Lettere a TIMI: la “fine del mondo”, causa ciccia morbida.

Feedback ricevuto da CM (iniziali, come al solito), il quale senza ulteriori commenti si limita ad evidenziarmi questa notizia su questo sito:

Mai sentito sto tizio, non è che è un parente di Mara Fais, avete presente quella signora ammazzata dal vicino che le femministe cercavano disperatamente di far passare per “femminicidio”?

Allora, vediamo un po’:

Società Italiana di Andrologia, che ha condotto un’indagine su un campione di 500 persone, un giovane maschio su tre, dai 18 ai 35 anninon avrebbe una vita sessuale, se non virtuale – volgarmente, si limiterebbe a farsi le seghe, guardando porno online

500 persone non sono un campione valido, il minimo di soggetti da analizzare è 1000 se si vogliono avere risultatio statisticamente significativi – ma visto che 500 è considerato il limite minimo accettabile per un campione ristretto e particolare, facciamo finta che sto studio valido sia, e tiriamo innanzi.

I commentatori ufficiali, come il professor Alessandro Palmieri, presidente della società in questione, si soffermano su una sessualità oramai sganciata dalla componente relazionale e sulle ricadute per la natalità – che, come noto, va sempre riducendosi.

Trovo interessante che il presidente degli ANDROLOGI si preoccupi della natalità nazionale e non vengano citate in primis le eventuali sofferenze (se ci sono) degli uomini in questa condizione: uno è quasi tentato di pensare che andrologia non serva a un cazzo (letteralmente) visto che parla di “natalità italiana” invece che di “patologie maschili”.

Segue poi uno spiegone del Fais che afferma nientepopodimenoche:

trovare una donna, fosse pure una con cui intrattenersi una sera, senza che necessariamente questa diventi l’amore della propria vita, è praticamente impossibile, forse un pelino più probabile di vincere 500 euro al Gratta e Vinci

Insomma: le avventure di una notte sarebbero diventate molto difficili da procurarsi, il sesso etero avverrebbe più che altro solo nel contesto di relazioni stabili…

Inutile attribuire le colpe di tutto ciò a un presunto neoliberismo che non esiste, ma che ormai sembra il responsabile di ogni male del mondo, e meno che mai al capitalismo che esiste oramai dalla notte dei tempi per quel che riguarda noi uomini di oggi.

…ma subito dopo si contraddice un pochino, visto che un precario non ha certo i soldi per fare tanta vita notturna, e chiunque lavori molto non ha granché tempo di fare molta vita notturna – il che indirettamente confermerebbe la teoria del Fais che le scopate avvengano ormai quasi esclusivamente nei contesti di relazioni stabili…

Anche il femminismo, tutto sommato, ha avuto un impatto minimale, visto che semplicemente è giunto a liberare le donne dalle anguste maglie di un universo patriarcale oramai morto e sepolto da almeno cent’anni.

😀 LOL 😀

Immagino quante scopate con tizie rimorchiate in discoteca si farà nel futuro prossimo venturo, diciamo nei prossimi 3-4-5 anni, Leonardo Apache La Russa: immagino che saranno esattamente zero. Il che non sarebbe un problema se egli fosse colpevole, ma sarebbe un po’ (eufemismo) problematico se invece fosse innocente…. ho citato lui in quanto è uno di quei fortunati che hanno sia abbastanza soldi sia abbastanza tempo libero per fare certe cose ma per via di “Qualcos’altro” che inizia con la “F” e finisce con “emminismo” 😀 LOL 😀 non ne farà comunque più per un bel pezzo…. e il vero spettacolo deve ancora incominciare: aspetta solo che criminalizzino tutto il sesso senza consenso ESPLICITO (“SI SIGNIFICA SI”) e ne vedremo delle belle! 😀 LOL 😀

principali responsabili di tutto ciò sono gli uomini, ma non i dongiovanni, i seduttori incalliti, o quelli circondati da femmine che, anzi, con il trattamento che riservano loro, non fanno che ridurle al ruolo di merce eternamente sostituibile. Il problema sono proprio gli sfigati, quelli che fanno gli zerbini con tutte, quelli per cui “ogni donna è una principessa”, che non le criticano mai e che sperano, esaltando ogni stronza, di conquistarla, coloro che scrivono “sei bellissima” sotto la foto di ogni sessantenne cellulitica.

Grazie a questi viscidi personaggi, la donna, sempre in cerca di lusinghe, che forse la compiacciono più della vera e propria consumazione del piacere, trova piena approvazione e consolida la sua sicurezza nel mercato sessuale. È abbastanza ovvio che, se tutti ti danno della insostituibile, tu finisca per crederti tale. In breve, chi è causa del suo male piange sé stesso.

C’è molto di vero in questa parte, ma mi sfugge una cosa: se la donna sotto sotto preferisse i like sui social e i complimenti al sesso vero e proprio, quale sarebbe il fine ultimo di scoparla? Tutto si ridurrebbe al puro e solo piacere sessuale maschile, alla donna interessa poco dice il Fais, e quindi non sarebbe forse una specie di masturbazione anche l’andare a letto con una donna?

Mi sono dato poi la pena di cercare anche altre fonti, e ne ho trovato molte: ANSA, Repubblica, La Stampa, ll Giornale….ma quella più interessante è Libero Quotidiano, perché oltre a riportare la notizia e le parola di Palmieri, chiede anche l’opinione di Stefano Zecchi e Paolo Crepet – trovate qui l’articolo https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/37442599/sesso-italia-sta-sparendo-18-35-anni-cifre-inquietanti.html

Se Fais diceva che “la colpa è degli zerbini” sia Crepet che Zecchi dicono che “chi non scopa non è vittima ma protagonista consapevole”, pur dando motivazioni assai differenti tra loro.

Stefano Zecchi:

Il filosofo Stefano Zecchi nota «una grande assenza, nella ricerca, di un qualcosa che è strettamente collegato, o dovrebbe esserlo, al sesso. Che è l’amore. Io credo che la generazione dei giovani di oggi abbia la grande fortuna di essere libera da quella “ossessione per il sesso” che hanno vissuto, subendola, tutte le generazioni dal dopoguerra fino a 10-15 anni fa.

Secondo Zecchi, attribuire la colpa delle alterazioni dei comportamenti sessuali alla tecnologia «è fuorviante, perché la pornografia c’è sempre stata. Io ritengo, invece, che si stia via via perdendo l’educazione sentimentale, che nasce da una educazione e quindi da una sensibilità alla bellezza. E che ciò porti a una sorta di pudore nei confronti dei sentimenti, che poi ha conseguenze importanti sulla sfera sessuale». trasgressione, come un aspetto episodico della vita degli individui e all’interno delle coppie, che siano etero o omosessuali. In questo contesto, i giovani che l’indagine della Sia è andata a sondare non sono delle “vittime”, ma protagonisti consapevoli.

😀 LOL 😀

Non si preoccupi Zecchi: prima o poi le femministe riusciranno ad introdurre la “educazione affettiva e sessuale” nelle scuole. La Stefania Ascari ha pure fatto un esempio che la dice lunga:

“Si tratta di insegnare a una bambina che nessun bambino può abbracciarla senza chiederle prima il permesso”

😀 LOL 😀

Veramente si tratta anche di spiegarle perché nessun bambino può abbracciarla senza chiedere prima il permesso – e l’unica spiegazione plausibile da dare sarà che un abbraccio senza permesso è MALE, è un ABUSO, è VIULENZA!!!

Quindi l’effetto sarà che finirà l’epidemia di abbracci nelle scuole elementari, abbracci che tanto dispiacere e forse anche trauma potrebbero aver causato alla Ascari da piccola 😀 LOL 😀 ma, quale piccolo effetto collaterale, sicuramente non vi sarà una diminuzione nella tendenza ad evitare i contatti fisici… 😀 LOL 😀 questo era un eufemismo…

Più intrigante la risposta di Paolo Crepet:

Numeri che, secondo Paolo Crepet «non potranno che aumentare, in una società in cui l’astensione sta riguardando in misura sempre più consistente tantissimi aspetti del nostro vivere, non solo quello della sessualità. Ma, restando a quest’ultima, va via via prevalendo una sessualità che potremmo quasi definire democratica, nel senso che è molto poco faticosa e di facile fruizione. Che, però, non è conseguenza solo della tecnologia e del diffondersi di tutte le forme di sesso virtuale cui essa dà accesso, ma anche e soprattutto effetto di un decadimento del desiderio inteso come allerta ed estensione della nostra fantasia, in un mondo che definirei “neutralizzato”».

Per il sociologo e psichiatra, «è assai probabile che la sessualità intesa come l’interazione fisica tra un individuo e un altro, negli anni a venire sopravviva come trasgressione, come un aspetto episodico della vita dagli individui e all’interno delle coppie, che siano etero o omosessuali. In questo contesto, io giovani che l’indagine della Sia è andata a sondare, non sono delle vittime ma protagonisti consapevoli. Sono loro i primi a dire che “quella cosa che facevano mamma e papà” non fa per loro».

Insomma: secondo Crepet la selezione sessuale non è democratica, ma le seghe possono farsele tutti, e “il fenomeno è destinato ad aumentare, e addirittura il sesso reale diventerà saltuario, verrà fatto più che altro per trasgressione”.

Che dire?

Chi ha ragione?

Tutti. Anche se non nella stessa misura (Zecchi è quello che ci è andato più lontano di tutti, non foss’altro perché non sembra avere la minima idea circa in cosa si traduca nella pratica, oggi, una eventuale “educazione sentimentale” – vedi sopra).

Sono tutte queste cose contemporaneamente, più quel paio di cose che ho aggiunto io a proposito del femminismo – il femminismo amplifica non poco tutto il resto.

Ma la base principale di tutto questa concomitanza di concause…qual’è?

Ve lo spiego citando un detto delle mie parti:

“I denti affondano dove la ciccia è morbida”

La diminuzione dell’attività sessuale non è una priorità per nessuno, ecco perché tutti i suddetti si affrettano a dire che “è colpa loro” (degli zerbini nel caso di Fais, di chi non scopa nel caso di Crepet e di Zecchi) e, addirittura, Alessandro Palmieri, presidente della Società Italiana di Andrologia, sembra porre più enfasi sulla denatalità dell’Italia che sulle eventuali sofferenze di coloro che non scopano…

…ma, come avrete intuito sia dal fatto che sotto sotto non è una priorità proprio per nessuno, sia dalle virgolette nel titolo, non è affatto “la fine del mondo”: si tratta di un processo ovvio, inevitabile, e per certi versi persino NECESSARIO…e che tra l’altro è appena all’inizio.

Io dico che negli anni a venire ne vedremo delle belle…

sss

76 thoughts on “Lettere a TIMI: la “fine del mondo”, causa ciccia morbida.

  1. Notare come Crepet tradisca il suo latente elitarismo da maschio-alpha radical-chic: “… va via via prevalendo una sessualità che potremmo quasi definire democratica, nel senso che è molto poco faticosa e di facile fruizione”.
    Cioè: egli vorrebbe darci a bere che la “plebaglia” (quella “democratica”) fa sesso virtuale perché non si accolla la “faticosità” che preluderebbe a quello reale; quindi, secondo lui, gli eletti del suo rango farebbero sesso reale perché le femmine premierebbero la “FATICA” maschile, mica il look-money-status… 
    Gli sfugge che, lungo i secoli, le servette hanno sempre allegramente strombazzato con gli stallieri… E dunque: posto che i discendenti degli stallieri hanno sempre le stesse pulsioni dei loro avi, da chi dipende la cessazione dello strombazzamento?..
    Ah, già: la “scienza” non può commettere lesa maestà.

    Like

    1. Guarda però che senza fatica il look-money-status non serve assolutamente a niente…la fallacia madornale delle teorie incel è l’idea che le donne saltino addosso agli uomini se questi hanno livelli abbastanza alti di LMS…ed è presto spiegata: se la raccontano così perché la maggior parte di loro sono assolutamente refrattari al provarci, sembra quasi che peggio che non scopare ci sia solo il doverci provare, e allora si raccontano la storiella che provarci non serve, che se uno è abbastanza su come LMS allora sono le donne che ci provano con lui….

      Like

      1. @EricLauder

        Quello che dice Claudio e’ vero.

        Il “provarci” non ha nulla a che fare con l’attrazione. Quello che tu lamenti degli incel non e’ il fatto che non si rendono appetibili, ma e’ qualcosa di riconducibile a saper affrontare le varie situazioni sociali, il savoir faire.

        Puoi avere tutto il portamento da politico consumato che vuoi, se sei un Brunetta senza soldi scopi solo con le puttane, e forse qualcuna rifiuterebbe lo stesso.

        Distinguiamo il sesso-per-transazione dal sesso-per-attrazione.

        La teoria LMS e’ vera.

        Cio’ che dice Crepet e’ qualcosa di orribile: gli uomini che attraggono davvero NON HANNO MAI FATICATO per scoparsi le femmine. Faticato nel senso che a questi uomini, una ristretta minoranza, non serve essere avvocati in carriera o avere conti in banca a cinque zeri.

        Quindi o sei un bell’uomo, e hai campo facile nel sesso (quello vero, per attrazione) oppure devi spaccarti il culo e illuderti da bravo bluepillato (come questo …. Crepet) che le femmine ti “premiano” perche’ hai faticato e ti sei fatto le ossa.

        Poi ci sono varie tipologie di incel: c’e’ l’incel vero, quello brutto. C’e’ l’incel perche’ non ci sa provare, ovvero un incel che non sa muoversi nel mondo, il che puo’ dipendere da vari fattori ambientali, sociali, familiari e genetici etc.

        Ma la teoria dell’attrazione sessuale e’ vera e la bellezza maschile e’ quasi-completamente oggettiva: il David di Donatello non e’ un cesso basso, grasso e pelato.

        Concludo, tornando sulle linee di Frank: alle femmine degli uomini non frega un cazzo. Non gli piacciono. Tolta una minoranza piuttosto ristretta, tutti gli altri sono INVISIBILI agli occhi delle femmine. Se devono scegliere tra questi, uno vale l’altro (ecco perche’ divorziano quasi-sempre le femmine).

        Like

        1. Il provarci ha a che fare con lo scopare, non con l’attrazione: l’attrazione ce l’hanno anche le calamite, ma non scopano.

          “Il cazzo deve entrare nella figa (o bocca o ano) per almeno metà della sua lunghezza, altrimenti non si è scopato”.

          Like

      2. Credo di non essermi spiegato bene nel precedente commento.

        >>>
        Il provarci ha a che fare con lo scopare, non con l’attrazione: l’attrazione ce l’hanno anche le calamite, ma non scopano.
        >>>

        No, il provarci non ha NIENTE A CHE FARE con lo scopare. Puoi essere il piu’ bravo di tutti a provarci con chiunque, puoi anche essere quello che tutti cercano per imbucarsi alle feste, ma … Se non piaci non scopi.

        La verita’ e’ questa e solo questa.

        Se poi parliamo di sesso-per-transazione, e quindi rientra di prepotenza la teoria LMS, a questo punto invece di seguire i suggerimenti di Crepet, chiediamoci: cui prodest?

        Meglio andare a puttane.

        Paghi molto meno e almeno sei consapevole della finzione.

        L’incel non-brutto non scopa perche’ non ci prova ma perche’ NON HA GLI STRUMENTI per muoversi nel mondo. Parlo di una serie di non-detto, di movimenti, di sapersi vestire, parlare etc Insomma: non sa gestire le interazioni con le persone. Ergo, il problema dell’incel non-brutto e’, in realta’, tutt’altro.

        Ma esclusi gli incel non-brutti, tutti gli altri non scopano perche’ sono brutti e non hanno abbastanza M e S per ottenere sesso-per-transazione.

        Like

        1. Che è come dire che le fondamenta in una casa non servono a un cazzo: basta che sia spaziosa, confortevole e con la giusta classe energetica, oltre che bella da vedere fuori.

          Like

        2. Hai mai sentito di uno che è uscito con una ma non ci ha scopato?
          Scommetto di si, e pure tante volte.
          Ecco, significa che non ci ha saputo fare, in quel caso il problema è SOLO quello.
          Se a una non piaci ti manda immediatamente a spigolare, quindi è un falso problema perché non perdi né tempo né soldi.
          Crepet invece parla di “fatica” proprio in riferimento a ciò che accade tra quando una NON ti manda a spigolare e quando EFFETTIVAMENTE IL CAZZO ENTRA NELLA FICA.
          Le teorie incel non sono proprio a conoscenza che le due cose non avvengono contemporaneamente, che c’è un sacco di “lavoro” in mezzo, che può essere di appena un’ora (anche solo mezz’ora in casi estremi) ma più facilmente può essere di alcune ore o di molte ore.

          Like

      3. Quello di cui parli tu lo puoi acquisire solo con l’esperienza, @EricLauder.

        In questo, i ragazzi che hanno accesso al sesso femminile e alla validazione femminile sin dall’adolescenza hanno una marcia in piu’ ed e’ evidente.

        Uscire con una femmina e non concludere in niente significa solo che a lei quell’uomo non piace.
        Quell’uomo allora ha l’unica colpa di avere perso tempo e non avere capito IN TEMPO che lei non era interessata: il saperci fare e’ questo.

        Capire come si muovono le persone. Sapersi introdurre, presentare. Certamente, tutte queste cose, riassunte in “saperci fare”, ti danno una marcia in piu’ nella vita e ti fanno acquisire Status. Il che aiuta nell’ottenere sesso.

        Ma se sei un bell’uomo il sesso lo ottieni anche se sei un imbranato totale.

        Io fino a un 7-8 anni fa ero davvero imbranato totale. Eppure persino ad un imbranato come ero capitava, in quanto gradevole d’aspetto, di essere approcciato dalle femmine. Poi ero talmente imbranato da non capire manco che ci stessero provando, come quando una mi salto’ letteralmente addosso.

        Ma questo non mi ha impedito di scopare con qualcuna, qualche volta.

        I miei amici dell’epoca, niente affatto belli, invece non scopavano manco per sogno. Ed erano anche imbranatelli, vero. Ma sta di fatto che alle femmine interessava il sottoscritto e non loro. E tutto il resto e’ una conseguenza: si creano contrasti, amicizie che vanno a farsi benedire (ma forse non erano tali), perche’ – ed e’ questo che io e Frank abbiamo scritto innumerevoli volte – gli uomini, di fronte ad un pelo di fica, si rincoglioniscono e affossano spontaneamente tutti gli altri per spiccare.
        Io volevo bene a quelli che oramai reputo “vecchi amici di una volta”, e sapevo bene che soffrivano. A me e’ anche capitato di fingermi scemo e di non capire certe stuazioni clamorosamente ovvie, con lei pronta a saltarti addosso, perche’ XYZ e’ infatuato di lei. Parlo sia di fantastorie, della serie che lei non se lo e’ mai cagato ma lui la insegue, sia di ex di amici che ti fanno chiaramente capire che vogliono sbattertela in faccia. Ad una certa devi staccarti allora da questi “amici”, perche’ non capiscono la situazione, non comprendono il fatto ovvio e reale che, EricLauder, le femmine sono attratte da alcuni uomini, ma assolutamente zero attrazione provano per altri.

        Il concetto di fondo lo ribadisco: saperci fare ti da’ opportunita’, vero. Ma se non piaci ottieni sesso-per-transazione.
        Se non ci sai fare ma sei attraente il sesso lo ottieni lo stesso. Senza faticare.

        Cio’ che voglio dire e’ che faticare e dannarsi per ottenere “premi” e approvazione femminile e’ da autentici sfigati e zerbini di merda.

        Like

        1. Fritz
          November 6, 2023 at 11:17 pm
          Quello di cui parli tu lo puoi acquisire solo con l’esperienza, @EricLauder.

          In questo, i ragazzi che hanno accesso al sesso femminile e alla validazione femminile sin dall’adolescenza hanno una marcia in piu’ ed e’ evidente.
          @@@

          Senza alcun dubbio.
          Non a caso in passato ho scritto più volte che un uomo che in gioventù non ha avuto le necessarie esperienze sessuali, poi avrà problemi a gestire non solo una eventuale relazione con una donna, ma anche e soprattutto un rapporto sessuale con la suddetta.
          Quando per tanti anni non hai mai scopato, oppure lo hai fatto solo con delle prostitute, puoi star certo che di problemi ce ne saranno a iosa.
          Anche mantenere l’erezione e trattenersi sarà un problema.
          In un certo senso è come iniziare a praticare il judo a 30 anni anziché a 10…

          Like

        2. “Anche mantenere l’erezione e trattenersi sarà un problema”.
          …Che poi io mi chiedo perché mai il sesso dovrebbe diventare per noi UU un virtuosismo anziché un relax (lo sta chiedendo uno che a suo tempo era stato così idiota da impratichirsi nel Tao).
          Voglio dire: certe esibizioni circensi/pirotecniche – ambosessi – divertono solo con una/un partner nuova/o, cioè per le prime tre/quattro volte; poi, una volta sciorinato tutto il repertorio (facial, multi-orifizio-alternato ecc.), si scivola nella routine; che poi sarebbe la relazione stabile.
          Giunti a quel punto, la funzione del sesso diventa quella di relax finale della giornata; poi relax finale della settimana; poi del mese; poi si passa ai letti separati (la cd. vita coniugale da “fratello & sorella” che ho personalmente sperimentato, poiché da quel matrimonio non erano venuti figli che facessero evolvere il “progetto”) (ragion per cui resto alquanto scettico davanti a certe allusioni rosee di Fantaghirò alla sua vita coniugale).
          Ah, dimenticavo un particolare importante: la routine è a malapena sopportabile se la partner pratica due/tre virtù: cucina bene, ti solleva da buona parte delle incombenze domestiche e … non parla troppo (nel senso che abbia qualche suo hobby, per cui non ti sta sempre addosso).

          Like

        3. @Claudio
          Vedendosi poco e quasi senza una routine fissa, si resta sempre nella fase “fuochi d’artificio”.

          Like

      4. Eric
        @@@
        sembra quasi che peggio che non scopare ci sia solo il doverci provare,
        @@@

        Per molti dei cosiddetti celibi involontari, assolutamente sì.
        Io qualcuno ne conobbi in gioventù, quando non mi occupavo di questi argomenti, non esistevano i social e non sapevo neppure che roba fossero gli incel; ma ricordo bene che per alcuni ragazzi (oggi uomini) di mia conoscenza, il provarci era la parte peggiore.
        Tutto aveva origine dalla convinzione e dalla consapevolezza di essere brutti e quindi non attraenti; quindi un “qualcosa” che incideva profondamente anche nel loro carattere, con tutte le conseguenze del caso.

        Like

        1. @Frank

          >>>
          I brutti o i tipi qualunque, certe esperienze possono proprio scordarsele.
          >>>

          E’ quello che ho tentato di spiegare.
          Se non c’e’ attrazione fisica alla base, si possono fare tutti i tentativi del mondo: si collezioneranno solo figure di merda e pali a ripetizione.

          Basta leggere le vicende di Vicus (senza per questo volerlo deridere), per capire che se non sei di bell’aspetto le femmine ti prendono in giro con una facilita’ disarmante. Questo senza dubbio se si e’ alle prime esperienze.

          Quindi non e’ una questione di “orgoglio”, perche’ quando non hai esperienze e non sai comportarti con l’altro sesso, certe cose non puoi capirle. E’ cio’ che sto cercando di dire ad @EricLauder.

          Provarci va bene, sia chiaro, nel modo corretto – e dinuovo, queste cose sai farle con l’esperienza. Ma non vorrei che si sia indotti con questo a dire che accedere al sesso e’ solo questione di “saperci fare”, perche’ senno’ riesumiamo una delle piu’ grandi cazzate in ambiente QM e che ha fatto arricchire un bel fottio di imbroglioni di prima categoria (i c.d. PUA).

          Poi, se Eric si riferiva alle estremizzazioni in ambiente incel, gli do ragione: in effetti li’ certe cose si portano all’estremo, della serie che o sei Schwarzy oppure resti vergine a vita.
          Io, ad esempio, sono 175cm (quindi non sono certamente alto), ma ho una ossatura ottima, ho i muscoli in evidenza (la mia bilancia impedenziometrica, lunedi’, diceva BF 11,4%), ho ancora i capelli, la barba folta, la pelle in ottime condizioni. So bene di essere di buon aspetto e so che genero attrazione verso le femmine in generale.
          Una persona non attraente non verrebbe mai fermata per strada da ragazze o inseguita in palestra dalle 18enni. Quindi le convinzioni degli incel sono piuttosto estreme in questo senso (parliamo di deliri della serie che se sei piu’ basso di 179 non scopi etc).
          Pero’ smentire le estremizzazioni incel e’ un conto, un altro e’ andare all’estremo opposto (ovvero della serie “tutti possono fare tutto”).

          Like

        2. Come mai questo riflesso pavloviano del “saperci fare”?
          Io non ho mai parlato di “saperci fare”: ho detto che se non ci provi non scopi.
          INFATTI anche uno che “ci sa fare” se non ci prova non scopa: chiedi un po’ a [metti il nome che vuoi di tizio che secondo te scopa moltissimo] se senza provarci scopa, la risposta sarà sempre “no”.
          Tutte le cose come “saperci fare” e LMS non servono a niente se uno non ci prova: è come voler vincere una gara automobilistica senza la chiave d’accensione, non puoi ed è assolutamente inutile “saper guidare” e pure “Controllo-Sicurezza-Velocità”. Perché senza la chiave l’auto non va in moto.

          Like

        3. @Eric
          Ma Fritz dice che ci sono state ragazze che lo inseguivano per strada e in palestra, quindi in quei casi non aveva bisogno di provarci.
          Non è vero che scopa solo chi è in grado di provarci apertamente.

          Like

      5. >>>
        Se a una non piaci con te non ci esce, puro e semplice.
        >>>

        Se intendi un appuntamento vero, certamente.

        Ma se si parla di uscite in generale, puo’ benissimo farlo. Per questo dicevo che li’ il problema non e’ tanto lui che non ci prova – ci proverebbe lei alla fine – ma e’ che, se non accade nulla, non ha capito in tempo che a lei interessava altro.

        Provarci con le femmine significa semplicemente cogliere i segnali.

        Non raccontiamoci che basta una buona parlantina e accalappi femmine, perche’ non e’ cosi’.

        Il segnale positivo lo hai perche’ lei e’ attratta. E tutto il resto e’ consequenziale: il saperci fare parte da qui ed e’, fondamentalmente, solo questo.

        Quindi l’attrazione deve esserci a prescindere, senno’ quel “saperci fare” diventa una collezione di pali e mortificazioni varie.

        Like

        1. Io non ho fatto cenno a “buona parlantina” né a “segnali”, io ho parlato di “provarci”.
          Non ho idea di come sarebbe una “uscita in generale”, è ovvio che si parla di appuntamento: chi va ad un appuntamento e non scopa è perché non ci ha saputo fare. E’ SOLO per quello.

          Like

      6. P.S.

        Temo di essermi spiegato male nel commento precedente.

        NON ESISTE IL SAPERCI FARE CON LE FEMMINE.

        Tutto parte dall’attrazione fisica.
        Se c’e’ attrazione fisica, allora sapere cogliere i segnali positivi e gestire l’interazione sociale costituisce il “provarci”.

        Provarci a cazzo di cane fermano qua e la’ femmine che manco ti hanno visto, pur con tutto il tatto, l’eleganza e quello che vuoi, non frutta niente.
        Cio’ che conta e’, lo ribadisco, l’attrazione fisica e basta.

        Tu al massimo puoi rimproverare l’incel imbranatissimo che resta radicato a terra quando a due metri c’e’ una figa che e’ pronta a saltargli addosso. Puoi dire che “non ci prova” in questo senso.

        Ma quel non provarci e’ sempre una colpa se si resta in inerzia ad attrazione avvenuta.

        “provarci” non puo’ IN ALCUN MODO GENERARE ATTRAZIONE.

        Like

        1. Pensa che io gran parte delle donne che ho scopato in vita mia le ho intercettate provandoci a casaccio.
          I segnali proprio non mi interessano, anzi a seconda dei casi forse mi infastidiscono pure.

          Like

      7. >>>
        Pensa che io gran parte delle donne che ho scopato in vita mia le ho intercettate provandoci a casaccio.
        I segnali proprio non mi interessano, anzi a seconda dei casi forse mi infastidiscono pure.
        >>>

        Eric, mi pare di capire che sei di bell’aspetto o comunque da giovane lo eri certamente. Ci provavi a casaccio ma certamente, con l’esperienza, hai capito quando era saggio mollare la presa e quando c’era il semaforo verde.

        Capire quando il semaforo e’ “rosso” oppure “verde” e’ una questione di esperienza con le femmine.
        E’ chiaro che uomini di bell’aspetto, provandoci a caso “pour parler”, o come si dice nella nostra lingua, “gettiamo una pietra”, avranno discrete chances di trovare una femmina che gliela da’.

        Infatti io non sto invitando i ragazzi a desistere dal provarci, anzi. Sicuramente sai bene come la penso e quello di invitare ad agire e’ uno dei miei punti cardine in queste discussioni: bisogna farsi avanti, sempre.

        Ma non e’ il farsi avanti in se’ a renderti piu’ bello. Il farsi avanti crea i presupposti per l’occasione. La occasione si materializza nel momento in cui c’e’ attrazione.

        Constatato cio’, Paolo Crepet (che se potessi lo manderei a spurgare fogne anziche’ fare del male con la qualifica che non so come ha) e’ il solito zerbino scemo il quale non si rende conto che molti ragazzi sono talmente scoraggiati dall’aver perso la volonta’ di proporsi alle femmine.

        I motivi sono tanti: gli standard di bellezza maschile sono oggigiorno molto elevati. Le femmine d’altra parte, ne abbiamo discusso ampiamente, si stimolano solo da un certo livello di bellezza in su’. Mettici poi tutta la propaganda h24 misandrica che invita i ragazzi a sentirsi dei pezzi di merda perche’ guardando un bel culo gli viene un’erezione e la frittata e’ fatta.
        Il discorso incel dunque e’ ben piu’ ampio di quel che si crede. Una enorme fetta di incel non ha strumenti cognitivi e comportamentali per agire in un contesto sociale in modo vincente perche’ e’ stata educata e cullata in un ambiente tossico (femminilita’ tossica oppure zerbinismo tossico, non so quale dei due termini sia migliore).

        Like

        1. Capire quando il semaforo e’ “rosso” oppure “verde” e’ una questione di orgoglio: basta che una si mostri DISTRATTA, neanche “infastidita”, e la devi mollare li’ su due piedi, e tanti saluti.
          E “Paganini Non Replica”, anche questo è importante.

          Like

        2. Fritz
          @@
          Eric, mi pare di capire che sei di bell’aspetto o comunque da giovane lo eri certamente.
          @@

          Non ho mai visto Eric né mai lo vedrò, ma è scontato che sia così.
          I brutti o i tipi qualunque, certe esperienze possono proprio scordarsele.

          Like

        3. @Frank

          “Non ho mai visto Eric né mai lo vedrò, ma è scontato che sia così.”

          Non solo, anche avere atteggiamenti decisi e mostrare di avere la situazione in mano aiuta molto.

          Approcciare una donna con voce tremante e mani sudaticce invece non è d’aiuto.

          Le donne odiano i timidi.

          Like

        4. Fattononfui
          @@@
          Non solo, anche avere atteggiamenti decisi e mostrare di avere la situazione in mano aiuta molto.
          @@@

          E’ tutto collegato, anche le dimensioni del pene influiscono nella psicologia e nel carattere di un uomo, rendendolo più o meno sicuro, più o meno deciso.*
          Lo si ammetta o no, l’estetica influisce moltissimo nel carattere e nel comportamento di un uomo, specie in gioventù.

          Per esempio, anche in circostanze che non c’entrano nulla con le donne, ma molto con gli altri uomini, la stazza, i muscoli, la prestanza fisica ti rendono molto più deciso e determinato, rispetto a chi quelle caratteristiche non le ha.

          ——————————————-

          * Molti anni fa, quando iniziai ad avvicinarmi a queste tematiche, sull’allora sito dei maschi selvatici lessi una lettera di una donna, che parlava di storie d’amore avute con tre uomini differenti e che evidenziava un fatto che a me non stupiva e non stupisce per niente, e cioè che il più sicuro e deciso, quando si trattava di scopare, era il più dotato dei tre…
          Anzi, lei parlò proprio di un uomo superdotato.

          Like

      8. >>>
        Come mai questo riflesso pavloviano del “saperci fare”?
        Io non ho mai parlato di “saperci fare”: ho detto che se non ci provi non scopi.
        >>>

        Paolo Crepet dice che gli uomini preferiscono la masturbazione al sesso vero. Non si chiede neppure se questi uomini sono arrivati a tale conclusione perche’ l’esperienza li ha portati a pensare cosi’ e li condanna in quanto “deficienti”.

        Per quanto riguarda la mia esperienza, infatti, scopi anche se non ci provi, a patto di essere di bell’aspetto.

        Uno che non e’ di bell’aspetto e non sa muoversi nella societa’ cosa pensi che fara’? E come credi che ci provera’? A casaccio, come dici, finirebbe per demolire la propria autostima e inevitabilmente concluderebbe che le seghe sono meglio del sesso vero.

        Per questo ti dicevo, ma evidentemente mi saro’ spiegato malissimo, che e’ senz’altro vero che tra gli incel esistono quelli bloccati (che non ci provano) ma che otterrebbero qualcosa. Ma esistono anche casi che provandoci finirebbero per stare peggio, perche’ riceverebbero molti rifiuti.

        Allora, tornando al discorso di Crepet, e’ abbastanza chiaro che per lui l’accesso al sesso vero dipende da fattori che l’uomo puo’ risolvere da se’ (e da qui al “saperci fare”, hai ben capito, il passo e’ brevissimo).
        Questo non e’ vero, e lo sappiamo tutti.
        E che lo dica un “educatore” lo trovo molto inquietante …

        Like

        1. Si parla di giovani, lo studio (insufficiente nei numeri, solo 500 soggetti esaminati) è nella fascia 18-35 anni, e dato che era la semplice risposta a una domanda di un giornalista quasi sicuramente tanto Zecchi quanto Crepet pensavano più che altro agli under 25, non certo al 35enne.
          A quell’età è perfettamente normale andare in discoteca e provarci a casaccio.
          Ed è in quel momento e contesto che si possono fare grossi numeri. Il discorso autostima che ne soffre è senza senso: sono scuse di gente che non ci prova e parte non umile ma pieno di vanità, non esiste che il 20enne medio batta a tappeto le discoteche per diciamo un’intera estate e non rimedi mai niente – perché un conto è se si parla di scopare, un altro è di cose propedeutiche tipo prendere numeri di telefono e baci – queste cose non sono scopare ma azzerano completamente l’effetto che possono fare i pali.
          In altre parole: anche il più imbranato entro un mese comincia a tornare a casa con una media di almeno un numero di telefono a nottata, in una intera tipica stagione estiva al 99% come minimo una la scopa sul serio, e così via.
          Il problema è la vanità e sentirsi chissà chi PRIMA di incominciare: alla fine della stagione quello che non ci ha provato è sempre a zero – non ha preso pali ma nemmeno soddisfazioni, l’altro avrà preso un numero enorme di pali ma pure tot numeri di telefono, tot uscite, tot baci e minimo una l’ha scopata per davvero.
          Nel giro di tre anni la differenza tra i due è enorme: quello che si è fatto le ossa ha iniziato a uscire anche dal puro ambito della discoteca e caccia anche su altri terreni, l’altro è sempre a zero.

          Like

        2. @Eric
          >>>
          A quell’età è perfettamente normale andare in discoteca e provarci a casaccio.
          >>>
          È normale, ma è comunque appannaggio di caratteri estroversi. Sarà che dalle mie parti ci sono perlopiù uomini introversi, o estroversi ma timidi, ma io di approcci a casaccio in discoteca ne ho visti molto pochi* rispetto ai numeri di cui parlate voi.
          *non intendo solo verso di me e le mie amiche, ma proprio guardandomi intorno in generale. È vero che di discoteche vere e proprie ne ho frequentate poche; da noi sono più diffuse le discoteche mobili di paese durante le sagre (un’evoluzione delle vecchie balere, in pratica 😅), quindi ambienti più circoscritti, dove i giovani vanno per conoscere persone nuove ma di fatto mezze collegate con qualche conoscenza pregressa (es: “se andiamo a ballare a X. può essere che incontriamo la cugina di Pippo, quella che hai conosciuto alla festa di Pluto…” oppure “dai andiamo a ballare a Y., che mio cugino ha detto che ci va con tutto il suo.giro di amici”).
          In contesti del genere capisci che usare l’atteggiamento che dici tu, anche fosse nella propria indole, ti crea immediatamente l’imbarazzante nomea del “morto di f. che ci prova con tutte”, perché la voce corre di bocca in bocca. Non è come “battere a tappeto le discoteche della Riviera Romagnola per tutta l’estate ” come dici tu; e, per rispondere ulteriormente a Fritz, io di tipi che passavano le estati così non ne ho mai conosciuti.
          Al massimo poteva capitare in una settimana di vacanza. Il resto del tempo era come detto sopra, oppure non erano single (molti dei ragazzi di cui parlo sono passati da una storia più o meno lunga all’altra. D’altronde io stavo nominando proprio quelli che hanno avuto a modo loro successo, che al brivido dell’imprevisto preferivano il colpo sicuro e di fatto scopavano non “una volta in tutta l’estate” ma tutte le settimane con la loro ragazza del momento.

          Like

        3. Fritz
          @@@
          Ma esistono anche casi che provandoci finirebbero per stare peggio, perche’ riceverebbero molti rifiuti.
          @@@

          Assolutamente sì.

          @@@
          Allora, tornando al discorso di Crepet, e’ abbastanza chiaro che per lui l’accesso al sesso vero dipende da fattori che l’uomo puo’ risolvere da se’ (e da qui al “saperci fare”, hai ben capito, il passo e’ brevissimo).
          Questo non e’ vero, e lo sappiamo tutti.
          E che lo dica un “educatore” lo trovo molto inquietante …
          @@@

          Stiamo parlando di un 72enne, quindi di un uomo appartenente a una generazione di scendiletto leccaculo.
          Il fatto che sia pure psichiatra e sociologo non cambia nulla; anzi peggiora le cose, perché questi tizi più studiano e più si rimbecilliscono.
          La loro è una vita basata su teorie del menga.

          Like

  2. Vabbè, siamo alle solite…
    Il punto è quello che ho evidenziato più volte e cioè che alle femmine frega meno di zero dei cosiddetti uomini medi, da cui non sono assolutamente attratte, per non parlare del fatto che del sesso fine a se stesso alle suddette principesse sul pisello frega meno di zero.
    Viceversa della prostituzione femminile non vi sarebbe traccia.
    Ergo, l’astinenza maschile è semplicemente un’imposizione femminile, mentre l’astinenza femminile è solo ed esclusivamente una scelta femminile (a meno che non si tratti di mostriciattoli o di femmine anziane).
    Perciò come possono essere i maschi della specie umana i principali responsabili di tutto ciò?
    Casomai sono le femmine della medesima specie, visto e considerato che sono loro a dirigere l’orchestra.
    Che poi, a volerla dire tutta, la vera responsabile di tutto ciò è la stramaledetta madre natura; quindi la lunga storia evoluzionistica che la specie umana si porta dietro.

    Like

    1. @Frank

      Ma infatti.

      Credere che gli uomini in generale preferiscano le seghe al sesso vero e’ da veri deficienti.

      Notiamo inoltre come, tristemente, PUR DI NON VEDERE IL MARCIO NELLE FEMMINE i coglioni come questo psicologo dei miei stivali incolpa gente che gia’ soffre di suo.

      Ma non e’ raccapricciante insegnare ai ragazzi di doversi spaccare il culo al lavoro e nella vita per essere “premiati” dalle femmine?

      Ma porca miseria, quell’uomo e’ da arresto immediato.

      Like

    2. “Che poi, a volerla dire tutta, la vera responsabile di tutto ciò è la stramaledetta madre natura; quindi la lunga storia evoluzionistica che la specie umana si porta dietro.”
      Precisamente. Non ha senso, in ultima istanza, prendersela con le femmine. Sono come natura le ha fatte per i suoi scopi, che non sono certo la felicità degli uomini (e neanche delle femmine). Per questo motivo non ho mai giudicato male quelle che la danno a pagamento (in modo diretto o indiretto) e in nessuno dei miei scritti o interventi in tutti questi anni, mai figura una minima sconsiderazione per lo scambio sesso contro benefici. Perché lo ha stabilito Darwin. Lui ha stabilito che loro abbiano la soluzione là dove noi abbiamo il problema. Lui ha stabilito che per gli UU il sesso sia lo scopo e per le femmine uno strumento. Certo, sarebbe bello se il mondo fosse diverso da come è, invece è come è.

      Like

      1. @RDV
        Se per le femmine il sesso fosse uno strumento non esisterebbe il piacere femminile, visto che è un ostacolo al vivere il sesso come mezzo. Infatti il piacere, la chimica tra due persone che rende tutto magico, fa sì che una donna cerchi la compagnia dell’uomo che la fa “vibrare” e non la rende distaccata come invece occorrerebbe per usare il sesso solo come un dono/servizio per l’altro (a fronte di amore o di beni materiali). Es. per una escort imbattersi in un cliente con cui fa scintille e di cui si infatua è un problema, lo è per la moglie sposatasi per tiepido affetto che perde la testa per l’amante che la fa godere, ecc… ecc…
        L’errore di valutazione che fate è di pensare che siccome alcune donne (o anche tutte in base alle circostanze, pensiamo alla povertà estrema) possono concedersi sessualmente in cambio di favori o di affetto anche se non sono eccitate – eventualmente praticando anche solo sesso orale o manuale – allora traete la conclusione che “la natura ha voluto che per le donne il sesso fosse uno strumento e non uno scopo”. È come se, siccome certi cani hanno camminato per centinaia di chilometri per ritrovare il padrone, uno ne deducesse che “la natura ha fatto i cani abituati a camminare ogni giorno per decine e decine di chilometri”.

        Like

        1. “…e in nessuno dei miei scritti o interventi in tutti questi anni, mai figura una minima sconsiderazione per lo scambio sesso contro benefici.” E e in nessuno dei miei scritti o interventi in tutti questi anni, mai figura la parola ‘amore’. Né mai se ne troverà traccia.

          Like

        2. @RDV
          D’accordo, per te l’amore non esiste; io avevo lasciate aperte più interpretazioni del concetto di “benefici” ma tu allora considera solo i vantaggi materiali. Il significato del mio commento non cambia.

          Like

      2. “Non ha senso … prendersela con le femmine. Sono come natura le ha fatte per i suoi scopi … Perché lo ha stabilito Darwin”.
        Darwin ha “stabilito” anche una maggior massa muscolare e una maggior libido maschili; e sempre per gli scopi di natura, ove la coercizione sessuale è all’ordine del giorno.
        Però esse hanno “licenza di natura”; noi no.

        Like

    1. Io trovo sciocco cercare “colpe”, e poi ci sono anche risvolti divertenti: ad esempio i sessuologi mescolando la teoria femminista con la sessuologia si sono ammazzati da soli: appena passa la criminalizzazione di tutto il sesos senza consenso esplicito la maggior parte dei sessuologi per non contraddire la legge e le femministe cominceranno a millantare che è tutto normale e naturale, e così la maggior parte di loro resteranno senza lavoro…

      Like

      1. Ho mostrato il fumetto solo perché l’ho trovato divertente.

        Io penso che la società stia cambiando molto e velocemente. Gli individui cercano solo di adattarsi per avere meno rogne e più vantaggi possibili nella situazione in cui si trovano, che è diversa rispetto a 50 anni fa .
        Poi non è detto che le scelte che si fanno siano quelle più azzeccate.

        E’ il classico principio edonistico che domina l’economia.

        Like

  3. “il fenomeno è destinato ad aumentare…”

    anche perché l’unico sesso reale che si potrà fare sarà quello strettamente occasionale.
    Un uomo che si avventura in rapporti stabili rischia troppo e non a tutti piacciono quelli occasionali.

    Visto che avere la morosa oggi può essere facilmente fatale per un uomo, non pochi uomini (è solo un mio parere) potrebbero trovare più interessante il sesso virtuale (offerta enorme) che mettersi in fila e aspettare il proprio turno.

    https://www.facebook.com/photo/?fbid=181161415027794&set=gm.1291105531591729&idorvanity=146064259429201

    https://www.facebook.com/reel/6767585539954341

    Like

    1. Ma con le leggi in arrivo e l’atmosfera che già c’è si rischia pure coi rapporti occasionali…
      Crepet mi sa che non la racconta tutta per non inimicarsi il mainstream, ma secondo me ha capito un sacco di cose: le parole chiave sono “TRASGRESSIONE” e “FATICA”.
      Dove sbaglia è che pur non volendosi inimicare il mainstream di fatto dice una cosa radicale, estremista: i rapporti sessuali diventeranno rari, anche in coppia. Io penso invece che non arriveremo oltre il 30% di uomini.

      Like

      1. “Ma con le leggi in arrivo e l’atmosfera che già c’è si rischia pure coi rapporti occasionali…”

        Effettivamente non rischia solo l’ «average man» sbattuto in mezzo a una strada dalla moglie. Stipendi e salari attuali, che in media sono bassissimi e si riesce a sbarcare il lunario solo se si collabora in famiglia (come si faceva una volta), diventano assolutamente insufficienti se devi trovarti un altro alloggio, pagare altre bollette ecc.
        Se non sei sufficientemente benestante, l’avere moglie (o compagna) e figli è l’anticamera della miseria più nera. Bisognerebbe domandarsi perché ci sono ancora uomini che si infilano in questa trappola;

        ma pure il sesso occasionale è diventato concretamente pericolosissimo.

        Di solito non si cerca sesso occasionale nelle processioni dei santi patroni, ma nei classici locali. In questi locali si beve (e non solo). Donna che beve non può darti il consenso, così se le gira ti può denunciare di default.

        Ci si può solo rimettere alla clemenza della dama, che spesso tanto dama non è.

        Per caso sono venuto a sapere che negli usa c’è un’iniziativa femminile definita «”ICK” Unlocked », pare che sia un elenco delle cose che fanno gli uomini che li rende indegni agli occhi di una donna.

        Non sono cose tipo “picchiare una donna”, “insultarla” ecc., ma cose tipo “essere gentile”, “accontentarla sempre” ecc.

        E gli esperti cercano farfalle per spiegare il motivo per cui i giovani preferiscono altro alle donne.

        Ma sono del mestiere questi?

        Like

      2. @EricLauder

        Verso quelle VISIBILMENTE piccole non riesco proprio a provare attrazione e mi scatta il senso paterno/fraterno 😀

        Ci sono ragazze che a 18 anni sembrano ancora 13enni, e 16enni che sembrano piu’ adulte.

        Poi una volta diedi 24 anni ad una che in realta’ ne aveva 33, per questo a volte e’ davvero complesso capire chi hai di fronte.
        Diciamo che durante qualche chiacchiera bisogna cogliere indizi vari. E anche le movenze, ho notato, cambiano tra una femmina giovane e una piu’ adulta.
        La piu’ giovane e’ piu’ impulsiva in genere.

        Like

        1. Visto l’andazzo attuale il mio consiglio è sempre stato: possibilmente tutte sempre e solo sopra i 18 anni, anche se l’età del consenso è 14 anni.
          Come per la guida il mio consiglio è sempre stato: possibilmente zero alcolici in assoluto quando guidi, anche se il limite è 0,5.

          Questo meme è differente: è come se uno facesse un meme con “stava per mettersi al volante poi gli è venuto in mente che ha appena mangiato tre cioccolatini con ripieno al liquore. Sento già il rumore delle manette…”: una cosa simile in pratica CHIEDE che il limite venga portato a zero, e prepara la gente millantando che “è già così” e “scatta l’arresto se ti beccano”.

          E quindi io dico: accontentiamoli, portiamo il limite a 18 anni.
          Perché la reazione non potrà che essere: “Ma era già così! E se non lo era, allora è ora che sia così!”.

          Like

  4. La mia esperienza è che, quando ero giovane, io ero molto “popolare” con le ragazze ed effettivamente nella vita mi è capitato che fosse una donna a provarci con me, anche molto esplicitamente. (Che lanciassero i famosi “segnali di disponibilità” invece era frequente, ma comunque poi dovevo fare io il lavoro….)
    Parlo però di pochi episodi in una vita. Sforzandomi, ne ho ricordati 4, magari potrebbero essere 5 o al massimo 6 se forse dimentico qualcuna. Delle 4 che ricordo, sono andato solo con 1: altre 2 per un motivo o l’altro non mi piacevano, altrimenti mi sarei già fatto avanti io molto prima. In 1 caso invece ho preferito lasciar perdere perché la ragazza era attraente ma era minorenne all’epoca dei fatti, mentre io avevo già sui 25 anni e non volevo eventuali guai.

    Quanto alle donne con cui ci ho provato io nella vita, contarle esattamente è difficile ma penso circa 100 volte di più di quelle che ci hanno provato con me. E la percentuale di successo penso sia stata inferiore al 25% che hanno avuto le donne con me.

    Non so se questa esperienza “statistica” è condivisa da altri, ma tenete conto che io sono stato uno di quelli che gli incel chiamano Chad, nel senso che ho avuto rapporti con molte ragazze e avevo molta meno difficoltà a trovare donne rispetto agli altri ragazzi dei miei tempi. Ero anche di gusti un po’ difficili rispetto alla normalità: la maggior parte degli uomini accetta qualsiasi donna risulti disponibile o quasi, e quindi al mio posto immagino che ne avrebbero scopate 3 in più. Inoltre, per lo stesso motivo, le donne a cui andavo dietro io erano tipicamente “di alto livello”.

    Adesso che non sono più giovane e il testosterone è calato, e in più le leggi e l’atmosfera sono quelle che sapete, sono di gusti ancora più difficili…

    Like

    1. @X

      Io conosco/ho conosciuto quasi solo uomini che andavano a colpo sicuro per via di segnali di lei o per gentile intercessione di amici comuni; quindi paradossalmente con percentuali di successo sul totale molto più alte delle tue pur essendo esteticamente nella media o bruttini.

      Like

      1. @Fantaghiro

        Non ti sorge il dubbio che hai visto solo una percentuale minima del totale degli approcci di queste persone?

        @X

        >>>
        In 1 caso invece ho preferito lasciar perdere perché la ragazza era attraente ma era minorenne all’epoca dei fatti, mentre io avevo già sui 25 anni e non volevo eventuali guai.
        >>>

        Questa cosa mi e’ accaduta spesso, anche di recente. Poi e’ un po’ difficile capire se effettivamente ti trovi davanti una minorenne oppure no in certi casi.

        >>>
        Ero anche di gusti un po’ difficili rispetto alla normalità: la maggior parte degli uomini accetta qualsiasi donna risulti disponibile o quasi, e quindi al mio posto immagino che ne avrebbero scopate 3 in più.
        >>>

        Anch’io piu’ o meno sono cosi’. Penso che avrei potuto scoparne molte piu’ di 3 se fossi come certa gente che si scoperebbe anche i buchi del muro.

        Probabile che all’origine del nostro distacco emotivo – e quindi della capacita’ di vedere del marcio nelle femmine – ci sia una bassa reattivita’ allo stimolo sessuale dovuto alla visione di un corpo femminile.

        Like

        1. @Fritz
          >>>
          Non ti sorge il dubbio che hai visto solo una percentuale minima del totale degli approcci di queste persone?
          >>>
          No, parlo di persone che conosco molto bene e che ho visto in azione per anni, e di cui conosco l’atteggiamento verso l’altro sesso. Può essere che in qualche situazione che non conosco (es.: vacanza all’estero tra amici maschi, festa particolarmente alcoolica,…) abbiano giocato a tentare il tutto per tutto con sconosciute a caso, ma non è il loro comportamento abituale. (o “non era”; se quelli che ho perso di vista hanno cambiato modus operandi, magari buttandosi sugli approcci online, questo non lo so).

          Like

        2. @Fritz

          “Questa cosa mi e’ accaduta spesso, anche di recente. Poi e’ un po’ difficile capire se effettivamente ti trovi davanti una minorenne oppure no in certi casi.”
          _____________________________

          Non so chi sia questo Valerio Mazzei, ma credo che abbia questi problemi perché piace.

          Non credo che queste fanciulle perderebbero tempo per un uomo mediocre.

          https://www.facebook.com/reel/688511492963433

          Like

        3. Mediocre chi ha fatto il meme lo è di sicuro visto che non sa neanche che in Italia l’età del consenso è fissata a 14 anni, quindi scoparsi una 17enne è perfettamente legale.
          Un conto è dire che è legale ma sconsigliare di farlo, un conto è fare un meme che suggerisce che OVVIAMENTE frequentare una 17enne sarebbe illegale con tanto di “sento già le sirene”.

          Resto comunque della mia idea: l’età del consenso va elevata a 18 anni – è il popolo che lo vuole e nessuno avrebbe nulla da ridire mentre moltissimi sarebbero contenti.

          Like

        4. Scoperto chi è Valerio Mazzei: è una star di TikTok che ha 20 anni.
          Quindi il meme è demenziale: fa vedere un 20enne con una 17enne e millanta che verrebbe arrestato.

          Cominciamo ad elevare l’età del consenso a 18 per davvero, così facciamo la gente contenta…io fossi in Parlamento lo proporrei subito.

          Liked by 1 person

        5. Sì è un meme demenziale, ai miei tempi non ci avrebbe pensato nessuno. La storiella veniva fuori solo se la differenza di età era veramente grande, con lui dai 25 in su per intenderci.

          Like

        6. E’ demenziale vista la legge ma la sensibilità è molto cambiata rispetto a 15-20 anni fa.
          Oggi come oggi il minimo dovuto sarebbe elevare l’età del consenso a 18 anni, con opzione per arrivare a 21 anni: se si facesse 21 anni tutti e due, sia lei di 17 che lui di 20 sarebbero sotto l’età del consenso. Ma come minimo deve essere portata a 18 anni.

          Like

        7. @ericlauder

          effettivamente pare una scenetta costruita per mandare qualcosa sul web.

          Sono d’accordo conte che l’età l’età del consenso vada elevata a 18 anni.

          Il sesso non è più un’espressione naturale dell’essere umano, ma è diventato un affare con mille paletti e ipersensibilizzazioni femministe che bisogna avere la patente per non finire nei guai.

          Prima dei 18 anni per gestire azioni complesse la patente non si può avere

          Like

        8. Infatti.
          Bisogna prendere atto dei cambiamenti che ci sono stati, è fuori dal mondo che da una parte la UE prema per “si significa si” che praticamente è la burocratizzazione del sesso e dall’altra ci siano limiti di età del consenso di 14, 15 e 16 anni a seconda del paese – 16 anni è la più elevata nella UE che io sappia.
          Nel contempo hai già 20enni che scherzano su “sento già le sirene” se una 17enne gli si siede su un ginocchio: sono prontissimi a tale elevazione dell’età del consenso e anzi vivono già come se ci fosse stata. Siamo noi vecchi che con la testa viviamo ancora in un mondo che non c’è più.
          Tu pensa che un 17enne non può ordinare una birra in un bar, e secondo te può fare sesso con “si significa si” in vigore? E secondo te cosa è più potenzialmente pericoloso per un 17enne?

          Like

        9. “Il sesso non è più un’espressione naturale dell’essere umano, ma è diventato un affare con mille paletti e ipersensibilizzazioni femministe che bisogna avere la patente per non finire nei guai”.
          Per essere più precisi: lo è diventato per metà dell’umanità (quella che ha una pulsione inferiore e che trae più godimento dalle macchinazioni cerebrali). Io non ho mai conosciuto uomini che dal sesso volessero trarre altre utilità (a parte rarissimi gigolò e i toy-boy di sfigate località esotiche del turismo sessuale per tardone; ed entrambi non li ho conosciuti).

          Like

        10. @Eric
          È vero, ho visto anche altre sue foto e sembra che abbia dieci anni in meno (attualmente ne ha 23).
          Se è il popolo che lo vuole, allora è la cosa più giusta, basta che poi non si lamentino. Evidenzio però che l’argomento si presta a interpretazioni fumose: “rapporti sessuali” può essere tutto e niente, il rischio è che anche un bacio tra adolescenti diventi illegale.

          Like

        11. Eric
          @@
          Nel contempo hai già 20enni che scherzano su “sento già le sirene” se una 17enne gli si siede su un ginocchio: sono prontissimi a tale elevazione dell’età del consenso e anzi vivono già come se ci fosse stata. Siamo noi vecchi che con la testa viviamo ancora in un mondo che non c’è più.
          Tu pensa che un 17enne non può ordinare una birra in un bar, e secondo te può fare sesso con “si significa si” in vigore? E secondo te cosa è più potenzialmente pericoloso per un 17enne?
          @@

          Non a caso ho scritto più volte che non vorrei avere vent’anni nel 2023 e che non invidio affatto i giovani di oggi.
          Sì, internet era agli albori, non esistevano i social e quant’altro, per non parlare del fatto che non esistono né sono mai esistite “età dell’oro”, ma resta sempre il fatto che eravamo più liberi.
          Perlomeno qui, in questa parte di mondo.
          Non scambierei assolutamente la “mia epoca” con quella odierna.

          Like

        12. “… non vorrei avere vent’anni nel 2023 e non invidio affatto i giovani di oggi”.
          …Idem. Al contempo non avrei neanche voluto appartenere alla generazione dei nostri padri: se analizzo quelli dei miei compagni di giovinezza (visto che il mio non ho fatto in tempo a conoscerlo), col senno di oggi ne intravedo l’enorme inesperienza; non perché con loro ci parlassi molto all’epoca, ma attraverso ciò che (non) avevano trasmesso ai loro figli, visto che i miei vecchi compagni avevano le mie stesse illusioni romantiche sulle ragazze; in pratica, pur avendo padri in vita, non mostravano più strumenti di me: eravamo tutti rasoterra (ma ciò non ci faceva correre particolari pericoli, a parte le solite cocenti delusioni sentimentali dell’adolescenza).
          E quegli stessi compagni, ora che hanno figli 30enni, li sento ancora bisbigliare loro, con quell’idiota aria complice da-padre-a-figlio: “Beh, adesso ce l’hai una bella ragazza?”, quasi come se quella domanda la ponessero da una cattedra di “esempio”, di “raggiunto successo”, laddove non sono altro che cagnolini scodinzolanti sotto le gonne delle mogli, da cui sono emotivamente dipendenti. Se all’improvviso restassero vedovi, si affloscerebbero disfatti ai piedi dei loro figli che credono di poter ammaestrare.

          Like

        13. Claudio
          @@@
          …Idem. Al contempo non avrei neanche voluto appartenere alla generazione dei nostri padri: se analizzo quelli dei miei compagni di giovinezza (visto che il mio non ho fatto in tempo a conoscerlo), col senno di oggi ne intravedo l’enorme inesperienza; non perché con loro ci parlassi molto all’epoca, ma attraverso ciò che (non) avevano trasmesso ai loro figli, visto che i miei vecchi compagni avevano le mie stesse illusioni romantiche sulle ragazze; in pratica, pur avendo padri in vita, non mostravano più strumenti di me: eravamo tutti rasoterra (ma ciò non ci faceva correre particolari pericoli, a parte le solite cocenti delusioni sentimentali dell’adolescenza).
          @@@

          Nemmeno io vorrei appartenere alla generazione di mio padre e soprattutto dei miei nonni e bisnonni.
          Di questo ne parlai anche nel forum sulla QM e tanto per cambiare fui l’unico a farlo, perché a differenza di altri uomini che frequentano questi spazi virtuali, non vorrei mai vivere in epoche in cui la vita media era 50 anni, si moriva per malattie che oggi son curabili grazie agli antibiotici e ad altri farmaci.
          Prendiamo il vaiolo, terribile malattia infettiva che uccise centinaia di milioni di persone: da cosa fu sconfitto ed eradicato? *
          Dai vaccini, che oggi una massa di gente cerebrolesa contesta a priori, pur non sapendo un cazzo di virus, vaccini e quant’altro, a parte quello che leggono sul web.
          Oggi è normale lavarsi e mangiare tutti i giorni; in passato no.
          Se ci si deve togliere un dente esiste l’anestesia, che un tempo non si sapeva neppure cosa fosse, per non parlare del fatto che se nascevi maschio toccava quasi sicuramente andare in guerra.
          Etc etc.
          Nei fatti era una vita di merda, da Occidente a Oriente.

          Riguardo ai padri, son d’accordo con te.
          Pure mio padre, che oggi ha più di 80 anni, non mi ha insegnato nulla in materia di relazioni con l’altro sesso.
          La mia è stata una “navigazione a vista”, anche per quanto riguarda altri aspetti della vita.
          E lo stesso posso dire dei padri di tanti miei amici.
          Definirli dei cattivi maestri è poco; anzi è fargli un complimento.
          Nei fatti ho avuto due maestri: uno è il mio primo maestro di judo,

          l’altro è un uomo che conobbi casualmente parecchi anni fa in ambito lavorativo e che fu il mio “faro” in materia di QM.

          @@@
          E quegli stessi compagni, ora che hanno figli 30enni, li sento ancora bisbigliare loro, con quell’idiota aria complice da-padre-a-figlio: “Beh, adesso ce l’hai una bella ragazza?”, quasi come se quella domanda la ponessero da una cattedra di “esempio”, di “raggiunto successo”, laddove non sono altro che cagnolini scodinzolanti sotto le gonne delle mogli, da cui sono emotivamente dipendenti. Se all’improvviso restassero vedovi, si affloscerebbero disfatti ai piedi dei loro figli che credono di poter ammaestrare.
          @@@

          Tutto vero.
          Concordo al 100%.

          ——————-

          * Insieme alla peste bovina è stata l’unica malattia infettiva a subire quel destino.

          Like

      2. @Fantaghirò

        Conosci quasi solo uomini timidi?

        Io non sono timido, che in Finlandia è strano, ma in realtà sono cresciuto negli Stati Uniti dove non è strano essere estroversi.

        @Fritz

        Davanti a un corpo femminile bello la mia reazione non è mai stata particolarmente debole! Erano solo i corpi brutti che non funzionavano 😀

        Non so cosa vuoi dire con “vedere il marcio”, ma io NON penso che le femmine sono inferiori o che sono tutte stronze. Io penso che sono uguali agli uomini, nel senso che esistono donne brave e donne stronze come esistono uomini bravi e uomini stronzi.

        La mia motivazione per commentare qui è data da chi invece pensa che gli uomini sono inferiori alle femmine. C’è anche chi pensa l’esatto contrario, fra cui forse anche tu da quello che a volte scrivi, ma secondo me, nel 2023 e nei paesi occidentali, i misogini sono solo un fenomeno folkloristico e ormai anche poco diffuso. Invece le misandriche non sono solo un fenomeno folkloristico perché hanno potere politico e quindi, da alcuni anni, il concetto che gli uomini sono inferiori sta passando nelle leggi e nelle sentenze. Questo è assurdo e sbagliato.

        Like

        1. E’ proprio perché hanno effetti potere politico e ci sono sempre più leggi che distinguono per sesso (sempre misandriche, ovviamente) che un articolo come questo, ove si parla di sesso, è molto raro su TIMI…

          Like

        2. @X

          Premesso che mi riferisco all’epoca giovanile, conoscevo perlopiù ragazzi timidi oppure non timidi ma introversi e poco propensi a socializzare con estranei (essere timidi ed essere introversi sono due cose diverse, ma in certe cose portano allo stesso tipo di comportamento).
          Stessa cosa per i miei amici e parenti più piccoli, che hanno attualmente 20-30 anni.
          Alcuni timidi possono essersi sciolti in ambito amicale e lavorativo ma in ambito amoroso mantengono la spaesatezza all’idea di approcciare o essere approcciati da una completa sconosciuta (anche a 40-50 anni).

          In un certo periodo ricordo che faticavo a trovare ragazzi interessanti perché anche nelle comitive, tra amici di amici, quelli che conoscevo erano chiusi in se stessi e non lasciavano trapelare quali fossero i loro interessi, idee, ecc…, dando l’impressione – probabilmente sbagliata – di non averne nessuno.

          Di ragazzi estroversi e spigliati ne ho conosciuti, ma anche quasi tutti loro non avevano l’abitudine di provarci con estranee se non rarissime volte e sempre tramite espedienti goliardici. Però magari erano più ricettivi nel momento in cui una ragazza si faceva avanti. Ad esempio l’ex di una mia amica, estroverso e di carattere volitivo, la lasciò per una liceale che l’aveva puntato e gli aveva scritto una lettera d’amore.
          Forse c’entra in questo caso il fatto, come scrivevo sopra, di muoversi in un contesto provinciale e non voler passare per “maniaci” o “zerbini”, da qui il provarci tra le righe e buttandola sullo scherzo – oppure non provarci affatto e aspettare che la gnocca arrivi da sé.

          Like

        3. Fantaghirò
          @@@
          Forse c’entra in questo caso il fatto, come scrivevo sopra, di muoversi in un contesto provinciale e non voler passare per “maniaci” o “zerbini”,
          @@@

          Che c’entra il contesto provinciale?
          Io sono un provinciale che per tutta la vita ha vissuto in provincia, ma di ragazzi e uomini estroversi, che ci provavano in ogni occasione, ne ricordo parecchi.
          Io ero uno di questi.

          Like

        4. @Frank
          Parliamo di epoche leggermente diverse e di zone diverse: se non erro sei del centro Italia, forse lo stereotipo che vuole la gente del Nord meno calorosa e più schiva ha della verità.

          Like

      3. @fantaghiro’

        >>>
        forse lo stereotipo che vuole la gente del Nord meno calorosa e più schiva ha della verità.
        >>>

        Eppure secondo me e’ vero generalmente il contrario. La gente del nord e’ meno impicciona, per questo si crede che sia meno calorosa. Si fanno i fatti loro ma generalmente questo e’ un bene per la liberta’ individuale.

        Non e’ uguale al sud dove invece c’e’ una tolleranza minore verso le liberta’ del prossimo e piu’ preconcetti alla base, limitando l’agire altrui.

        Like

        1. @Fritz
          Ma tu che hai vissuto sia al Sud che al Nord, hai notato se è vero o no che al Sud (o Centro-Sud) sono più numerosi i ragazzi che ci provano con sconosciute rispetto al Nord?

          Like

        2. Come sai, io sono un Sudista che è stato trapiantato in Val Padana per un bel po’; in verità non sono mai riuscito a capire il concetto di “impiccione” o di riservatezza che hanno lassù.
          Ricordo che ho lavorato nel settore del welfare territoriale, a contatto con le assistenti sociali (ahimè): per cui era inevitabile che nel mio ufficio circolassero fascicoli piuttosto riservati (non a caso esiste il segreto d’ufficio, che è una cosa ben più fondata della “privacy” continuamente sbandierata a vanvera, cioè per coprire le magagne di cui ci si vergogna).
          Certi discorsi uscivano anche nei colloqui con gli utenti, e richiedevano buon senso e solidarietà fra padri di famiglia; certe “riservatezze” che riscontravo – alle quali farebbe riscontro una presunta “impiccioneria” dell’interlocutore – mi sembravano esagerate; mi spiego. Alcuni padri/madri di famiglia avevano una vergogna eccessiva per qualche … “devianza” all’interno della famiglia (prendiamo l’esempio del figlio tossico).
Ora, nella mentalità di noi Sud-ici, siamo tutti di questa terra, sotto lo stesso cielo; per noi una cosa è indicibile solo quando è enorme, cioè travalica la normale valle di lacrime in cui nuotano i povericristi: faccio l’esempio di parricidio, matricidio, figlicidio. Il resto sono piccole disgrazie che un sacco di famiglie attraversano.
          Una volta mi sono trovato di fronte a un Sudista come me, però albanese; proferì un modo di dire che fotografa perfettamente la nostra mentalità: “Tutti noi c’infiliamo i pantaloni una gamba per volta” (sottinteso: non ci sono fenomeni che ci saltano dentro a piè pari).
          Quindi, quella riservatezza finisce per sembrarmi più ipocrisia che altro (come nel vecchio film “Vizi privati, pubbliche virtù”).

          Like

        3. @Fritz e @Fantaghirò.
          Riassumendo sulla diversità fra Sudisti e Nordisti (impiccioneria vs riservatezza): il detto del mio interlocutore albanese – “In fondo, tutti noi c’infiliamo i pantaloni una gamba alla volta” – equivale al mio detto “Stiamo tutti sulla stessa terra e sotto lo stesso cielo”.
          Per questo io non riesco a capire il Nordista quando assume quell’atteggiamento da “misterioso”, solo perché ha una situazione personale/familiare che, secondo lui, lo rende “fenomeno” in positivo o in negativo (es.: avere un figlio in comunità di recupero). Davanti a tali atteggiamenti, l’”impiccione” sudista in cuor suo gli fa una pernacchia (“Guarda, non crederti tanto speciale; chi per un verso, chi per un altro, stiamo tutti inguaiati”).
          In base alla mentalità nordista, io non mi meraviglio più di leggere, all’indomani di una strage familiare, le interviste ai vicini di casa, i quali affermano sempre che “era una famiglia normalissima”. In un paese del Sud, invece, quelle tensioni familiari sarebbero trapelate; e ciò, non tanto per alimentare pettegolezzo, quanto per un innato senso di pietà e solidarietà “fra povericristi”.

          Like

        4. @Claudio @fantaghiro’

          Io per impiccione mi riferivo al fatto che nel meridione d’Italia, in genere, si hanno piu’ pregiudizi sui costumi sociali – anche se negli ultimi dieci/venti anni tali pregiudizi sono molto annacquati e inesistenti nella gran parte delle citta’.
          Della serie, una ragazza/un ragazzo coi capelli viola in una provincia di Vibo Valentia potrebbe destare scalpore; a Desenzano del Garda nessuno ci farebbe caso.

          Comunque ci sono altri atteggiamenti che invece sono simili, come la religiosita’ – sebbene al Sud, secondo il mio punto di vista, la religiosita’ assume connotati pagani (pensiamo alle processioni dei patroni o al sangue di san Gennaro etc). Ma sono simili.

          Gli italiani in genere, sono d’accordo con Claudio, fanno molto caso e attenzione al loro apparire; al nord per certi versi questo atteggiamento e’ piu’ accentuato, al sud per altri. Questa e’ una caratteristica che, ho riscontrato, essere tipicamente nostra, “made in Italy”.

          Ad esempio, una forte differenza tra italiani e tedeschi e’ che questi ultimi, in genere, dicono apertamente cose che gli italiani non direbbero mai. Ma penso che questo essere piu’ “aperti” e nascondere meno gli scheletri nell’armadio e’ una caratteristica dei popoli nordici, di cui gli italiani non fanno parte assolutamente.

          Like

  5. Ma quando gli uomini inizieranno a ribellarsi? Persino Fantozzi alla fine si ribella alle continue umiliazioni.

    Sentite queste “novità”:

    Fantozzi che si ribella:

    Like

  6. Ennesimo esempio del perché considero il galantuomo dissacrante un cazzaro.

    5 ragioni per non accollarsi donne con figli


    @@@
    Conclusioni
    Nel trattare questo tema mi sono rifatto alle esperienze dei fautori del blog (si veda la storia “Comprare il gatto nel sacco”). Personalmente ho avuto diverse trombamicizie e amanti, nel corso degli anni, con donne con figli, sia in Italia che all’estero (ci sono paesi dell’Est Europa in cui studentesse universitarie a 20 anni hanno già un figlio e magari nemmeno te lo dicono subito). Sono sempre stato chiaro e ho fissato paletti ben precisi.
    @@@

    Già uno che parla di “trombamicizie” è un cazzaro, se per giunta si parla di femmine dell’est Europa la cazzata è ancora più grossa.
    Il bello è che in molti lo considerano una sorta di Oracolo di Delfi.

    E ancora:
    @@@
    Una donna senza figli in Italia – a differenza dell’uomo medio che vive con la mentalità della scarsità – molto difficilmente va ad impegnarsi con un uomo che ha prole perché non accetta la distrazione di risorse finanziarie ed emotive che potrebbero derivare ai propri figli nel futuro.
    @@@

    Certo, “in Italia”, perché altrove – a cominciare proprio dai fantastici paesi dell’est – le femmine accettano tranquillamente il contrario.
    Mah… che pena.

    Like

    1. Fai conto che a confronto persino Vicus (“Forum Coscienza Maschile” nei commenti) sembra furbo perché infatti gli risponde “secondo me le donne con prole sarebbe meglio evitarle del tutto”….

      Like

Leave a comment