famiglie arcobaleno.

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    1. Sono gli oneri che derivano dall’avere la capacità di riprodursi da sole – capacità che di fatto non esiste ma su cui si basa tutto l’approccio concettuale alla fertilità.
      Non vedi che anche questo governo, come il Conte 2 e come quello ancora precedente Conte 1 (tre colori differenti) parlano SOLO di cosa si deve fare PER LE DONNE per aumentare la fertilità?
      Questo ovviamente perché le donne si riproducono da sole. se supponessero che i figli si fanno in due non potrebbero parlare così.

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      1. @@
        Non vedi che anche questo governo, come il Conte 2 e come quello ancora precedente Conte 1 (tre colori differenti) parlano SOLO di cosa si deve fare PER LE DONNE per aumentare la fertilità?
        @@

        Calcola che proprio oggi Giorgia Meloni ha dichiarato che “seguirà le orme delle grandi donne italiane”…
        https://www.rainews.it/articoli/ultimora/Meloniseguiro-orme-grandi-donne-Italia-6a6fa18c-387d-4b0f-8056-2d37bc6c99c7.html

        Ma guai a dire che pure lei puzza alla grande di femminismo…
        No no, secondo i fenomeni che orbitano nel fantomatico momas, la suddetta “non è femminista”.
        Del resto pure io sono svedese, mica italiano.

        @

        PS: qualcuno di voi ha mai sentito un politico italiano (perlomeno in questa epoca) dichiarare che “seguirà le orme dei grandi uomini italiani” ?
        Io no, mai.

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        1. Frank,

          per quanto riguarda il mio parere, Giorgia Meloni non e’ femminista nella misura in cui, pur essendo donna, ha almeno mostrato di impegnarsi per meritarsi (indipendentemente se il merito sia reale o fasullo) il ruolo che adesso ha. Non e’ una quota rosa, ne’ scimmiotta gli uomini.

          Indubbiamente pero’, e te ne do atto, e’ una femmina anche lei. Ergo, si teme non abbia la capacita’ di ragionare di gruppo come quella di un uomo.

          Come ben sapete, io non ho fatto alcuna previsione su questo governo (che se non si mette a novanta gradi su certi diktat esterni durera’ meno di quanto pensiamo), dico solo che la Meloni perlomeno non e’ una quota rosa, non l’ha mollata al riccone/potente di turno per essere li’ dov’e’, non ripudia il suo essere femminile (ha fatto figli pur lavorando, cosa che manda all’aria tanti dogmi femministi).

          Vediamo se si dimostrera’ all’altezza. Chiaro, bisogna tenere presente che donna o uomo che sia, dobbiamo valutare il loro operato in base alla nostra epoca e al sentire comune dell’epoca (che si paragoni ad altre donne famose lo ritengo accettabile, lei e’ la prima donna a ricoprire l ruolo di PdC italiano).

          Diversamente, se avesse detto cose come “Le tonneh sono migliorih come presidentesse del consiglio!” allora non avrei esitato un attimo a darti ragione. E nemmeno vado contro il tuo pensiero, semplicemente mi pongo in una posizione neutrale sulla questione.

          Nel momas ci sono tanti ingenui i quali credono che l’Est Europa/Russia sia il supermercato di fighe pronte a saltarti addosso anche se si ha la faccia e i (non) capelli di Aranzulla e che Parigi sia piena di damigelle desiderose di sfornare 10 figli e fare le provette casalinghe; non mi meraviglia che possano farsi film fantasiosi anche sulla Meloni.

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        2. Fritz, lo sanno pure i sassi che la Meloni non è una quota rosa e che a differenza delle sue colleghe non sta un giorno sì e l’altro pure a raccontarci favole sulla “superiorità femminile”.
          Ma è una femmina, una politichessa del XXI secolo, che per forza di cose non può non essere femminista, seppure in maniera decisamente più morbida, più sfumata.
          Di certo non è antifemminista e di sicuro non abolirà leggi misandriche, tantomeno la metterà nel deretano alle altre femmine, come invece son soliti fare gli uomini nei confronti degli altri uomini.

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        3. Non è neanche più morbida, è solo focalizzata su cose differenti: te ne accorgerai quando incominceremo a vedere in azione la misandria, specie in funzione anti-padre, di quella del suo partito che ha scelto come ministro delle pari opportunità.

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        4. @frank

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          Ma è una femmina, una politichessa del XXI secolo, che per forza di cose non può non essere femminista, seppure in maniera decisamente più morbida, più sfumata.
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          Ne sono consapevole. Come ben sai, io abolirei il suffragio universale, figurati se ritengo la Meloni una salvatrice della Patria …

          @Eric

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          è solo focalizzata su cose differenti: te ne accorgerai quando incominceremo a vedere in azione la misandria, specie in funzione anti-padre, di quella del suo partito che ha scelto come ministro delle pari opportunità.
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          Piu’ che altro, temo alcune politiche pro-family unilateralmente a favore delle donne. Non conosco il ministro da te citato ma sicuramente lo scenario da te predetto e’ probabile.
          La cosa triste e’ che i beta-providers (quelli che sognano la mogliettina e/o convivere con una femmina consapevoli del loro ruolo di, appunto, provider, quando non anche cuckolds) saranno contenti e diranno che il femminismo e’ finito.

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        5. Ma infatti non a caso sostengo che la Meloni non è affatto una antifemminista…
          Non è plateale come le sue colleghe, ma son sicuro che è una femminista come tutte le altre.
          La nomina stessa della Roccella la dice lunga…
          Se la Meloni fosse realmente una femmina antifemminista, non avrebbe mai accettato la sua nomina.
          Uno più uno fa due.

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        6. Esatto.
          Considera che la Roccella è forse la maggiore responsabile della fine del DDL 735 di Pillon, quello dei tempi paritari e mantenimento diretto: è stata la Roccella a criticare da destra e spaccare il fronte della destra.

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  3. ma come vengono calcolati i dati? numero di figli medio per ogni coorte di donne che ha raggiunto i 45 anni, età convenzionalmente scelta per rappresentare la fine della finestra di fertilità?

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