Alla nemica dei padri separati il Ministero della Famiglia.

Eugenia Roccella, nemica della bigenitorialità e del DDL 735, consigliata da Marina Terragni come “candidata sulla quale il femminismo può contare” – ovvero come dire Elena Bonetti 2.0…

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144 thoughts on “Alla nemica dei padri separati il Ministero della Famiglia.

  1. “Non ha mica detto che gli uomini sono senza difetti e senza punti deboli..”

    vediamo se ho capito: le donne attraenti sarebbero il tallone d’Achille degli uomini. Se le donne attraenti fossero, come dicono e credo auspicano Claudio e Fritz, limitate nei loro movimenti e nella possibilità di mostrare o potenziare con trucco, parrucco, abiti sexy la loro bellezza, allora gli uomini sarebbero come Superman senza kryptonite.

    Questa è la teoria di Claudio e Fritz? Interessante..come spunto per un romanzo distopico o una commedia demenziale

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    1. “… Se le donne attraenti fossero – come dicono e credo auspichino Claudio e Fritz – limitate nei loro movimenti e nella possibilità di mostrare o potenziare con trucco, parrucco, abiti sexy la loro bellezza, allora gli uomini sarebbero come Superman senza kryptonite …”.
      Proprio per questo ho esordito, nel mio commento, parlando di mio latente cerchiobottismo: per DARE parzialmente RAGIONE A TE.
      Infatti, tu avevi già osservato: come mai questi uomini costruttori del mondo, razionali, quasi-monopolisti-della-morale ecc., non riescono a governare le loro pulsioni alla vista di un po’ di curve ed epidermide?
      Ed Eric ci aveva aggiunto il carico da 90, concludendo che, da quel punto di vista, siamo paragonabili alle baccanti-scosciate-istintive alla vista di un diamante; cioè siamo accomunati sotto la “legge del desiderio”, che è di polarità femminea.
      Francamente, l’(auto)accusa risulta fondata e punge nel vivo; non capisco come gli UU non se ne sentano umiliati. Io non me la sento proprio di rifugiarmi nell’auto-vittimizzazione, facendomi passare per “truffato” o “abusato” nelle proprie debolezze.
      Quindi ribadisco la mia esortazione: gli UU dovrebbero smettere di crogiolarvisi (con scuse del tipo “se non avessimo questa forte pulsione ci saremmo già estinti” ecc.) e dovrebbero compiere sforzi per emanciparsene.
      Fa tutto parte del mio cd. “sciopero maschile” da MGTOW, che è un ritiro di tutto il nostro apporto al mondo: a cominciare dal nostro seme, che deve diventare “introvabile” per le FF (che poi riescano a produrlo artificialmente, facendo specializzare altre cellule del loro corpo, è un altro discorso).

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      1. ok, a me colpisce che anche voi sedicenti difensori della dignità maschile, della grandezza della virilità eccetera alla fine dite che gli uomini non sono altro che “servi della gleba planetaria schiavi della ghiandola mammaria” (cit.). Alla fine Elio e le storie tese l’hanno detto meglio di voi e almeno fanno ridere

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        1. Come gli anti-femministi che attribuiscono intelligenza e razionalità superiore agli uomini quando si parla di ruoli di potere nella vita pubblica per poi dipingerli come idioti irrazionali e facilmente manipolabili nei rapporti con le donne che in certi casi sarà pure vero ma non dite che confermare i testi di Elio è difendere la mascolinità perché non siete dei gran difensori

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        2. Non è che rispondere che gli uomini debbono essere sempre più razionali delle donne, anche quando c’è una gnocca in minigonna, sia meglio dei testi di Elio…e questo è quello che fanno SEMPRE le femministe…

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        3. …Ok, ma il tuo argomentare denota mancanza di empatia, e quasi desiderio che non vi sia possibilità di emancipazione dalle proprie debolezze per gli UU (il tuo stesso sesso).
          Io, invece, ne sono un tifoso; e si ama la propria squadra anche quando essa perde.
          Mio figlio ha avuto degli insuccessi scolastici, ma io non ho mai smesso di credere in lui e infondergli coraggio e autostima (senza minimizzare le sue manchevolezze).
          I nostri giovani vivono su un piano inclinato (all’indietro); nella corsa all’autorealizzazione partono da 100 mt indietro, in un mondo che li discrimina dalla scuola al lavoro, dalla genitorialità alla convivenza civile. Questo non è vittimismo collettivo: è una realtà attestata da una gran copia di analisi d’ogni tipo.
          Fa capolino, invece – qua e là nell’androsfera (specialmente nella corrente egualitarista-antisessista) – una sorta di auto-giustificazionismo, in virtù del quale la parità dovrebbe giungere per soli interventi calati dall’alto, senza alcuno sforzo dell’individuo nel conquistarsi la maggior solidità psico-emotiva possibile.

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        4. Purtroppo (opinione strettamente personale) devo darti ragione su questo.
          L’opera di Santiago parla diffusamente, in prospettiva storica, di questo aspetto: sono esistiti tempi in cui le donzelle del paese escogitavano tutti i trucchi per accalappiare i giovani, e questi ultimi sgattaiolavano, cercavano tutti i pretesti per ritardare il più possibile l’”accasamento”, visto come una noia mortale; a costo di arruolarsi in esercito/marina, in cerca d’avventure. Poi, allorché avevano capitolato, non vedevano l’ora che arrivasse il dopo cena, quando potevano ritrovarsi alla taverna, fra uomini. Questa dimensione cameratesca è andata perduta.
          Io la ricordo ancora, nei paesi agricoli, durante la mia infanzia: dopo cena, il giardino della piazza del Comune era, nelle miti serate del Sud, il luogo di ritrovo degli uomini adulti (le mogli chiacchieravano fra loro, restando in casa e parlandosi da un balcone all’altro).
          Trattando questo argomento, ho spesso riscontrato una certa ritrosia-reticenza nell’androsfera: forse perché risulta piuttosto lampante che la modernità ha portato maggior dipendenza affettiva, con la prevalenza della dimensione individualistico-domestica.
          Ipotizzo che la diffusione della TV come intrattenimento serale ne sia ampiamente corresponsabile.

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      2. @Claudio

        Commento eccellente.

        La mia risposta al quesito e’ pero’ e’ sintetica: perche’ molti uomini nella nostra epoca sono stati educati dalla madre, e hanno sviluppato dalla madre la dipendenza affettiva (ergo non si sentono realizzati se privi della figura femminile accanto).

        Se il loro reale problema fosse il sesso, avrebbero gia’ risolto con le prostitute.

        Si’, parlo degli incels (la maggioranza degli uomini ovvero).

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  2. Io non credo che si sia più o meno razionali in base al sesso e credo che esistano persone di ambo i sessi razionali e controllate sul lavoro che non lo sono altrettanto nei rapporti personali ma noto che l antifemminismo descrive gli uomini come super-razionali quando si parla di posti di potere, e deboli e irrazionali davanti alle donne, mi pare un atteggiamento ispirato alla stessa disonestà intellettuale che voi attribuite alle femministe per cui le donne sarebbero forti e deboli a seconda della convenienza ideologica, voi fate lo stesso con la storia della razionalità superiore a seconda della vostra convenienza ideologica

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    1. Eh, magari: se riuscissimo ad essere disonesti come le femministe allora sarebbe un gran bel passo avanti. Guarda con l’ipocrisia e la doppiezza dove sono arrivate loro…

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