La mia idea sulla cosiddetta “violenza di genere”.

Cercherò di essere il più breve e conciso possibile.

Ciò che ci dicono le condanne per violenza domestica è che c’è una minuscola parte di uomini, rispetto al totale di cittadini italiani di sesso maschile, che commettono violenza domestica. E una ancor più piccola percentuale di donne, rispetto al totale di cittadini italiani di sesso femminile, che commettono violenza domestica.

Abbiamo poi la spesso citata indagine ISTAT sulla violenza domestica: proiettando su tutta la popolazione femminile italiana i numeri che venivano fuori da quella indagine ci sarebbero 6,8 milioni di donne vittime di violenza domestica. Ma quella indagine ISTAT, condotta sulle sole donne e non anche sugli uomini, includeva tra gli episodi di violenza domestica anche le CRITICHE ripetute (all’aspetto, a come si svolgono le incombenze domestiche e familiari) e le MANIFESTAZIONI DI GELOSIA. TANTO CHE un’analoga indagine svolta dal team del professore Pasquale Macrì, stavolta sugli uomini, diede come risultato 5,2 milioni di uomini vittime di violenza domestica. Linko alla fine quest’ultimo studio, che utilizzava i medesimi criteri di quella che fu condotta dall’ISTAT.

Quindi da un lato, se guardiamo le cifre delle condanne, abbiamo due minuscole minoranze di uomini e donne condannati per violenza domestica: queste persone hanno sicuramente compiuto reati.

Dall’altro lato, guardano le indagini ISTAT e del professor Macrì che utilizzano analoghe domande e che classificano come “violenza” anche episodi privi di qualsivoglia rilevanza penale, risulta che avremmo 6,8 milioni di donne e 5,2 milioni di uomini vittime di violenza.

Ne consegue che se guardiamo i dati delle persone condannate per violenza domestica allora possiamo concludere che la violenza domestica è si un problema, ed è principalmente – proprio come dicono le femministe – commessa da uomini ai danni di donne. Ma non può essere “sistemica”: è un comportamento di nicchia, coloro che si rendono rei di violenza domestica, sia uomini che donne, sono una minuscola minoranza che agisce in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza dei loro concittadini.

Il criterio delle condanne reali è a mio giudizio quello più realistico e, ripeto, esaminando le condanne viene fuori che le femministe hanno ragione a dire che la violenza domestica è principalmente maschile sulle donne, il loro grossolano ed irrazionale errore è definirla “sistemica” dato che chiaramente è l’esatto opposto: è un fenomeno minuscolo rispetto al totale della popolazione, un COMPORTAMENTO DECISAMENTE INUSUALE RISPETTO ALLA NORMA.

Se invece si vogliono considerare le indagini ISTAT e del professor Macrì, che utilizzano criteri che espandono quasi all’inverosimile la definizione di ciò che sarebbe “violenza domestica”, allora la conclusione non può che essere che “la violenza non ha sesso” dato che le perpetratrici femmine risultano essere in numero non molto lontano dai perpetratori uomini: 5,2 milioni di uomini vittime e 6,8 milioni di donne vittime.

NESSUNA DELLE DUE PROSPETTIVE PUO’ RAZIONALMENTE PORTARE ALLA CONCLUSIONE CHE GLI UOMINI VITTIME DI VIOLENZA NON MERITINO ALCUN AIUTO.

Nel primo caso perché i pochissimi uomini vittime di violenza sono comunque vittime, sebbene di qualcosa che capita molto raramente, proprio come le poche donne vittime di violenza sono vittime di qualcosa che, sebbene più diffuso, è certamente, come i numeri delle condanne provano, un fenomeno di nicchia.

Nel secondo caso perché la differenza tra le vittime uomo e le vittime donna non è davvero significativa: 5,2 MILIONI CONTRO 6,8 MILIONI.

E tutto questo senza considerare che PERSINO SE – E COSI’ NON E’ – VI FOSSERO 6,8 MILIONI DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA, E POCHE MIGLIAIA DI UOMINI VITTIME DI VIOLENZA – CONCLUSIONE ASSURDA E POSSIBILE SOLTANTO FACENDO UN GIOCHINO MANIPOLATORIO – “GIOCO DELLE TRE CARTE” DICIAMO QUI – MESCOLANDO A CONVENIENZA META’ DEI DATI DI DUE COSE BEN DIVERSE (STUDI E CONDANNE EFFETTIVE), EBBENE: ANCHE IN QUEL CASO, RAZIONALMENTE, NON VI SAREBBE ALCUNA RAGIONE DI IMPEDIRE A DEI PRIVATI (COME NEL RECENTE CASO DI NAPOLI) DI OFFRIRE AIUTO ALLE VITTIME UOMO.

Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile – di Pasquale Giuseppe Macrì, Yasmin Abo Loha, Giorgio Gallino, Santiago Gascò, Claudio Manzari, Vincenzo Mastriani, Fabio Nestola, Sara Pezzuolo, Giacomo Rotoli:

https://www.semanticscholar.org/paper/Indagine-conoscitiva-sulla-violenza-verso-il-Macr%C3%AC-Loha/8328c6f6930b72d90e54e80aa134e81d7a175519

https://www.scienceopen.com/document?vid=cd685b5a-e903-4fa2-a462-b2a355745784

Click to access articolo_macri_et_al_2012-03.pdf

3 thoughts on “La mia idea sulla cosiddetta “violenza di genere”.

  1. perfettamente d’accordo.

    per me la cosa è molto semplice. la violenza domestica semplicemente NON E’ un problema sociale. è un problema, ma non sociale (è sociale se viene perpetrato continuativamente ai danni di moltissime persone accomunate da medesime caratteristiche).

    invece non solo viene presentata come tale ma addirittura COME UNA CASISTICA PERPETRATA DA UN GENERE (maschile) VERSO L’ALTRO.

    il femminismo CREA la realtà, come con i femminicidi.

    non mi dilungo in quanto ha già spiegato perfettamente Eric nell’articolo. aggiungo solo una considerazione sulla VERGOGNOSITA’ dell’indagine condotta dall’Istat, per la quale se dici a tua moglie che “la pasta è scotta” (ho avuto modo di leggere le varie voci, una mi pare dicesse veramente così) stai commettendo VIOLENZA DOMESTICA.

    E’ una realtà inventata, cosa tipica di chi è al potere e vuole tenerselo stretto manipolando, convincendo, fregando, cittadini inermi che non hanno un minimo di volontà di critica.

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    1. Tutto l’ambaradàn ha ormai più di 20 anni: nel 2001 ci fu l’Enquête nationale sur les violences envers les femmes en France – Enveff (https://www.ined.fr/fichier/s_rubrique/18735/pop_et_soc_francais_364.fr.pdf ); nel 2003 i risultati furono sputtanati da Elisabeth Badinter nel suo saggio “Fausse route”; nel 2006 l’indagine fu copiata dall’Istat; nel 2009 ne scrivemmo Fabio ed io:

      1) https://violenza-donne.blogspot.com/2009/02/violenza-domestica-quello-che-listat.html ;

      2) https://violenza-donne.blogspot.com/2009/01/la-strada-degli-errori.html ;

      nel 2011-2012 ci rompemmo definitivamente le palle e facemmo la contro-indagine: https://www.vittimologia.it/rivista/articolo_macri_et_al_2012-03.pdf .

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