Quando Potere al Popolo (cosiddetto) spettegolava sulle acconciature femminili.

“La testimonial non è una ragazza con gli afro, o, per fare un altro esempio, una donna con pochi capelli perchè sta facendo la chemio”

Quanto sopra non è tratto da un’intervista a Diego Della Palma, il coiffeur delle dive, ma è bensì la parte più importante della descrizione dell’attacco perpetrato ai danni di un’importante “battaglia politica” che fu condotta qualche anno fa da Potere al Papero (come lo chiamo io) e in special modo dalla sua segretaria di allora, Viola Carofalo.

Ma che gran botta di culo, per i lavoratori sfruttati e precarizzati, aver avuto una così sagace difensorA dei loro interessi e diritti, così attenta ai loro bisogni, nonché una persona così concreta! Non trovate anche voi?

Scommetto che un segretario uomo non sarebbe mai arrivato a concepire una battaglia politica così innovativa, così efficace, così ardita, così incisiva nel rimettere in discussione l’assetto capitalista della società!

Peccato solo che la geniale strategia della Segretaria Maxima fu sabotata dalle forze oscure del reazionarismo plutocratico: non Confindustria, evidentemente troppo debole non solo per opporsi alla potenza rivoluzionaria del genio strategico della Carofalo, ma forse anche incapace di comprendere appieno la minaccia che la battaglia contro l’hair shaming rappresentava per gli interessi confindustriali.

No, ben più gravi attacchi arrivarono, e furono portati da Chiara Ferragni: la quale, appunto, assai controrivoluzionariamente, anziché acconciarsi con gli afro (cioè fingersi nera: “L’acconciatura afro richiede capelli molto ricci. Nel caso di molte persone di etnia nera, l’acconciatura afro è esattamente il modo in cui i capelli crescono naturalmente, tuttavia è possibile ricreare tale acconciatura anche se si hanno capelli non molto ricci. È essenziale allo scopo stendere la spirale dei ricci con dei particolari ferri che allungano il capello, aumentando il volume complessivo dell’acconciatura e creando il caratteristico effetto “afro”.” https://it.wikipedia.org/wiki/Afro_(acconciatura) ) aveva “lunghi capelli biondi sempre in piega”

E’ per questo, probabilmente, cari precari, che l’importante battaglia fallì. La Ferragni, semplicemente mostrando la sua errata acconciatura, aveva “svuotato di contenuto le battaglie di Potere al Popolo”.

Peccato, perché se avesse funzionato quella sì che sarebbe stata una vera svolta per i diritti degli ultimi. Non trovate?

Fonti:

https://www.ilmessaggero.it/social/potere_al_popolo_chiara_ferragni_polemica_social-4080949.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/03/potere-al-popolo-contro-chiara-ferragni-svuota-di-contenuto-le-nostre-battaglie-con-la-sua-campagna-contro-lhair-shaming/4740024/

Adesso vi chiederete: perché diavolo Eric Lauder se la prende con Potere al Popolo, un partito che conta meno di niente?

Ma perché questo blog, come tutta la galassia dei diritti maschili (ma noi siamo stati I PRIMI a sostenerlo), sostiene Fabrizio Marchi, candidato per il Partito Comunista alle amministrative a Roma…

…ed è proprio dall’area degli spettegolatori focalizzati sulle acconciature che è partito il primo “fuoco amico” contro Fabrizio Marchi…

https://www.lafionda.com/fabrizio-marchi-innesca-il-conformismo-borghese-de-il-manifesto/

Sua eccellenza si chiede “Misandria. Sarà questo il problema?”

Ma certo che no! Il problema sono le acconciature afro e i capelli troppo curati della Ferragni!

Il problema non è certo il fatto che il 94% dei morti sul lavoro sono uomini, ma è che alcune donne potrebbero sentirsi a disagio a pettinarsi in una maniera anziché in un’altra, e che oltretutto tale grave problematica riguardi esclusivamente le donne, è proprio un “problema di genere” (ma d’altronde si sa, le donne sono vanitose…non esistono uomini che si vergognerebbero a pettinarsi in maniera strana)!!!

ALBERTO LEISS:

Quindi, utilizzando l’unico possibile voto disgiunto che ho a disposizione – quello tra Camera e Senato – voterò su una scheda per Leu e sull’altra per Pap.

https://ilmanifesto.it/un-voto-anzi-due-a-sinistra/

“PAP” non sta per pappaparappappà ma per Potere al Papero…ooops…Popolo.

Tra l’altro neanche sa fare i conti, politicamente parlando: PAP è più piccolo di LEU e lui scriveva che voterà PAP al Senato, dove la soglia di sbarramento è più alta. Se si da’ il voto disgiunto si deve votare il partito più piccolo alla Camera, perché alla Camera la soglia di sbarramento è più bassa che al Senato,in tal modo incrementi le possibilità di quel piccolo partito di passare una soglia di sbarramento più bassa, e quindi più fattibile: utilizzi il potere insito nella tua matita per spingere quel piccolo partito ove ha più possibilità di farcela – le proiezioni più ottimistiche (poi rivelatesi sbagliate) davano PAP a soli 0,8 punti percentuali dalla soglia di sbarramento alla Camera, ma ad oltre 2 punti di distanza da quella del Senato – è palese che in una situazione simile votare PAP al Senato è un voto perso, mentre in quella stessa situazione ottimisticamente si può dire che qualche possibilità alla Camera c’è, e il voto potrebbe contribuire sul serio a spingerli oltre la fatidica soglia…

In LEU, invece, c’era la Boldrini all’epoca (poi è passata al PD) e c’era Grasso che chiedeva scusa a nome di tutti gli uomini (dimenticandosi il nostro Merito di Genere, ben più grande della nostra Responsabilità di Genere – persino il Comunismo, come la stessa Democrazia, e come ogni altra ideologia politica – bella e brutta che sia, è stato inventato dagli uomini: Marx ed Engels mica si chiamavano Carla e Federica…).

La Boldrini, invece, è questa:

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/03/23/maltrattate-e-mal-pagate-donne-contro-la-boldrini/6142311/

https://www.corriere.it/politica/21_marzo_24/boldrini-versus-lucarelli-continua-polemica-collaboratori-sfruttati-01a53cce-8c93-11eb-9a35-ae00f9335e99.shtml

Il grosso vantaggio che noi abbiamo sui tipi come Alberto Leiss è che loro scrivono senza aver letto ciò su cui “esprimono opinioni”, mentre noi, come si suol dire, conosciamo bene i nostri polli, perché li leggiamo…

25 thoughts on “Quando Potere al Popolo (cosiddetto) spettegolava sulle acconciature femminili.

  1. avete notato che pochissime femmine giovani hanno i capelli corti e per corti intendo lunghezza non oltre il mento? tipo questo: https://www.pixie-cut.com/wp-content/uploads/2016/08/Pixie-Brown-Hair.jpg
    o questo https://trendsok.com/wp-content/uploads/2020/02/Classic-Short-Bob-Haircuts-for-Women-to-Create.jpg
    la spiegazione mi sembra scontata: Chad non ama i capelli corti per cause presumibilmente evolutive e le giovani femmine si adeguano ai suoi standard. poi ti dicono che lo fanno per loro stesse ma è una palla. infatti non appena una donna comincia a raggiungere una certa età, si taglia i capelli corti perché ormai è “fuori mercato”. i capelli corti sono molto piu pratici da portare e necessitano di meno cure per prevenire le doppie punte. hanno provato a popolarizzare i capelli corti negli anni 20 e 30 ma non ha funzionato. i fashion setter farebbero carte false pur di diffondere la moda dei tagli androgini anche tra le giovani femmine, ma evidentemente la resistenza a certi cambiamenti è troppo forte. segno che gli standard di bellezza non sono al 100% soggettivi e culturali.

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    1. Non ci ho fatto caso, in genere non guardo le donne.
      Però anni e anni fa avevo notato che la maggioranza delle donne sposate da un pezzo si faceva i capelli corti. Un punto a favore del NON sposarsi.

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      1. adesso arriva Chiara a dire che i capelli lunghi sono piu comodi perché basta raccoglierli in una coda e non ti danno fastidio. non ci credo molto.

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        1. Ciao Alex 😀

          Sì, i capelli lunghi io li trovo più comodi perché non hanno bisogno costante del parrucchiere per essere spuntati e mantenere il taglio. Lunghissimi cominciano a essere impegnativi, ma una via di mezzo secondo me è l’ideale in quanto a comodità.
          Cortissimi sicuramente hanno il vantaggio di asciugare più in fretta, infatti io li taglio un po’ d’inverno, quando devo usare molto il phon e mi scoccia.

          Il fatto che oggi non ci siano ragazze con tagli pixie e caschetti è solo questione di moda. Forse tu sei più giovane, ma negli anni ’90 tantissime ragazze adolescenti portavano i capelli così. E lo stesso al tempo di Twiggy, e prima ancora… Ci sono corsi e ricorsi.

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        2. A me piacerebbe avere i capelli lunghi ma se li lascio crescere troppo sembro una via di mezzo tra Caparezza e una siepe. Troppe ritrose, ce ne sono ovunque.
          Però veniva bene quando li tingevo: una volta mi feci fare sette tonalità differenti di biondo, una per ogni ritrosa: tutti i capelli che andavano per un certo verso avevano una loro specifica tonalitàà di biondo.

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        3. @Eric
          Bello, piacerebbe a me avere i capelli così, invece dei due spaghetti che mi ritrovo 😢

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      2. Allora io devo essere strano, preferisco le donne con capelli corti… 😀
        Il taglio deve essere comunque femminile 😉

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    2. Ah, negli anni ’20-30 ha funzionato eccome…
      Mia nonna raccontava sempre che non vedeva l’ora di essere abbastanza grande per potersi tagliare le trecce, che allora vedeva come simbolo di infanzia, e farsi un taglio “da signorina”; e da quel momento ha sempre portato i capelli corti.

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        1. Sì sì, avevo inteso bene. È “pericoloso” lasciar fare al parrucchiere perché quello/a si sbizzarrisce e fa cose ardite o che piacciono a lui/lei ma lche potrebbero non gustarti affatto.

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        2. Decidete voi come ogni cliente decide cosa comprare in qualsiasi negozio… quindi in realtà decide il parrucchiere/venditore in base a quello che dice la pubblicità, anche se quelli bravi riescono a far credere all’acquirente che ha deciso lui/lei.

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        3. @DanieleV
          Ma nel caso dei parrucchieri è diverso, molte volte si arriva con in mano la foto di una vip di cui si vuole copiare il taglio/colore e lui/lei deve solo eseguire, adattando o consigliando un’alternativa se proprio il risultato sul nostro viso sarebbe pessimo. L’influenza della moda quindi c’è, hai ragione, ma arriva direttamente al cliente tramite i media.
          Comunque proprio in questo momento sono dalla parrucchiera, divertente fare questa conversazione ora 😀

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    1. se li tagliano in base a quello che preferisce Chad. se a Chad piacessero i capelli corti come quelli della Cristoforetti, allora tutte andrebbero dal tosacani a farseli accorciare.
      @Chiara: negli anni 90 le ragazze coi capelli corti di solito erano lesbiche o volevano segnalare la loro indisponibilità sul mercato.

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      1. @Alex
        Lesbiche? Ma proprio no. Forse ti confondi con gli anni 2000.
        Io e molte mie amiche li abbiamo portati a caschetto in vari periodi, e alcune mie compagne di scuola li avevano anche più corti, ed erano mooolto interessate ai ragazzi.

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        1. erano una minoranza. ad eccezione degli anni 20 e 30 quando il taglio alla Louise Brooks andava di moda, le giovani femmine hanno sempre prediletto capigliature medio-lunghe. la causa è ovviamente il dover adeguarsi alle preferenze maschili, nello specifico le preferenze degli alfa, anche se piu o meno tutti gli uomini (inclusi gli zerbini femministi) preferiscono criniere lunghe nelle giovani donne. io sono uno dei pochissimissimi a cui non dispiacciono i tagli corti come Audrey Hepburn o la Caterina Caselli degli esordi.

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        2. Nella mia classe erano la maggioranza. Più che il caschetto, andava proprio il taglio cortissimo, alla Winona Ryder. Se ci pensi c’erano anche svariate vip/personaggi che sfoggiavano il corto: W.R. ma anche Milla Jovovich, Meg Ryan, Cameron Diaz, Demi Moore, Uma Thurman…
          E poi vari personaggi dei cartoni animati…

          Comunque su una cosa hai ragione, ho sempre percepito che ai ragazzi piacessero di più i capelli lunghi: è normale, per come siamo abituati nella nostra società la differenza di lunghezza dei capelli fa parte del dimorfismo sessuale. I capelli corti alle donne in effetti stanno bene se hanno il viso molto femminile. Il mio primo fidanzato – che non era un “chad” – mi ha conosciuto in un momento in cui avevo i capelli corti, e poi mi ha detto che avrebbe voluto vedermi coi capelli lunghi: me li sono fatti crescere (ma l’avrei fatto comunque, all’epoca tendevo ad alternare. In ogni caso si parla già degli anni 2000).

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    2. Certo! Se è per questo, tagliano anche un pezzo di uccello ai loro figli come vogliono, senza alcuna conseguenza. Alle figlie ovviamente no, è vietato.
      E ora dai, ripeti la balla secondo cui ad essere vietate sarebbero solo le pratiche che controllano la sessualità. Che la circoncisione non è grave come le mutilazioni genitali femminili vietate, perché non serve a controllare la sessualità maschile, ignorando l’esistenza di pratiche del tutto prive di conseguenza e comunque vietate.
      Così ti becchi un altro ban e levi la tua vocetta fastidiosa dai nostri coglioni per un altro po’.

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  2. Quando vedo una donna con i capelli lunghissimi mi si riempiono i pantaloni di cazzo ! Lo so, può essere una debolezza ma non posso farci niente 😉.

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  3. Io ricordo i Grandi Giornalisti di repubblichella due o tre anni fa. Quelli che non sono mica beceri come i colleghi di libero, che in effetti non sono esattamente roba da Pulitzer. Quelli che sono gli ultimi alfieri del giornalismo professionale in Italia e parappappà.
    Il contrordine compagni del momento era sparare a zero sul M5S, e così loro fecero. Era un continuo fuoco di sbarramento per qualsiasi cosa, incluse le più insignificanti. Purtroppo non ricordo casi specifici se non due, che mi rimase particolarmente impressi. La sindachessa M5S di Roma, Virginia Raggi, si trovò a fronteggiare un’emergenza, forse era un incendio, e fece il suo; su un qualche sito social, però, in quei giorni osò pubblicare… un selfie. Un fido Giornalista di Repubblica non si fece sfuggire l’occasione e si divertì a lodare ironicamente la bellezza e la posa, traendo improbabili paragoni con la leggenda di Nerone davanti all’incendio di Roma. Cioè, apparentemente l’unica immagine ammessa era il visino contrito, serio e fiducioso nell’operato delle istituzioni. L’altra era una foto della Appendino che andava a votare, e non ricordo se avessero criticato la sua acconciatura o il suo vestiario, in ogni caso sembrava più che altro Novella 2000.
    Libero è peggio… ma non di tanto.

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