Uomorismo Femministo: separati alla nascita.

Guardate un po’ la tizia di questa immagine…

…come tiene le braccia, lo sguardo duro con gli occhi socchiusi…vi ricorda forse qualcuno?

UNSPECIFIED – CIRCA 1883: Benito Mussolini (1883-1945), Italian statesman. (Photo by Roger Viollet/Getty Images)

😀 LOL 😀

41 thoughts on “Uomorismo Femministo: separati alla nascita.

      1. Sii onesto: quant’è il livello di degrado e inciviltà lì?

        Usa come metro di misura Napoli o Palermo per permetterci di capire.

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      2. Quindi mi stai dicendo che a parte la Mauritania (e lo possiamo capire) esistono posti con più degrado di Napoli in Colombia?

        Avevi le guardie del corpo mentre eri lì? 😀

        Come hai fatto a tornare vivo e vegeto?

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        1. A voglia, Tunisi è peggio di Napoli o Palermo, e Toliara (Madagascar) è molto peggio, però entrambe sono meglio della Mauritania.
          I colombiani sono tutti gracili e sdentati.
          A Medellin è la capitale mondiale dell’industria dei falsi sigari cubani, sappilo. Casualmente a Natale prossimo regalerò sigari cubani, li ho presi dove fanno il marchio con filigrana identico identico all’originale e usano solo tabacco importato dal Nicaragua che anche se costa meno è indistinguibile dal vero cubano.

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      3. Non so molto del Sud America.
        Ho un collega che lavora in Brasile da anni. Dice che a parte il centro, già nelle periferie c’è degrado a livelli mai visti, ed è pericoloso.

        Tunisi mai stato. Un mio amico ci andò in crociera e mi disse che al porto, mentre rientravano in nave, videro un cadevere in un cassonetto della spazzatura …

        Con Google Maps ho visto qualche strada di Medellin e mi stupiva: le strade colombiane sembrano messe meglio di quelle del Sud Italia, al netto della gente senza caschi. Immondizia e sacchetti di non so cosa sparsi per le strade però sembra ci siano anche là.

        Comunque ora non ricordo chi era, ma c’era un utente nel forum sulla QM che voleva trasferirsi in Sud America perché, secondo lui, lì le donne non se la tirano e gli uomini vivono meglio.
        Diciamo che il Sud America è un po’ l’alternativa alla Russia dei soliti noti, per cui, en passant, facevo notare come entrambi i posti, da lontano, sembrano di un degrado e schifo da scappare (e infatti la gente da là, di solito, scappa).

        Però certo, una vacanza finché sai come muoverti là può andare …

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        1. A Nouakchott e in Madagascar non esiste il centro, è al 90% baraccopoli con pochi edifici propriamente detti
          Tanto che non si capisce cosa cavolo stiano a fare in città: in una capanna in campagna per tanti versi si vive meglio. Un tizio con la capanna ha le pecore e un corso d’acqua che utilizza, in città non hanno niente di tutot ciò.

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      4. Non ho mai seriamente pensato che il Sud Italia fosse peggio del sud America o del Nord Africa (il resto dell’Africa è purtroppo messo davvero male).

        A volte mi metto a chiacchierare con alcuni bengalesi nei parcheggi e gli chiedo da dove vengono etc. Tutti dicono di trovarsi molto meglio in Italia (una città del sud) e non tornerebbero mai indietro.
        I bengalesi sono molto aperti e chiari, alcuni africani pure. Una ragazza metà libica sosteneva che fosse meglio in Libia, ma lei è nata in Italia e cresciuta in Italia. Inoltre è abbastanza bimbaminchia, per cui non è da prendere alla lettera.

        Aldilà di ciò, però alcune cose sono sovrapponibili (inciviltà media per le strade, sporcizia etc). Io però sono dell’idea che all’estero nascondono bene la polvere sotto al tappeto. Ad esempio, a Tunisi Google Maps fa vedere solo alcune vie su Street View. Algeri non si può proprio vedere. E stiamo parlando del meglio dell’Africa …

        Conosco una persona che voleva trasferirsi dalla Lombardia in Egitto perché secondo lui lì si vive meglio …

        Ecco cosa intendo per gente fuori di testa. Gente che crede davvero che una regione ricca e avanzata come la Lombardia sia una merda e l’Egitto sia l’el dorado … Perché lì puoi campare di rendita e non paghi le tasse. Bisogna essere davvero scemi per credere a qualcosa del genere.

        Tu avrai alloggiato in qualche resort o Hotel, e magari conoscevi gente del posto. Cosa essenziale, visto il luogo. Già andarci senza conoscere nessuno secondo me è molto rischioso. E se sei del luogo e non hai i quattrini, voglio proprio vedere cosa mangi, come campi, come vivi.

        Per questo lo dico e lo ripeterò fino alla fine: l’Italia, al netto dell’inciviltà e degrado al Meridione, non è affatto un luogo brutto e dove si vive male, anzi è tanta roba. Molto meglio di tanti blasonati paesi dell’Europa Centrale.
        Poi a chi ribadisce che l’Europa dell’Est è meglio manco rispondo: sono fuori di testa come quello che voleva andare in Egitto.

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        1. In che modo la periferia di Milano sarebbe nel complesso migliore di quella di Napoli? Sospetto che tu tenda a confrontare piccole realtà di provincia con le periferie degradate delle grandi città del sud, ma non funziona così.
          Anche le classifiche lasciano il tempo che trovano, guarda ad esempio questa di GreenMe:

          Io a Imperia non ci sono mai stato, ma pare un filino bizzarro che sia 104esima, per contro Potenza è al 44esimo posto. Bella anche questa, sono sulla stessa riga: Ancona 17esima e Savona 72esima, quindi ci sarebbe una enorme differenza, e secondo questa classifica Trieste, Alessandria e Savona sono simili a Salerno, tutte e quattro sotto la media e infatti stanno al 70, 71, 72 e 73esimo posto, mentre invece Ancona è molto più virtuosa e simile ad Aosta e Sondrio: posizioni 16, 17 e 18.

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        2. Sei stato di recente in Africa subsahariana? Ti faccio notare che almeno in alcuni paesi (sono stato abbastanza recentemente in Ghana, Kenya, Nigeria, Tanzania, Ruanda e Uganda; altrove non so, ma suppongo che ci sia stato un progresso simile), la situazione è notevolmente cambiata rispetto anche solo a 20 anni fa. Non è diventata l’Europa, naturalmente, ma nemmeno l’Africa del ventesimo secolo.

          A Dar es Salaam, per esempio, ero stato anche molto tempo fa, e ricordo la tensione ogni volta che dovevamo uscire per strada; c’era una chiara sensazione che potessero tagliarti la gola al primo angolo buio, senza alcun motivo se non per rubarti il portafoglio. Ora, invece, puoi visitarla tranquillamente senza particolari precauzioni. Il pericolo maggiore è che i commercianti a Dar sono molto aggressivi, cercano sempre di fermarti per venderti qualcosa e, se ti percepiscono come un turista bianco ricco e ingenuo, a volte ti propongono un prezzo maggiorato (con il rischio concreto che ti truffino di 1 o 2 euro, che per te non è niente ma per loro è molto). Sottolineo “a volte”: nella maggior parte dei casi sono solo fastidiosi ma onesti.

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        3. Le mie esperienze in Mauritania risalgono a una ventina d’anni fa, il Madagascar invece l’ho visto nel 2019.
          In Tunisia e Algeria ci sono pure andato con la barca a vela qualche anno fa, ma quelle non sono subsahariane.

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      5. Conosco molto bene la Lombardia. A Trieste devo andarci a breve, sarà la prima volta che vado a farle visita. Non posso dir nulla ma me ne hanno parlato sempre bene.

        Milano la conosco molto, molto bene. Il peggior quartiere di Milano duella per civiltà con i centri delle grandi città del sud.

        Il sud è una merda sia dal punto di vista amministrativo che civile e di manutenzione. I centri delle città sono tenuti da schifo: buche (crateri, o meglio), marciapiedi distrutti, immondizia ovunque. Seri problemi nella raccolta differenziata. Inciviltà a fiumi. Sono del sud, so quel che dico ma a differenza dei miei conterranei non dico “noi abbiamo il Sole, il mare”, perché ritengo ridicolo reagire così. Basti pensare che non c’è traccia di ciclabili degne di questo nome, la viabilità è davvero da terzo mondo (Palermo ha le stesse ore di traffico di Bogotà e figura al nono posto mondiale: https://quifinanza.it/green/fotonotizia/7-citta-piu-trafficate-mondo/697194/)

        Se X venisse al Sud Italia, sospetto che non noterebbe alcuna differenza con l’Africa dove dice di essere stato. Però lui viene da un posto mediamente più civile e per questo forse tenderà a non vedere dettagli che io vedo.

        La Classifica che hai messo è in parte sovrapponibile a quella del Sole24Ore: https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita/#

        Ora ti dico che Pavia la conosco molto bene, e la reputo una città dove mi piacerebbe vivere. È anni luce avanti a qualunque città del sud, fatta eccezione di Lecce e Salerno con le quali il confronto è quasi alla pari (sottolineo il quasi).

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        1. Ciao Fritz, sono una persona che ha viaggiato molto e continua a farlo, sia per lavoro che per piacere. Sono stato molte volte in Italia e probabilmente ci tornerò ancora. Penso che tu possa intuire che l’Italia è stata importante nella mia vita, infatti parlo un po’ italiano (confesso che ultimamente mi aiuto con i traduttori online per scrivere, ma vi leggo senza traduttori).

          Mi sembra eccessivo dire che l’Italia del Sud somiglia all’Africa. Se dovessi fare un paragone con altri continenti, penserei più al Medio Oriente.

          Non percepisco molta differenza, ad esempio, tra Istanbul e Roma o Napoli; a parte il fatto che a Istanbul la gente frequenta le moschee invece delle chiese, e che a Istanbul la vita costa molto meno. Ma sono dettagli; per me, le caratteristiche principali sono quasi identiche. Quelle positive sono: clima piacevole; quasi tutti sono molto simpatici e disponibili se hai bisogno di aiuto; si mangia benissimo; è un paradiso per i turisti nel senso che potresti passare tre mesi senza aver finito di visitare tutti i monumenti. Quelle negative sono: molto caotiche; il traffico automobilistico altissimo; i trasporti pubblici affollati e inaffidabili; la società, almeno in apparenza, è molto religiosa e conservatrice, quindi sembra adatta per fare turismo che per viverci.

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      6. @Frank

        Infatti, ero correttamente prevenuto sull’Egitto.

        Dire come stanno le cose non significa essere razzisti, nel senso di denigrare cose/persone/gruppi in quanto tali. Significa solo analizzare oggettivamente la realtà.

        X sul traffico e sul caos ha ragione, specie al sud. Come faccio a negarlo? E’ così.

        Sulla sicurezza, ho sempre pensato invece che l’Italia sia da sempre un paese molto sicuro. Magari, è vero, alcune cose tipiche di noi italiani ad X appaiono molestie, come dargli torto.

        Ma dire che persino a Scampia non rischi di venire ammazzato (ed è così, a patto di farti i fatti tuoi) come invece al centro de Il Cairo sì non è essere prevenuti e/o razzisti. E’ dire semplicemente la verità.

        L’Egitto è un posto pericoloso dove possono massacrarti in carcere, ammazzarti e dirti che sei inciampato su una buca. E tutto questo solo perché a qualcuno stavi sulle palle e/o eri sospettato di essere una spia. O, semplicemente, perché non sei musulmano.

        Sono fatti ovvi reali, non è razzismo né ottusità dirlo.

        Se il passaporto italiano consente di viaggiare in ben 194 paesi e quello egiziano è tra i meno forti, ci sarà un motivo legato alla sicurezza di quel paese. Non vi pare?

        È ottusità e razzismo dire che i meridionali o gli immigrati africani sono scansafatiche, questo sì, perché si dà degli scansafatiche a gente che mette a rischio sè stessa e abbandona la propria terra per trovare un luogo migliore dove lavorare.
        I primi leghisti, vere teste di cazzo, ne sono la prova.

        https://forbes.it/2024/02/05/italia-in-vetta-alla-classifica-dei-passaporti-piu-potenti-al-mondo-insieme-ad-altri-cinque-paesi/#:~:text=Italia%20al%20primo%20posto.&text=Nell'ultima%20classifica%20pubblicata%2C%20dominano,%2C%20Spagna%2C%20Singapore%20e%20Giappone.

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        1. Fritz, leggi qui:
          chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://camerepenali.it/public/file/Oss_rapporti_Avv_Int_le/rapporto-informativo-Difendere-i-diritti-in-Egitto_def.pdf

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  1. @Eric Rispondevo a Fritz che ha scritto che il resto dell’Africa a parte il Nord è “messo davvero male”. Gli avrei dato ragione 25 anni fa, io non sono una persona ansiosa ma ti assicuro che in Africa in alcune occasioni ho avuto paura. Però dal mio punto di vista adesso è letteralmente un altro mondo. Molto, molto meno degradato e pericoloso di quello che era pochi decenni fa.

    In Madagascar mi piacerebbe andare prima o poi, ma non ci sono mai stato. Mia figlia c’è stata recentemente insieme a sua madre e, secondo loro, è un paese molto povero ma le persone non hanno minimamente il carattere tipico “africano”, cioè molto aggressivo. Quindi (sempre secondo mia figlia, magari puoi dirmi se hai la stessa opinione) forse è un paese rischioso nel senso che se hai un infarto, o ti rompi una gamba, rischi di morire perché la sanità fa schifo; ma non corri pericoli dovuti alla criminalità. Della Mauritania non so assolutamente niente invece. Forse sei addirittura la prima persona che conosco, anche solo su internet, e mi dice che la ha visitata.

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    1. Ho visto sia Mauritania che Mali, fai conto che in entrambi la schiavitù è ancora legale anche se usano eufemismi. Perlomeno così era una ventina d’anni fa.
      A confronto il Madagascar è una perla.

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    2. @X
      Non sono mai stato in Africa.
      Anni fa stavamo organizzando un viaggio a Sharm El Sheik. Io non ci andai per principio, non per qualche pregiudizio (se devo andare al mare vado nella spiaggia davanti casa mia che, senza nulla togliere a quella di Sharm, è molto bella e ha tutto).

      I miei amici quando tornarono raccontarono, tra le tante cose, che il villaggio turistico era circondato dall’esercito per evitare che malviventi e criminali potessero infiltrarsi. Le guide turistiche erano tassative nel non fare allontanare nessuno da loro.

      Ad una coppia, in un negozio, un tizio chiese al maschio di cedergli la fidanzata in cambio di un numero imprecisato di cammelli. Forse era uno scherzo.

      Un mio collega, se non erro nel 2013, andò ad una conferenza a Johannesburg. Davanti all’hotel uno di loro fu picchiato da due persone e gli rubarono portafogli e valigie. Rimase a terra per 10 minuti.
      Un mio parente ha lavorato per molti anni in Algeria in un posto molto importante e in teoria sicuro. Non mi ha mai parlato bene di quel luogo.

      Penso che il Sud America sia molto pericoloso, forse ad eccezione di Argentina e Uruguay dove comunque bisogna stare attenti a dove si va. Ma l’Africa ritengo che sia molto peggiore, specie il Sahel.

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      1. Ci sono spiagge belle anche in Italia, ma in generale paragonarle al Mar Rosso (o all’Oceano Indiano in generale) è folle. È come se io ti dicessi: “I miei amici del club della gastronomia hanno visitato l’Italia, ma io ho rifiutato per principio perché si può mangiare bene anche in Finlandia”. Sì, ci sono buoni ristoranti anche in Finlandia, ma in generale il confronto con l’Italia è impietoso… Un consiglio: Visita quei mari almeno una volta nella vita; se l’Egitto non ti ispira, ti posso consigliare le Maldive, per esempio. (Se eviti l’alta stagione, cioè Natale/Capodanno, le Maldive costano MOLTO MENO dell’Italia a parità di struttura.) Ti posso promettere che ti basteranno 5 secondi sott’acqua vicino alla barriera corallina giusta per darmi ragione all’istante.

        Episodi di criminalità, anche molto spiacevoli, accadono anche in Occidente; il problema sorge solo quando diventano troppo frequenti per visitare quei posti serenamente. Se consulti le statistiche sul tasso di criminalità per paese, scoprirai che l’Egitto, anche se di pochissimo, risulta PIÙ sicuro dell’Italia. Sia Egitto che Italia sono invece significativamente MENO sicuri della Finlandia (entrambi i crime rate sono più che il doppio della Finlandia); ma comunque non si parla certo di rischi tali da farmi pensare né “io in Italia non ci vado, ho paura” né “io in Egitto non ci vado, ho paura”. Sono semplicemente due paesi mediterranei, non l’Afghanistan…

        A me in realtà sembra che tu abbia molti pregiudizi, proprio nel senso tecnico del termine, cioè hai una forte tendenza a esprimere opinioni molto rigide anche su cose che chiaramente non conosci. Mi accorgo di questo quando discuti argomenti che invece io conosco bene, quindi è facile per me capire che non sai di cosa stai parlando. Immagino che presumibilmente tu faccia lo stesso su altri argomenti anche se magari, quando si tratta di temi che non conosco nemmeno io, non riesco a notarlo. Secondo me dovresti evitare questo atteggiamento, perché ti scredita. Te lo dico perché a me tu sembri una persona molto intelligente, e questo si nota quando invece parli di argomenti che conosci bene. Quindi, è un vero peccato che commetti questo errore.

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        1. @X,

          Le statistiche, come ben sai, raccontano quello che si misura, non la realtà.

          Va bene che in questo caso sono volontariamente prevenuto, ma io non penso proprio che l’Egitto sia più sicuro dell’Italia …

          D’accordo sulla bellezza delle Maldive.

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        2. X, in che senso l’Egitto sarebbe più sicuro dell’Italia?
          https://it.ripleybelieves.com/murder-rate-by-country-57
          @@
          Grado Stato Tasso di omicidi (per abitanti 100,000)
          @@
          ———————–
          103 Egitto 3.23
          ———————–

          ————————
          174 Italia 0.78
          ————————

          Anche per quanto riguarda la Finlandia, a cosa ti riferisci di preciso?
          https://www.truenumbers.it/quanti-omicidi-2/
          @@@
          Ecco quanti omicidi in Europa. Noi tra i Paesi più pacifici del continente

          L’Italia è un Paese violento? Sembra proprio di no. I dati dell’Eurostat sugli omicidi nei vari Stati europei dicono, anzi, il contrario.

          Quanti omicidi volontari ogni anno
          Per sapere quanto è violento uno Stato, ovviamente, si possono prendere in considerazione diversi parametri. Quello considerato dal grafico sopra è il numero di omicidi ogni 100mila abitanti tra il 2008 e il 2015. Si scoprono dettagli molto interessanti come che l’Italia è nella parte bassa, se non bassissima, della classifica dei Paesi europei nei quali si commettono più omicidi volontari. Un andamento che conferma i dati dell’anno precedente.

          Nel 2008 in Italia si sono commessi 1,05 omicidi ogni 100mila abitanti. Un dato bassissimo non solo se confrontato con quello della Lituania, leader di questa triste classifica con un tasso di omicidi ogni 100mila abitanti di addirittura 9,28, ma anche con, ad esempio, la Francia che ha un tasso di 1,6. Più pacifica di noi, anche se di poco, è la Germania. Stupefacente è il tasso di omicidi in Finlandia: 2,51.

          Veniamo ai dati dell’ultimo anno disponibile, il 2015. L’Italia ha abbassato il proprio tasso di omicidi a 0,77. Siamo sempre meno violenti della Francia, che ha un tasso dell’1,53, e anche della Germania, che ha un tasso dello 0,84. Anche la Finlandia è riuscita a migliorare: nel 2015 ha un tasso dell’1,61.

          Quanti sono i morti per omicidio volontario
          Il discorso cambia se si considerano, invece del tasso di omicidi ogni 100mila abitanti, che è il parametro più corretto per stabilire il grado di “violenza” di un Paese, i numeri assoluti. Cioè: quanti sono gli omicidi in ogni Paese. I dati sono illustrati nel grafico sotto.

          L’Italia nel 2015 ha visto commettere 469 omicidi. Un’enormità, è vero, ma sono meno della metà di quelli francesi che sono addirittura 1.017. La Germania, quell’anno, ha visto, invece, 682 delitti intenzionali e la Polonia 530.

          I dati si riferiscono al: 2008-2015
          @@@

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    3. @X

      Davvero molto, molto interessante il tuo paragone con Istanbul.

      Anche io ho sempre pensato che il Sud Italia abbia similitudini col Medio Oriente.

      Sono sostanzialmente d’accordo con tutto quello che dici. Secondo me anche Atene somiglia parecchio a Roma per caoticità, degrado e mezzi pubblici. L’unica cosa dove a mio parere ci discostiamo è la sicurezza: in Italia, in generale, ovunque vai, la sicurezza c’è (non ai livelli della Finlandia o della Germania, ma sicuramente molta di più di quella che avresti in Turchia).

      Comunque la metro a Roma e Napoli è discreta. I mezzi pubblici su gomma purtroppo sono pessimi e devi stare attento.

      Comunque no, non ho mai pensato che il Sud Italia somigli all’Africa, ma neanche lontanamente. Anzi, per me, chi sostiene ciò è fuori di testa (nel senso che ha seri problemi mentali).

      È incredibile che siamo d’accordo sulla caoticità, o meglio:

      «Quelle negative sono: molto caotiche; il traffico automobilistico altissimo; i trasporti pubblici affollati e inaffidabili; la società, almeno in apparenza, è molto religiosa e conservatrice, quindi sembra adatta per fare turismo che per viverci».

      Potrei averlo scritto io questo 😀

      Caro X, però non farti impressionare dalla religiosità: vero che gli italiani sono cattolici conservatori (al sud molto più che al nord) ma in generale non ci sono fanatici religiosi. Il massimo del fanatismo religioso, qui, è girare col rosario al collo o riempire la casa di statuette e santini.

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      1. @@@
        Caro X, però non farti impressionare dalla religiosità: vero che gli italiani sono cattolici conservatori (al sud molto più che al nord) ma in generale non ci sono fanatici religiosi. Il massimo del fanatismo religioso, qui, è girare col rosario al collo o riempire la casa di statuette e santini.
        @@@

        Fritz, qui al centro non esiste nemmeno quello a cui fai riferimento:
        ——————————–
        Il massimo del fanatismo religioso, qui, è girare col rosario al collo o riempire la casa di statuette e santini.
        ——————————-
        A parte qualche vecchietta in qualche piccolo paesino…

        Tra le nuove generazioni poi, è pura fantascienza.

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  2. mah, a me i discorsi di self-criticism di Fritz sul sud non convincono del tutto. mi ricordano quelli che dicono che dobbiamo farci governare dall’Europa perché noi italiani siamo caotici e casinisti e poi si è visto cosa è successo. Una volta ero più critico verso i meridionali poi studiando la cultura americana mi sono accorto che gli italo-americani (che sono al 90-95% siciliani o del sud continentale) hanno una buona reputazione: Bruce Springsteen, che ha la madre di origine campana, li definisce hard-working and thrifty, gran lavoratori e parsimoniosi nella sua biografia. Tra i sotto-gruppi caucasici sono quelli che hanno un reddito medio più elevato. Il fatto che riescano bene in America mentre nelle loro regioni di origine no è anche dovuto a dinamiche politiche e sociali che le persone comuni non riescono facilmente a cambiare per varie ragioni, disinformazione, ignoranza, gregarismo, inerzia, istituzioni apertamente ostili ecc. Anche al nord l’economia è stata danneggiata dall’UE e non vedo la gente manifestare per le piazze per riacquistare la piena sovranità economica e monetaria come invece dovrebbero fare per le stesse dinamiche di cui sopra.

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    1. @Alex

      «i discorsi di self-criticism di Fritz sul sud non convincono del tutto. mi ricordano quelli che dicono che dobbiamo farci governare dall’Europa perché noi italiani siamo caotici e casinisti e poi si è visto cosa è successo.»

      Io sono sovranista. Molto difficile che io possa ricordarti un piddino che urla “Ce lo chiede l’Europah”.

      «Una volta ero più critico verso i meridionali poi studiando la cultura americana mi sono accorto che gli italo-americani (che sono al 90-95% siciliani o del sud continentale) hanno una buona reputazione: Bruce Springsteen, che ha la madre di origine campana, li definisce hard-working and thrifty, gran lavoratori e parsimoniosi nella sua biografia. Tra i sotto-gruppi caucasici sono quelli che hanno un reddito medio più elevato. Il fatto che riescano bene in America mentre nelle loro regioni di origine no è anche dovuto a dinamiche politiche e sociali che le persone comuni non riescono facilmente a cambiare per varie ragioni, disinformazione, ignoranza, gregarismo, inerzia, istituzioni apertamente ostili ecc.»

      Ma che novità?

      Quelli che emigrano sono quelli pronti a sacrificarsi. Ma il familismo amorale esiste ed è la radice comune di tutti i mali del sud Italia. E con questo parlo del degrado che si vede: sporcizia, strade distrutte, parcheggi alla cazzo di cane ovunque, gente frustrata e che litiga per un nonnulla fino anche ad essere violenta e generale menefreghismo verso il prossimo.

      Se non ci credi, puoi sempre farti un giro da queste parti.

      E no, non è colpa dell’Europa e neanche della povertà. È un problema CULTURALE, ed è bene che si riconosca.

      X dice la verità, girare per le strade di una città grande del sud non è molto diverso di farsi un giro ad Istanbul o Atene. Il degrado è più o meno uguale.

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      1. Fritz
        @@
        X dice la verità, girare per le strade di una città grande del sud non è molto diverso di farsi un giro ad Istanbul o Atene. Il degrado è più o meno uguale.
        @@

        Non so oggi, ma fino a pochi anni fa, per certi aspetti Atene era peggio di città come Roma o Napoli.
        Forse un po’ meno caotica, ma un disastro in quanto a segnaletica, in certi tratti praticamente inesistente.
        Inoltre anche da quelle parti gli automobilisti fanno un po’ quello che gli pare.

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        1. Anche in questo caso non conosco la situazione odierna, dato che non mi reco più in quei luoghi da anni, ma in vita mia le peggiori strade le ho viste in Albania e Romania.
          In confronto quelle di Palermo sono quasi un gioiello…
          E comunque, nel tratto in cui uccisero Falcone e la moglie (ovviamente a Capaci) non ricordo di aver visto buche, nell’occasione in cui ci passai.
          In quell’occasione andai a visitare anche il tempio di Segesta.

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  3. Bentrovati a tutti.

    Quando un qualcosa manca, la si apprezza ancora di più.

    Anche a me aveva colpito molto la signora  immusonita della foto.

    Mamma mia, nemmeno le si può guardare che si sentono stuprate.

    E sono incredibilmente ipocrite. Non vogliono essere guardate ma seguono mode dove chiedono di essere guardate.

    Per mostrare la loro ipocrisia volevo aggiungere al commento il seguente video (mi pare sul tema costumi da bagno) per enfatizzare la loro ipocrisia, ma era in live questo pomeriggio e lo è tutt’ora https://www.youtube.com/watch?v=DLtt3boJNPw Ammazza quanti minicostumi da bagno da mostrare.

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    1. E’ sbagliatissima anche la frase, è una toppa peggiore del buco: “tieni gli occhi sullo smartphone” è un insulto, lo smartphone lo fissino le disagiate come lei e tutta la sua famiglia di merda che l’ha tirata su così male, io invece mi guardo in giro e osservo il mondo, gente compresa. “Tieni gli occhi sullo smartphone” è ben diverso dal chiedere di non fissare una sola e particolare persona mettendola a disagio: se una mi dice una frase simile lo smartphone glielo faccio mangiare, così le passa anche il ghigno mussoliniano.

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      1. “ben diverso dal chiedere di non fissare una sola e particolare persona mettendola a disagio”

        ma infatti,

        invece è chiaro che non è questo che intendono.

        Bassa ricordare le recenti polemiche provenienti dagli USA, dove delle disagiate filmavano nelle palestre gli uomini per coglierli mentre per pochi secondi osavano guardarle.

        Una di queste talmente pazza è arrivata ad aggredire verbalmente un cieco.

        https://www.sardegnalive.net/news/nel-mondo/436256/cacciato-dalla-palestra-per-aver-fissato-una-donna-ma-e-non-vedente

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        1. Il problema non è lei ma chi l’ha cacciato: il problema non sono le pazze ma le autorità che fanno da ruffiani alle pazze. Pazze ce ne sono e sempre ce ne saranno, alle volte possono essere persino vagamente divertenti se c’è un’autorità equilibrata che assicura il buon funzionamento delle cose.

          Io fossi nel cieco chiederei i danni morali alla palestra e poi con i soldi mando una banda di picchiatori a fare il culo a chi mi ha buttato fuori: “perché oggi sono pazzo e voglio che ti picchino, anch’io voglio essere donna per un giorno”.

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      2. “… le disagiate come lei e tutta la sua famiglia di merda che l’ha tirata su così male …”.

        … Frase che si presta a una doppia lettura: la famiglia l’ha “tirata su così male” in senso proattivo o passivo-astensionistico? Le ha inculcato la sua “principesca preziosità” (bisognerebbe pagare per guardare, come per le ipocrite sulle piattaforme; a meno che lui non sia di aspetto super-sexy, nel qual caso è esente dal divieto di guardare, perché ci si gratifica visivamente a vicenda); o si è semplicemente astenuta dal correggere la sua superbia INNATA (in tal caso il disvalore femminile è decuplo)?

        Ma torniamo sempre al punto: chi le ha conferito la conferma-sicumera sulla propria avvenenza? Forse i complimenti/invidia delle amiche? Non scherziamo: sono stati gli sguardi maschili. Che possono essere comprensibili a livello rettiliano [ingropparsela all’istante per avere progenie sana], ma non a livello di uomo socialmente consapevole.

        Sono sicuro che, per la maggior parte degli UU di questo blog, ‘sta tizia è perfettamente trasparente; per me è arredo urbano, al pari di una panchina o un lampione.

        Poi anche sull’ingroppamento rettiliano ci sarebbe da dire: ho frequentato per 20 anni campeggi FKK in Istria (prima con la moglie, poi con la convivente, poi con mio figlio da soli, fino alla sua adolescenza): gli slavi e le slave giovani sono un bel vedere, ma l’età media dei campeggiatori è relativamente alta, e ci sono parecchie persone con menomazioni/disabilità; l’atmosfera è distesa e serena, sono micro-comunità vagamente complici e solidali; lì, ‘sta tizia, nuda, non la noterebbe nessuno.

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        1. Nel senso proprio di stare con gli occhi sul telefonino: chi ha ideato lo spot da’ allo stare con gli occhi sul telefonino un valore positivo e lo indica come l’unico comportamento possibile, ecco perché il personaggio col ghigno mussoliniano dice all’interlocutore immaginario di stare con gli occhi sul telefonino.
          Questo è forse ancora PIU’ diseducativo che non insegnare che gli estranei non si fissano: è elogio della reclusione sociale, chi ha scritto quel testo è semplicemente la versione senza coglioni del molestatore, è meno pericoloso per gli altri nell’immediato soltanto perché chiuso nel suo mondo. Ma se si segue alla lettera quello che viene detto nel manifesto si riduce un problema fomentandone un altro.
          Scommetto 100 euro che se dicessi a chi ha scritto quel testo: “come faccio io che spesso non mi porto dietro lo smartphone?” (COSA VERA, UN MIO DIRITTO) quella persona diventerebbe assurdamente aggressiva: ripeto, scommetto 100 euro e sono sicuro al 99,9% di vincere.

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  4. @Frank @Fritz

    Mi riferivo al tasso di criminalità in generale. In base ai dati che ho trovato su internet, l’Italia è più vicina all’Egitto che alla Finlandia.

    So bene che il tasso di omicidi in Finlandia è relativamente alto; abbiamo un problema di alcolismo. Tuttavia, un omicidio rimane comunque un evento estremamente raro OVUNQUE, non solo in Italia, ma anche in Egitto o in Finlandia. Abbiamo iniziato a discutere di questo perché Fritz si è rifiutato di andare in vacanza in Egitto. Sul serio, prima di pianificare una vacanza in un determinato luogo, voi vi preoccupate della probabilità di essere vittime di un omicidio? Mi sembra irrazionale, perché è un evento altamente improbabile durante una vacanza (a meno che non si assumano comportamenti particolarmente rischiosi o non si verifichi una sfortuna incredibile). Io invece mi preoccupo, per esempio, della probabilità di essere derubato o truffato. Questi sono rischi molto più realistici e, quindi, influiscono sulle mie decisioni di viaggio.

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  5. Intanto, ben tornato ( magari non perchè le vacanze sono finite )

    queste sono le autrici e, come si può vedere, sono irrimediabilmente brutte. Nessuno le guarderebbe, se non con ribrezzo. Nulla a che vedere con la modella postata in alto che pare appartenere a un’altra specie

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