Canfora: le supercazzole del bambino viziato.

E’ partito il processo per diffamazione a Luciano Canfora, querelato da Giorgia Meloni.

Mi auguro che Canfora venga assolto: il suo era un giudizio morale su Giorgia Meloni, ed i giudizi morali sono per definizione opinioni.

La legge italiana sulla diffamazione è pensata per la stampa ottocentesca e per i notabili dell’epoca, basata sull'”ONORE” (“onorabilità e reputazione”). Ancor più assurdamente, del tutto irrazionalmente, prevede punizioni per chi danneggia la reputazione altrui ma non prevede compensi per chi tessendo le lodi di qualcuno ne migliora la reputazione: ecco “i notabili ottocenteschi” a cui il “buon nome” era dovuto per diritto di nascita e quindi se ne poteva solo parlare bene.

Non sono un fan degli Stati Uniti, credo che abbiano molti problemi e tanta merda. Ma una buona legge, forse la migliore al mondo, sulla diffamazione, è quella USA: è diffamazione solo ed esclusivamente se ad una persona si attribuisce un crimine che in realtà non ha commesso. E’ quindi basata sull’oggettività e garantisce piena libertà di espressione e di opinione. Dire “il ministro [mettete a piacere il nome di un ministro presente o passato] è un coglione/perverso/disgustoso/deprecabile/bieco opportunista/neonazista nell’anima” è sempre OPINIONE, in quanto semplice giudizio morale. Dire invece il ministro [mettete a piacere il nome di un ministro presente o passato] è un ladro/prende bustarelle” è sempre diffamazione, tranne se il ministro in questione sia davvero stato condannato con sentenza definitiva per furto o tangenti.

Ma allora perché nel titolo dico “le supercazzole del bambino viziato”?

Perché è una tragedia che l’élite intellettuale in Italia annoveri un tizio come Canfora, ed è una tragedia ancora maggiore che – proprio a causa di come è impostata la legge italiana sulla diffamazione – sia più agevole e sicuro querelarlo che rispondere a tono alle sue INFANTILI affermazioni.

Era infantile Canfora – e si sentiva in lui benissimo tutto l’indebolimento intellettuale causato da decenni trascorsi nella comfort zone della Torre d’Avorio ben lontano dal mondo reale – quando definiva “neonazisti” l’intera Ucraina, sottintendendo che invece la Russia sia esente da pecche. Un’analisi che vada oltre la scuola materna forse partirebbe dagli interessi dell’Italia ma in ogni caso giammai si schiererebbe – immediatamente, dogmaticamente e ferocemente – con una nazione straniera o con l’altra come farebbe invece appunto un bambino dell’asilo che avesse sentito le notizie al Tiggì.

Era infantile Canfora quando faceva finta di non ricordare che i “neonazisti” ucraini sono appoggiati da tutta la UE, e quindi a logica è impossibile che il socialista Sanchez non sia “neonazista nell’animo” come la Meloni, visto che ha dato il medesimo appoggio…

E’ infantile Canfora allorché fa finta di ignorare l’esistenza di entità statali, confini, cittadinanza, trattati internazionali, e cose simili, quando cambia versione dicendo che “neonazista nell’animo” significherebbe “non riconosce l’unità del genere umano…perché si oppone all’immigrazione illegale con una retorica aggressiva”. E non citiamo la politica anti-migratoria del governo di Sanchez e Podemos a Ceuta e Melilla, per non infierire…

E’ infantile Canfora quando fornisce la terza versione, supercazzola della prima, quando tira di mezzo “l’Ungheria, la Finlandia, i Paesi Baltici” per poi citare alla cazzo di cane Lucrezio e Tocqueville senza spiegare assolutamente nulla (nella frase che gli viene contestata c’era la “neonazista nell’animo” che tale sarebbe poiché aiuta i “neonazisti” ucraini che tali sarebbero senza l’aggettivo “nell’animo”…).

Però dice anche che quella con Lucrezio e Tocqueville è una “metafora colta”, che significa “perché lo dico io che da decenni vivo nella Torre d’Avorio”. Come se non lo avessimo già capito tutti da un pezzo. Grazie dell’informazione.

E che nessuno gli dica tutto ciò in Italia avviene in ultima analisi principalmente proprio a causa di come è impostata la legge italiana sulla diffamazione – che rende più agevole e sicuro querelarlo che rispondere a tono alle INFANTILI supercazzole di un tizio che per ironia della sorte ricorda davvero moltissimo quei notabili ottocenteschi che la legge sulla diffamazione intendeva tutelare dalla stampa dell’epoca.

43 thoughts on “Canfora: le supercazzole del bambino viziato.

  1. Cosa ha detto della Finlandia esattamente?

    In Finlandia, il dibattito politico sulla guerra è finnocentrico e si divide tra coloro che credono che la Russia costituisca (o costituisse prima dell’adesione alla NATO) un rischio concreto e coloro che pensano il contrario. Il dibattito nei giornali ruota attorno a “conviene fare così per tenere impegnati i russi, così non daranno fastidio a noi” contro “non ha senso alzare noi la tensione quando i russi non ce l’avevano con noi e non ci avrebbero mai infastiditi”.

    Leggendo a volte i giornali italiani, francesi, inglesi, ecc., mi sembrano invece molto più superficiali o ingenui. Anche a voi sembra che il livello del dibattito politico nell’Europa occidentale sia diventato molto basso, o è solo una mia impressione dall’esterno?

    Sottolineo Europa occidentale perché non riscontro lo stesso problema nei giornalisti dell’Europa orientale, né in America. Persino in Russia: sono ovviamente russocentrici, ma fanno comunque la loro analisi adulta sul perché secondo loro la Russia faccia x e l’Occidente faccia y, non è che scrivono “gli occidentali sono cattivi”.

    Like

    1. Ha detto che all’est ci sono partiti esplicitamente neonazisti, citando Ungheria, Finlandia, Paesi Baltici.
      Scommetto senza darmi la pena di controllare che in Finlandia e almeno uno dei tre Paesi Baltici non ci sono partiti esplicitamente neonazisti. E’ facile indovinare avendo inquadrato il tipo.

      E’ partito alla larga perché la causa verte sul fatto che la Meloni secondo lui è “neonazista nell’anima perché appoggia i neonazisti ucraini”.

      L’affermazione sulla Finlandia è parte di una supercazzola con cui Canfora crede di giustificarsi e invece da’ della “avversa alla democrazia” alla Meloni, fornendole ulteriori munizioni nel processo: questo crede che basti dire “Lucrezio e Tocqueville” per poter fare ciò che secondo la legge italiana è chiaramente “sminuire la reputazione della Meloni”…e quindi resta solo da accertare se c’è “dolo” oppure è “sincero” – che in pratica non significa niente, è come giocarsela a testa o croce.

      Il solo vero problema è che “sminuire la reputazione” di qualcuno dovrebbe essere LEGALE proprio come è legale tessere le lodi di qualcuno, purché non si attribuiscano alle persone dei crimini che non hanno mai commesso.

      Like

      1. Che in Finlandia c’è un partito nazista è vero, o almeno era vero. Circa 15 anni fa fecero un certo scandalo e si presentarono alle elezioni, prendendo meno voti che candidati. Quindi non solo i loro parenti, ma in qualche caso neanche loro stessi si sono votati. Non so che fine abbiano fatto adesso, ma forse si riferisce a loro.
        Partiti nazisti che abbiano un seguito serio, invece, no; non negli ultimi 80 anni almeno. Negli anni ’40 molti finlandesi erano filonazisti, in chiave antirussa. (Del resto, se i russi ti invadono e i tedeschi ti difendono…)

        Io se un esercito straniero invadesse casa mia ovviamente mi incazzerei molto. Però, non penso che sia realistico pensare che la Russia abbia, né avesse, piani di invasione della Finlandia. Non ha nessun senso conquistare un paese che non puoi controllare, e i finlandesi si nasconderebbero nei boschi a fare guerriglia a oltranza. Nel caso dell’Ucraina, in alcune regioni c’era una maggioranza separatista, e accadevano episodi di discriminazioni e violenze. Per quanto ho letto, in alcuni casi si era quasi al limite della guerra civile fra governo centrale e milizie filorusse locali.

        Il fenomeno esisteva davvero, ma Putin ne ha sopravvalutato la portata che era solo locale e non nazionale come credeva. Secondo me, Putin era convinto che la maggioranza assoluta degli ucraini lo avrebbe accolto come un liberatore anziché come un nemico; credo che il motivo per cui parlava di “operazione speciale” e non “guerra” era che, mal consigliato dai suoi yes-man, pensava che l’esercito ucraino lo avrebbe lasciato arrivare a Kiev per deporre il governo, quasi senza combattere se non per una minoranza di reparti fedeli a Zelensky.

        Evidentemente è stato un errore di valutazione clamoroso, ma secondo me è totalmente irrealistico che si potesse convincere della stessa cosa nel caso della Finlandia. I finlandesi di origine russa hanno pieni diritti e non c’è nessun problema fra loro e il governo; e inventarsi qualcosa che non esiste non è paragonabile a sopravvalutare qualcosa che esiste.

        Like

        1. Ma Canfora parla nell’aprile 2024 al presente, e pure la sua primissima affermazione riguardante solo l’Ucraina è del 2022. Non di 15 anni fa.

          Putin credeva di vincere in 10 giorni, il piano è chiarissimo: attacco ad est facendo credere che punti solo alle due regioni contese, azione degli Spetznatz sull’aeroporto di Kiev, attacco a sorpresa dalla Bielorussia in direzione Kiev.

          Il piano degli Spetznatz che contava solo sulla sorpresa senza pararsi il culo minimamente è fallito, come succede SEMPRE – 100% dei casi. Azioni simili possono avere successo unicamente se la situazione è molto tranquilla e nessuno si aspetta un attacco. In questo caso invece si era sull’orlo della guerra quando hanno mandato due aerei sull’aeroporto di Kiev pensando che gli ucraini non reagissero e pensassero “toh, due aerei russi, si saranno forse persi nella tempesta? Non spariamo, che di sicuro hanno le radio fuori uso, poveretti!”

          Cito questo episodio perchè credo sia l’esempio migliore di quanta faciloneria e quanti incompetenti yes men c’erano intorno a Putin.

          Like

        2. Sì, sono d’accordo; è evidente che si aspettasse di vincere facilmente.

          Secondo me, non contava solo sulla sorpresa, ma era proprio convinto che molti ucraini sarebbero stati felici di essere “liberati”. Ovviamente, questa è solo la mia teoria e non posso esserne sicuro, ma la trovo molto verosimile. Questa teoria spiega anche perché, nei primi mesi, Putin sembrava molto nervoso con i suoi diretti sottoposti, tanto da aver rimosso e sostituito diversi funzionari di alto livello. Secondo me, era incazzato perché, forse per compiacerlo, gli yes-men gli avevano raccontato di una Ucraina filorussa che in realtà non esisteva, ad eccezione di alcune zone di confine.

          Like

        3. Si, c’era anche quello ma assumeva importanza solo dopo aver conquistato Kiev per poter fare le cose loro senza temere rivolte e guerriglia.

          I funzionari li aveva messi lui li’, perché gli piaceva ricevere rapporti positivi e più rapporti positivi producevano più li promuoveva.
          Quindi era diventata una gara a chi la spara più grossa, se non è degenerata del tutto è solo perché Putin è scaltro di natura e le sparate più inverosimili lo insospettivano.

          Like

        4. La velocità era essenziale per lo svolgimento corretto del piano: tutto doveva finire prima che l’Europa potesse organizzarsi per trovare fonti energetiche alternative.
          Il piano in pratica era annettersi tutta la fascia costiera e tutto l’est, circa un terzo del totale dlel’Ucraina, e nei restanti due terzi fare una Ucraina pro-Russia alleata fedelissima ovvero una specie di “Bielorussia 2.0″.
          E intanto offrire uno sconto del 50% su gas e petrolio all’Europa.”per dieci anni”.

          Putin da giovane ci scrisse la tesi di laurea proprio su questo..

          Like

    2. Non ho mai notato alcun dibattito sulla guerra Ucraina-Russia in Italia, semplicemente ci sono i tifosi pro-Ucraina e quelli pro-Russia, entrambi anti-italiani anche se per ragioni differenti. I primi non vedono l’ora di leccare il culo a Biden, i secondi sono perdutamente innamorati di Putin.
      In linea di massima anche se disprezzo entrambe le parti, comprendo di più quelli innamorati di Putin: è ancora lucidissimo e piacente, cosa ci trovano invece in Biden non si capisce proprio…

      Like

      1. Putin ha il fascino dell’ uomo forte, Biden incarna il politico ipocrita e fisicamente debole. Tutta la leadership attuale, esclusa quella israeliana, appare inadeguata

        Like

        1. Ci metterei anche Xi, l’unico errore che ha fatto, ma è durato poco, è quando insisteva con la politica “Covid Zero” facendo danni perché a quel punto “Covid” essendo tutti vaccinati significava una settimana a casa con l’influenza e non “intubati o morti” – e quindi perdevano molto di più con i lockdown e le quarantene che a fargli fare la malattia.

          Like

        2. Xi , tenendo conto che la Cina è un’ altra dittatura, è un politico e dirigente efficace, molto più di Putin e Biden. Così direi anche dell’ indiano Modi

          Like

    3. Ah, tra le due posizioni che ci sono in Finlandia è più prudente “conviene fare così per tenere impegnati i russi, così non daranno fastidio a noi”.

      Se i russi avessero avuto problemi con la “tensione” non avrebbero invaso l’Ucraina – atto che ha fatto salire di brutto la “tensione”, quindi è assai poco prudente basarsi sulla supposizione che più o meno “tensione” sia una differenza rilevante per loro.

      Credo invece che i russi siano un po’ superstiziosi circa l’attaccare chi ha armi nucleari o ha amici con armi nucleari pronti ad intervenire a sua difesa. Ecco, quella è una cosa che secondo me fa più differenza per loro che la “tensione”: infatti l’Ucraina le armi nucleari non le aveva…

      Like

    1. Perché il processo consiste nel decidere se ha detto la cosa “in buona fede” o “con malizia”, il che nella pratica ha assolutamente zero significato compiuto.
      Ce lo aveva ai tempi di “stampa vs notabili ottocenteschi” perché il pennivendolo poteva essere stato pagato da qualcuno per sporcare il “buon nome” di un notabile anche se al pennivendolo in realtà quel tizio non interessava affatto. I notabili tra loro non si beccavano direttamente, e tutti gli altri non avevano alcuna voce.
      Oggi tale distinzione è priva di significato nel 99,9% dei casi, l’esito quindi è come lanciare la monetina e giocare a testa o croce. E’ infatti OVVIO che Canfora pensa davvero male della destra: si sa che è comunista. Quindi non avrebbe alcun senso chiedersi se ne ha parlato male “con malizia”, ma intanto mica hanno archiviato scuotendo la testa e ridacchiando, sono andati a processo come se “con malizia” avesse un senso compiuto applicato a questo caso…e la stragrande maggioranza dei casi sono così…
      Il bello è che è sempre stato così, se ne accorgono solo ora perché è la destra a querelare…

      Liked by 1 person

    2. Pensa che la legge è così bislacca che richiede in primis che ci sia “continenza verbale” e in mancanza c’è il torto dell’accusato – quando invece è evidente che uno che spara parolacce è facile sia incazzato sinceramente e quindi “in buona fede”…in pratica hanno messo una parte che punisce la mancanza di buona educazione dentro la diffamazione, due cose che sono parenti al massimo mooolto alla lontana…

      Liked by 1 person

  2. Riguardo a Canfora , è questa roba qui : indigeribile
    https://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_Canfora
    Riguardo Putin , le sue follie sono scritte qui :

    http://en.kremlin.ru/events/president/news/66181

    Fatte le debite proprzioni, ma neanche tanto, ci sono molte analogie con un altro testo programmatico famoso , scritto da un tipo coi baffetti. Là c’era il nach von osten, qui c’è la ruskiy mir … se ci aggiungiamo anche la guerra santa del patriarca Cirillo il quadro è completo.
    Certamente la leadership occidentale è in questo periodo storico assai scarsa , a cominciare dal presidente USA che ne sta sbagliando molte, però la Russia ne esce fuori male. Autocratica, corrotta e anche inefficiente. Del resto quando mai la Russia ha avuto una democrazia ? Mai

    Liked by 1 person

  3. una precisazione sulla diffamanzione (almeno per com’è concepita in Italì):

    se io accuso qualcuno di un reato che lui NON ha commesso lo sto calunniando, non diffamando.

    non sto andando in giro a dire cose su di lui (anche effettivamente vere o verosimili) per insozzarne il nome o l’onore, ma lo sto accusando di cose che non ha commesso, e l’insozzamento di nome e rispettabilità è solo una conseguenza secondaria delle accuse. quella primaria sono i carabinieri o la finanza che lo portano via in manette e i processi che dovrà sopportare in seguito, e in caso risultasse innocente avrà tutte le migliori ragioni per denunciare l’accusatore per calunnia, cioè per aver affermato il falso nei confronti dell’interessato.

    se io invece commento le azioni di qualcuno in una maniera tale per cui lui si sente leso nel nome, nella rispettabilità, nella dignità o nell’onore, ANCHE QUANDO LE AFFERMAZIONI CORRISPONDANO AL VERO, allora può scattare la denuncia per diffamazione: il tale ha parlato di me con lo scopo di sminuirmi agli occhi del mondo, facendo ciò ha danneggiato i miei interessi morali e materiali per cui chiedo risarcimento. esemplare il caso di Priebke che, condannato in via definitiva per i cinque prigionieri extra ammazzati alla Fosse Ardeatine (extra perché non rientravano nel conto di 1:10 della rappresaglia), vinse una causa per diffamazione contro un tale che l’aveva definito “un assassino”.

    la diffamazione “all’italiana” (e credo anche in Francia e Spagna) consiste quindi nella possibilità di agire sulle dichiarazioni pubbliche altrui punendole se si ritiene che siano denigratorie, derisorie, diffamatorie anche quando siano effettivamente rispondenti al vero: io posso scontare trecento anni di galera per stupri, rapine, violenze e spaccio di droga, ma posso far ingabbiare chiunque vada a dire in giro che sono un rapinatore e stupratore che spaccia anche droga, perché in questo modo verrebbe lesa la mia onorabilità e rispettabilità agli occhi del mondo.

    assurdo, ma così funziona, e le perdite di tempo soldi e fatica imposte da questo ragionamento sono abbastanza ingenti, senza contare che funzionano un po’ a palla di minchia come ben sa chi finisce in prima pagina per accuse “piccanti” e magari dieci anni dopo, quando un tribunale lo proscioglie da qualsiasi accusa ma intanto ha perso casa, famiglia, lavoro e risparmi e il massimo che può ottenere come risarcimento dal giornale è un trafiletto a pagina 37 che ne annuncia l’assoluzione…..

    Like

    1. A parte che era riferito agli USA, c’è una differenza sottile: non si parla di false accuse. Si parla di millantare falsamente che qualcuno abbia commesso un reato, come dargli del LADRO. Un “ladro” può anche esssere uno che ha rubato 10 anni fa e già scontato la pena, quindi non lo arresta nessuno. Il problema sorge se dai a uno del “ladro” ma non ha MAI subito quella condanna.
      E’ molto facile evitare di diffamare qualcuno negli USA: basta chiedersi se la parola che stai usando descrive un reato. Nel caso la parola descriva un reato devi chiederti se è stato condannato per quel reato. Basta, solo quello.

      In Italia è persino stato condannato uno che ha leso “l’onorabilità” di un mafioso (accertato e condannato dandogli del delinquente.
      Io avrei indagato il giudice per Mafia: sorge troppo forte il sospetto in un caso simile.

      Like

  4. che poi, parlando di rapporti carnali e relativo consenso, sarebbe tanto più semplice esporre un segno di diniego generale del consenso, visibile e universalmente accettato, da indossare sempre quando si voglia negare l’approccio a chicchessia: in queso momento non ho voglia di avere rapporti carnali, e finché tengo addosso questo bollino chiunque ci provi è passibile di denuncia.

    in sostanza, si darà per naturale, universale e concessa da parte di tutti gli esseri umani puberi, la disponibilità ai rapporti sessuali con altri, e l’eccezione sarà il non volerne avere, eccezione segnalata al mondo con un simbolo standard inequivocabile. basta poi solo scegliere il simbolo, il suo utilizzo sarà totalmente libero e personale, e ogni abuso sarà punito.

    così ci si toglie dai coglioni il consenso più o meno esplicito, accennato, suggerito, dichiarato a voce su carta semplice o in bollo a tre copie, e i casi di abuso e violenza sessuale saranno molto ma molto più facili da individuare: avevo il bollino e mi ha comunque messo le mani addosso, mi ha importunato, ci ha provato quando era chiaro che io non ne volessi sapere (ovviamente, valido per tutti e in tutte le direzioni)

    Like

    1. Dipende se l’aborto è volontario o se la costringe qualcuno.
      Se l’aborto è volontario allora sono grumi di cellule, se la costringe qualcuno allora l’embrione è un bambino…

      Like

      1. Piccola nota folkloristica: nella mia città rivierasca c’è un detto da pescatori: “La rasce, come la vuè la fasce”; tradotto alla lettera: “La razza (il pesce piatto, simile al rombo] come la vuoi la fai”, “in qualunque modo la cucini è sempre buona”; significato: una stessa cosa la puoi raccontare in versioni diverse, secondo convenienza, e appare sempre plausibile.

        Like

    1. Boralevi, non ricordavo il nome

      il tema è supercazzole ma qui è più taffazzole 😂

      praticamente dice che le donne prima bevevano per darsi un tono, oggi perché hanno problemi mentali (si sentono sempre inadeguate, dice, e specifica lo sono geneticamente 😂) il tutto in una trasmissione che sta esaltando le imprenditrici vitivinicole 😂

      Like

      1. Non le sorge il dubbio che proprio come per il fumo a forza di bere per darsi un tono si diventa alcolizzati?
        Col fumo succede quasi sempre così.
        Pensa che io sono tabagista a causa dello sciopero dei tabaccai: ci fu un maxi-sciopero e non vendevano sigarette – non so neanche se erano chiusi i tabaccai o mancavano le sigarette perché proprio non entravo nei tabaccai, non fumavo.
        Noi ragazzi trovammo modo di avere le Marlboro di contrabbando, sia VERE (bollino blu) che finte (bollino bianco, fatte in Ucraina, che sapevano di cera) e rivenderle.
        E fin li’ tutto bene: si fanno un po’ di soldi.
        La fregatura fu:
        La cosa si espanse enormemente nel giro di pochissimi giorni, e ne comprammo di più e di tante altre marche, sempre di contrabbando e da rivendere.
        Una sera dovevo stare DUE ore ad aspettare gli amici, con il bagaglaio dell’auto pieno di stecche di sigarette. Faceva un freddo boia e mi annoiavo.
        Roba come le Marlboro non le avrei accese “per fare qualcosa”, ma c’erano anche due stecche di Kim al mentolo e di More verdi nel bagagliaio…io ho iniziato con quelle.

        Like

        1. sì infatti, ma è tutto un discorso allucinante, a parte che si capisce che stava lì per dire che le donne sono più più più e che povere donne e c’è tanto da fare ma siamo bravissime, cioè tecnicamente propaganda di regime in stile nord coreano, ma alla fine fa ridere assai 😂 io me la immagino la faccia delle imprenditrici del vino: che cazzo sta dicendo questa aiuto 😂 pensa se l’hanno pagata

          Like

      1. Secondo me è molto peggio di così; l’eutanasia (letteralmente “buona morte”, dal greco εὐθανασία, composta da εὔ-, bene, e θάνατος, morte) non può esistere nella forma “non consensuale”: la non-consensualità contraddice in radice l’eutanasia, rendendola “cattiva morte”; dunque non resta che l’omicidio, con millemila aggravanti: la mandante è legata alla vittima dallo stretto vincolo di parentela; l’esecutore è l’esercente una professione medica che dovrebbe attenersi al “primum non nocere”.

        Like

      2. @Bailey

        È la solita, trita e ritrita manipolazione femminile che ho visto applicarsi in ogni cosa, in ogni situazione: ragionare per categorie. Per cui una madre depressa perché teme che il figlio/a le ruberà tempo e attenzioni non è una stronza egoista, ma è affetta da “depressione post partum”. Oppure, se una moglie tradisce il marito, non è una stronza egoista ma “il marito non la rendeva felice”. Se le femmine non fanno un cazzo al lavoro non devono applicarsi di più ma “è colpa del patriarcato”.
        La categoria consente di cambiare nome ad eventi e cose e proiettare l’attenzione non sulle proprie mancanze ma sull’altro.
        La tecnica è ben rodata dalle femmine, e la applicano a livello inconscio: le femmine credono davvero che tutto sia loro dovuto. Lo dimostra la totale mancanza di rimorso/pentimento delle loro azioni.

        Ma perché gli uomini non lo capiscono? Perché in tutto ciò andrebbe inclusa anche la madre.
        Io ho la presunzione di credere che la madre perfetta non solo non è mai esistita, ma nessuna madre di questo mondo è mai andata anche lontanamente vicino ad esserlo. Semplicemente, molti uomini si autoingannano circa la madre, si raccontano palle clamorose cancellando dalla memoria i ricatti, le estorsioni, le pretese etc

        Ciò produce solo un esercito di uomini psicologicamente succubi e dipendenti dalle femmine, e per questo ricattabili.

        Siamo seri, desiderare “affetto/amore” da una perfetta sconosciuta (che però vogliamo sempre scoparci, ma ‘sto dettaglio è inutile sottolinearlo) è tra le più grandi delle cazzate cosmiche mai viste su questo pianeta: basterebbe accettare che siamo animali che reagiscono a dati istinti/impulsi visivi, e che ciò che si scambia per “affetto” è il desiderio di ricevere il “premio” sessuale da colei che abbiamo individuato essere la sostituta della madre. Ce lo fa venire duro, basta. Non c’è altro.
        È molto più simile all’affetto (inteso nel senso vero, amore platonico) quello che c’è tra due vecchi amici, tra padre e figli.

        Perché esiste gente talmente imbecille da non rendersi conto di confondere attrazione sessuale con affetto? Perché la madre in tal caso ha fatto un capolavoro (o un ritratto dell’horror, se vogliamo).
        Molti incel dichiarati non sono veri incel per l’aspetto fisico ma sono psicologicamente fragili, deboli. La verità è questa, fine.

        Chi è davvero brutto o chi è attraente queste cose le sa, le capisce (il famoso paradosso che agli estremi della gaussiana si “vedono” le stesse cose).

        Like

        1. “Siamo seri, desiderare “affetto/amore” da UNA PERFETTA SCONOSCIUTA (CHE PERÒ VOGLIAMO SEMPRE SCOPARCI, ma ‘sto dettaglio è inutile sottolinearlo) è tra le più grandi delle cazzate cosmiche mai viste su questo pianeta: basterebbe accettare che siamo animali che reagiscono a dati istinti/impulsi visivi, e che ciò che si scambia per “affetto” è il desiderio di ricevere il “premio” sessuale da colei che abbiamo individuato essere la sostituta della madre. Ce lo fa venire duro, basta. Non c’è altro.”

          A parte la grandiosità della sintesi, ho evidenziato alcune parole col maiuscolo: perché, in realtà, anche quello è un autoinganno maschile: in effetti, quella voglia c’è finché “lei” resta – non dico semi-sconosciuta (poiché l’affiatamento sessuale aumenta col progredire della reciproca conoscenza entro un certo lasso di tempo) ma – NON TROPPO conosciuta e scontata: poi si diventa fratello& sorella; e lo si resta anche co-gestendo dei figli (la complicità e la solidarietà nel difficile compito genitoriale ha poco a che fare con l’eros; ci si vuol bene, che è cosa diversa; e a molti basta; ed io non ho critiche verso costoro).

          Gli UU usciranno da questo imprinting-dominanza femminil-materna solo quando cominceranno a non nascere da donne; o almeno a non essere più allevati da donne a partire dalla primissima pubertà; con l’avvertenza ai padri single che l’allevare figli da soli è impresa titanica (ci vorrebbe un buon tenore di vita assicurato – non si sa con l’aiuto di quali altre risorse – da un modesto part-time in smart-working).

          Like

    1. @Blu

      C’è solo una soluzione, a mio avviso, per impedire che questo orrore diventi realtà.

      Se una femmina NON vuole avere figli, deve fare richiesta allo Stato di sottoporsi all’operazione di sterilizzazione (asportazione degli ovuli). Con possibilità, a pagamento interamente a carico di lei, di congelarne un dato numero nel caso cambiasse idea.

      È anche la soluzione ideale per impedire che l’orrore dell’aborto (quanto si propone nel paper non è aborto, ma infanticidio legalizzato) continui.
      Perché verrà un giorno che gli uomini (e forse qualche femmina) del futuro, leggendo degli aborti della nostra epoca, proveranno quel senso di orrore che noi proviamo, ad esempio, nel leggere delle torture del passato inflitte ai vinti, ai miscredenti, agli africani o ai nativi americani.

      Liked by 1 person

  5. ennesimo sondaggio su uomini e femmine della generazione Z che divergono politicamente, questa volta su newsweek (17 apr)

    https://www.newsweek.com/how-men-women-dividing-politics-1888915

    mi piace questo articolo, è fatto bene, e credo vista l’insistenza di poter affermare che a questo punto è un tema che preoccupa gli studiosi sociali:

    “D’altro canto, i giovani sono sempre più sospettosi nei confronti del femminismo. “Meno della metà dei giovani uomini si identifica come femminista rispetto a più di sei giovani donne su dieci”, ha detto Cox. “E credo che alcuni giovani pensino che il femminismo non significhi semplicemente aspirare all’uguaglianza di genere e muoversi in quella direzione, ma significa punire gli uomini o tenerli sottomessi.”

    sono certo che la prossima rivoluzione sessuale sarà mascolinista 🙂 (troverei un altro termine però 😁)

    Like

    1. “Meno della metà dei giovani uomini si identifica come femminista, rispetto a più di sei giovani donne su dieci”.

      Bene; ma noi sappiamo che quelle quattro giovani donne che non s’identificano nel femminismo non sanno di cosa parlano: esse ignorano la distinzione/commistione fra femminismo e matriarchismo.

      Essendo giovani, esse conoscono solo il femminismo attuale, che è child-free; non si rendono conto che ancora oggi sopravvive la “costola” matriarchista – quella che diventa preminente nelle cause di affido -, “costola” che in realtà è proprio l’elemento che, prima di differenziarsi, aveva originato il femminismo stesso: la “tender years doctrine” originò da Caroline Norton pochi decenni prima del suffragismo; e le suffragette rivendicarono il diritto al voto proprio basandosi sulla presunta “superiorità morale” derivante dalla maternità [la quale è “la rasce, come la vuè la fasce”: se dà vantaggi la si coltiva; se non ne dà, si ammazza il feto e si vira sul femminismo child-free; nel nostro vecchio blog, Violenza Donne, Fabio aveva scritto un articolo magistrale su come nei cassonetti ci finiscano solo neonati concepiti col disoccupato o col pizzaiolo, mentre quelli concepiti col Maradona di turno vengono fatti nascere e crescere].

      Per sommi capi, l’alternanza-osmosi fra femminismo e matriarchismo è sovrapponibile a quella fra “femministe” e “donne”, dove per “donne” s’intendono quelle che rifiutano il modello maschile “solo carriera”; dove sta l’inghippo? (che poi è quello che pone una pesante ipoteca sull’ideologia de La Fionda, la quale concentra il tiro sulle femministe per salvare le donne e la teoria della complementarietà): l’inghippo sta nella verità che proclamano Frank e Fritz: SE LA MATERNITA’ NON DESSE VANTAGGI “MONETIZZABILI”, LE DONNE “POVERE” LA SCEGLIEREBBERO ANCORA??.. [*]

      E questo è il nucleo della mia critica al reddito di maternità (oggi proposto perfino da Pro Vita):

      – la versione di Pro Vita: “le donne povere vorrebbero la maternità: vi rinunciano per povertà”;

      – la versione mia (e anche di Fritz e Frank): “negli USA le donne delle minoranze etniche – afroamericane e ispaniche – sfornano figli per arraffare i sussidi statali; poi arrivano le assistenti sociali e trovano quei bambini laceri e denutriti”.

      [*]: Attenzione: le cd. “donne senza carriera” – ce ne sono ancora moltissime da Roma in giù – guardano non solo ai vantaggi materiali della maternità (che potrebbero manifestarsi solo nella separazione, visto che, per il resto, conducono una vita di coppia modesta, che le costringe a trovarsi il lavoretto di supporto alla famiglia), ma anche al vantaggio immateriale del “potere dell’accudimento”, benissimo illustrato da Frank e Rino in altro commento.

      Like

  6. Ho letto con piacere alcuni libri di Canfora, l’ultimo è stato “La democrazia dei signori” lo scorso anno. Mi sorprende che un autore di questo livello si dimostri così emotivo da lasciarsi andare in questo modo.

    Comunque sono ovviamente d’accordo con Eric, finché non si accusa qualcuno si aver compiuto un reato senza portare uno straccio di prova, non dovrebbe esistere la possibilità di essere querelati.

    Like

  7. Sono io l’autore del commento sopra, non intervengo da parecchio tempo, non pensavo si potesse commentare senza inserire un nick e una mail

    Like

  8. @Claudio

    mi accontento del risultato dei ragazzi 😁questo comunque è solo uno dei tanti sondaggi che hanno fatto ultimamente, alla fine credo in media sarà non-femministi 50% e femministi 50% e che sia buono (soprattutto l’idea che il femminismo non sia per l’ uguaglianza)

    poi è chiaro che le ragazze siano più femministe ma comunque mi aspettavo di più, quelle non femministe non credo saranno mai più tradizionaliste (casalinghe a casa a fare figli) e tutto sommato è comprensibile

    il problema demografico è un altro discorso, a parte che non penso sia risolvibile coi mezzi pesanti ieri, tra cui anche l’immigrazione illimitata, credo che oggi molti fattori prossimi futuri nel calcolo del problema ci sfuggono ancora

    Like

Leave a comment