Onore a Paolo Crepet.

Ci sono molti uomini che, una volta raggiunta una certa posizione e una certa età e di conseguenza una situazione di relativa sicurezza, continuano pedissequamente a fare quello che hanno sempre fatto, tipo buoi al pascolo o legati all’aratro.

Ci sono poi uomini, molti meno dei precedenti sfortunatamente, che una volta raggiunta una certa posizione e una certa età, da quella posizione relativamente sicura decidono che è finalmente giunto il momento di dire le cose come stanno. Essi sono Uomini con la U maiuscola, ed a differenza della categoria precedente, non hanno nulla in comune con i bovini.

Un rappresentante della seconda categoria, quella degli Uomini con la U maiuscola, è senz’altro il notissimo psicologo e sociologo Paolo Crepet, che il 25 novembre, giornata della misandria, osa dichiarare:

“La violenza è maschile, in gran parte forse, ma anche femminile. Vogliamo andare a vedere in una separazione in Tribunale chi tra l’uomo e la donna è più crudele, più aggressivo, chi fa più ricatti?”

“Se si parla di una figura come la madre che può diventare negativa, poi, apriti cielo. E perché? Non posso parlare male di una madre diseducativa?”

https://www.iltempo.it/personaggi/2023/11/25/news/paolo-crepet-giulia-cecchettin-filippo-turetta-patriarcato-violenza-anche-femminile-37657926/

Pertanto: onore a Paolo Crepet, Uomo.

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5 thoughts on “Onore a Paolo Crepet.

  1. Credo che valga la pena diffonderlo

    >>Posso dirlo? Tutto ciò mi fa rabbia. Sono madre di un figlio maschio, per la precisione, e posso affermare con certezza che una delle cose che non gli insegnerò mai è chiedere scusa per colpe che non ha e fatti che non lo riguardano.

    Posso pur sembrare insensibile, ma voglio spegnere i dubbi di chiunque con un semplice esempio: c’è per caso qualche madre che di fronte ad un caso di infanticidio dichiara di vergognarsi di essere madre? NO.

    C’è per caso qualche medico che di fronte ad un altro medico che commette un crimine dichiara di vergognarsi di essere medico? NO.

    C’è per caso qualche donna che di fronte ad una donna che uccide un uomo dichiara di vergognarsi di essere donna? NO (e vi prego “compagne”, non siate ipocrite).

    Mi spiegate allora perché un uomo dovrebbe vergognarsi di essere tale? Questa affermazione non solo è pericolosamente tossica ma, per giunta, non ha alcun senso logico. Se non quello di martirizzarsi per il nulla cosmico. <<

    https://essereuomo.it/sono-una-donna-e-il-25-novembre-non-mi-rappresenta/

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