Già, e non sono affatto impazzito, d’altronde di fronte a numeri simili vale la pena tentare tutte le strade:
Da gennaio a giugno 2021, quindi escludendo gli ultimi due mesi, vi sono stati 266.804 incidenti sul lavoro, dato in aumento quasi del 9% rispetto al 2020, e di cui 538 mortali (negli ultimi mesi abbiamo superato i 600). Ovviamente, tutti i morti sono uomini tranne due donne: 536 su 538.
Si potrebbero mettere quasi esclusivamente donne come responsabili della sicurezza sul lavoro, a tutti i livelli. Politico, amministrativo, aziendale, sindacale. Con quote rosa che stabiliscano una presenza di femmine del 90%. Misura temporanea, a scadenza, non rinnovabile: proviamo per tre anni, e poi si tirano le somme.
Così se le donne avessero, che so, qualche sorta di particolare sensibilità o sesto senso o attitudine virtuosa per la sicurezza sul lavoro, allora siamo a cavallo: se ce l’hanno dovrebbero calare TUTTI gli incidenti sul lavoro, e pure di molto, grazie al loro influsso benefico, esercitato da posizione di potere.
Se invece non calano allora è perché le donne fanno i lavori più comodi e sicuri, e lasciano che a fare quelli pericolosi siano padri, fratelli, compagni e figli…
Sveglia Eric, le donne stanno già occupando posizioni di potere. Difficilmente le trovi nella sicurezza sul lavoro perché questo comporta metterci la firma e prendersi delle grosse responsabilità. Ma le trovi in posizioni di comando superiori oppure collaterali, le quali hanno comunque una notevole influenza (numerose funzioni aziendali sono molto interconnesse e interdipendenti) ma sono meno a rischio di finire nei guai (sono più facilitate a scaricare tutto su un terzo capro espiatorio).
LikeLike
Lo so.
LikeLike
Le donne sono delle gran…”selezionatrici”! Il 90% dei colloqui di lavoro lì faccio con loro. Mi dovreste vedere, è un apoteosi di larghi sorrisi e parole amabili. Schizzo ipocrisia da tutti i pori, quando rientro a casa devo necessariamente farmi una doccia.
LikeLike