Patriarcato Femminista: femministe che negano la sistemicità del “patriarcato”.

Leggendo il nostro titolo qualcuno si sarà detto: “Ma dove? Quando? Mi pare molto strano che possano esistere femministe che negano la sistemicità del cosiddetto partiarcato, ed anche se esistessero allora sarebbero rarissime!”

SBAGLIATO.

Le femministe che negano la natura sistemica del cosiddetto “patriarcato” sono:

TUTTE 😀 LOL 😀

Vi pare strano?

Non ci credete?

Volete la prova?

Facile, anzi facilissImo: TUTTE le volte in cui si evidenziano problematiche che affliggono solo o prevalentemente ragazzi e uomini, ma mai o solo raramente le femmine, ecco che allora TUTTE le femministe rispondono SEMPRE…

“Sono problemi causati dal patriarcato. Ma sono problemi solo vostri, per cui fatevi le vostre associazioni e risolveteveli, noi siamo donne e non ci riguardano, mica siamo le vostre babysitter!”

APPUNTO.

Visto che SECONDO LE STESSE FEMMINISTE il cosiddetto “patriarcato” non ha E NON PUO’ AVERE alcuna natura sistemica?

Questo perché le manifestazioni e le conseguenze del cosiddetto “patriarcato” sono, SECONDO LE STESSE FEMMINISTE, eventi non collegati tra loro: nessuna natura sistemica ma soltanto episodi isolati.

Perché altrimenti, in presenza di un qualcosa di SISTEMICO, non sarebbe possibile fregarsene bellamente di alcune parti di esso. Pensate ad esempio ad un “anti-capitalista” che difendesse i diritti dei lavoratori ma se ne fregasse delle privatizzazioni, o viceversa: non sarebbe neanche un vero anti-capitalista, poiché per lui le privatizzazioni nulla hanno a che fare con i diritti dei lavoratori – e di fatto questa posizione negherebbe la natura sistemica del capitalismo, ovviamente. Cosa sarebbe quindi questo soggetto? Molto probabilmente un fannullone che lavora nella pubblica amministrazione: difende i suoi diritti di lavoratore ma se ne frega delle privatizzazioni, perché crede che non lo tocchino personalmente: un furbacchione, non un anti-capitalista sincero, in altre parole.

Cosa che invece le femministe, TUTTE, fanno SEMPRE riguardo a MOLTI aspetti del cosiddetto “patriarcato” – nello specifico riguardo a quelli che affliggono soltanto o prevalentemente ragazzi e uomini ma non le femmine:

“Sono problemi causati dal patriarcato. Ma sono problemi solo vostri, per cui fatevi le vostre associazioni e risolveteveli, noi siamo donne e non ci riguardano, mica siamo le vostre babysitter!”

😀 LOL 😀

9 thoughts on “Patriarcato Femminista: femministe che negano la sistemicità del “patriarcato”.

  1. Analisi arguta; peraltro, il “mica siamo le vostre babysitter” è il leit-motiv di tutto il loro rapportarsi con l’altra metà del cielo: è la loro più sincera e genuina espressione di disprezzo verso qualunque vulnerabilità mostrata da un qualsiasi essere maschile (che non sia infante, o ammalato, o anziano); è un livore continuo, incistato nel loro DNA, contro esseri che avrebbero la potenzialità di provider – l’unica che li rende potenzialmente sopportabili – ma anche un qualche svantaggio sociale a causa del quale non riescono a produrre risorse per altri (e talvolta neanche per sé stessi); la loro è un’eugenetica latente ma ontologica.

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    1. Quel disprezzo è però secondario, molto più importante per demolire la loro finzioneè che il loro atteggiamento non è compatibile con la sincera convizione che il patriarcato abbia natura sistemica: lo trattano come una serie di eventi isolati.

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      1. @EricLauder

        « il loro atteggiamento non è compatibile con la sincera convizione che il patriarcato abbia natura sistemica: lo trattano come una serie di eventi isolati.»

        Questo è un classico delle femmine. Un esempio che tutti noi conosciamo scrive qua spesso lo manifesta ripetutamente.
        Quando deve negare una tesi, tira fuori il caso personale (es. “le mie amiche non sono così” oppure “ma che razza di donne avete conosciuto?” etc).
        In altri casi, quando deve affermare una tesi, le basta anche UN solo caso per confermalo come teorema (es. “questo articolo nega quello che dici -> quello che dici è falso” ovviamente non c’è bisogno di spiegare dove stia la fallacia logica in questa pseudo-argomentazione, ma basta notare come questo sia il classico Gioco delle Tre Carte).

        Ma non si tratta di un caso speciale: le femmine sono tutte così. Sono fatte a stampino.

        Uno dei motivi per cui l’intelletto femminile è sottosviluppato, e che senza gli uomini le femmine sarebbero ancora animali selvaggi (ora almeno non appaiono tali, ma è solo apparenza), risiede proprio nella loro limitata capacità di collegare gli eventi.
        Manca la capacità di astrazione, in quanto ogni discorso femminile è e sarà sempre egoriferito.
        E lo dimostrano le cagate immonde che pubblicano le femmine (che, ricordo, vengono pagate profumatamente per farlo, al di là degli innumerevoli privilegi).

        @Claudio

        Commento perfetto. L’ho fatto leggere ad una mia conoscenza.
        Brillante nella sua chiarezza.

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    1. Io mi soffermerei alla sua affermazione che ci sono e vanno combattute SOLO:

      “barriere sistemiche in alcuni settori delle istituzioni e del mondo del lavoro”

      VEDI?
      IL PATRIARCATO NON E’ SISTEMICO, NON E’ GENERALE, INFATTI LE BARRIERE CI SONO SOLO IN “ALCUNI” SETTORI – E PERTANTO NON SONO SISTEMICHE, AL MASSIMO SOTTO-SISTEMICHE…

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  2. Sono problemi causati dal patriarcato. Ma sono problemi solo vostri, per cui fatevi le vostre associazioni e risolveteveli, noi siamo donne e non ci riguardano, mica siamo le vostre babysitter!

    L’odio per il patriarcato è per le femministe solo una leva per scardinare facilmente la società e ridurre così gli uomini al solo ruolo di comparse.

    È normale che ci siano contraddizioni grosse come montagne, essendo un’operazione profondamente ingiusta.

    Qualche anno fa avevo letto un articolo su una politica scandinava che affermava letteralmente quanto scritto sopra. Ricordo poco in merito e non riesco a recuperare l’articolo.

    Affermava candidamente che dei problemi degli uomini lo Stato se ne deve fregare (mentre come sappiamo per le donne la cosa è completamente differente), al massimo si rendeva disponibile ad appoggiare una particolare associazione di uomini che lo Stato (non ricordo quale) stava promovendo in quel momento. Questa associazione era (o è, non lo so) in teoria composta da uomini che discutevano dei loro problemi per risolverli, ma tra le regole c’era l’impegno di combattere il patriarcato. Gli uomini che partecipavano erano tenuti a richiamare all’ordine i compagni di associazione che si abbandonavano a discorsi ritenuti misogini.

    Ho girato sul sito dell’associazione per curiosità e ho visto che le cape erano principalmente donne. Un’associazione di uomini con cape donne, non tutte ma una buona parte. Gli uomini vanno controllati!

    Un’associazione simile a quella descritta sopra è questa:

    L’organizzazione MÄN è una piattaforma unica per il coinvolgimento di uomini e ragazzi nelle questioni relative all’uguaglianza di genere. Mettiamo in moto gli uomini in Svezia e nel mondo. GLI UOMINI offrono stanze sicure per l’autoriflessione e la conversazione, dove è possibile cambiare e cambiare insieme agli altri.

    Notate quante donne ci sono

    https://mfj.se/om-maen/kontakta-oss/anstaellda-pa-maen

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    1. Alcune parti sono comiche, tipo questa:

      “I SOSPETTATI di aver abusato una donna con cui hanno avuto in precedenza una relazione sono quasi sempre uomini”

      Viene da chiedersi perché guardino i SOSPETTATI e non i CONDANNATI, ma la risposta la sappiamo: la percentuale di uomini CONDANNATI sarà di qualche punto più bassa rispetto a quella di SOSPETTATI – sta pur tranquillo che se una donna è bisessuale ed ha avuto sia partner maschi che femmine si SOSPETTANO in primis i maschi – e quindi aveva meno impatto, si prende la percentuale più alta possibile…

      Poi: se le donne hanno sta mania di avere relazioni sessuali quasi sempre con uomini, è ovvio che in caso siano vittime di violenza domestica i perpetratori saranno uomini: SE VADO A VIVERE IN GIAPPONE E SONO VITTIMA DI UN CRIMINE, SCOMMETTIAMO CHE SARA’ QUASI SEMPRE OPERA DI CRIMINALI RESIDENTI IN GIAPPONE E NON IN NIGERIA O ITALIA?

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