USA: le proibizioni dell’aborto stanno facendo il “miracolo”?

Forse…

…perché, sapete, come si suol dire in Veneto:

Co l’aqua toca al culo, s’impara a nuar.

Quando l’acqua tocca il sedere, si impara a nuotare.

Traduzione di un articolo in inglese che linko alla fine, con aggiunta di neretti strategici:

Il femminismo moderno affonda le sue radici nel garantire il diritto garantito della donna di decidere se vuole portare a termine la sua gravidanza. In modo devastante, nella maggior parte degli stati americani, quel diritto viene ora negato dopo che innumerevoli campagne politiche, sociali e mediatiche hanno fallito su questo fronte.

Un problema è che ci siamo rifiutate di abbracciare il nostro più grande gruppo di alleati: gli uomini, che hanno opinioni simili a quelle delle donne sul diritto all’aborto, e traggono anche vantaggio quando hanno il libero arbitrio sulla loro genitorialità.

Mentre combattiamo affinché le donne abbiano il diritto di decidere se hanno la maturità, le risorse finanziarie o emotive per portare a termine una gravidanza, gli uomini sono legalmente responsabili di sostenere finanziariamente qualsiasi bambino biologico, ma non hanno mai avuto il diritto di decidere se farlo o meno. diventare padre.

Gli uomini non sposati affrontano una dura battaglia per rivendicare la paternità o addirittura impedire che i propri figli vengano adottati. Dopo il divorzio o la separazione, i papà lottano per ottenere la stessa custodia e tempo genitoriale con i propri figli. Nel frattempo, gli uomini che potrebbero non aver scelto di essere padre sono ancora legalmente tenuti a pagare il mantenimento dei figli. Gli uomini poveri, e gli uomini di colore, sono particolarmente svantaggiati, soprattutto perché tendono a non essere sposati con le madri dei loro figli e non beneficiano della presunzione di paternità concessa automaticamente agli uomini sposati.

Gli uomini, proprio come le donne, sono penalizzati quando diventano genitori contro la loro volontà.

Come per le donne, gli studi rilevano che i diritti riproduttivi garantiscono la sicurezza finanziaria degli uomini: gli uomini le cui partner hanno abortito hanno maggiori probabilità di laurearsi e guadagnare di più e, come le loro compagne , in genere hanno già figli di cui sono preoccupati per gli interessi finanziari quando un si verifica una nuova gravidanza.

Quando gli uomini hanno il controllo su quando diventare padri, sono papà e co-genitori migliori. Uno studio condotto dai ricercatori del Guttmacher Institute ha scoperto che i padri che non si aspettavano di diventare padri hanno meno probabilità di vivere con i propri figli, di essere genitori fidanzati o di sentirsi positivi riguardo al proprio ruolo di padri. I figli di gravidanze non pianificate tendevano a lottare emotivamente, ad essere meno sviluppati intellettualmente e venivano cresciuti da co-genitori con conflitti più elevati . Tutto ciò significa più lavoro di assistenza e responsabilità per le madri e i papà che hanno maggiori probabilità di essere depressi .

Una soluzione, però, esiste ed è semplice.

Quando una donna scopre di essere incinta, ha una finestra di 60 giorni per fare un serio tentativo di ottenere una dichiarazione scritta dal padre biologico di suo figlio per impegnarsi o scegliere di porre fine ai suoi diritti genitoriali. Questo accordo lo impegna o lo esonera da qualsiasi diritto o responsabilità genitoriale, anche finanziaria. Gli “aborti di carta” sono stati sostenuti da decenni da studiosi di diritto e scienziati sociali.

Non fraintendetemi: un uomo non può, né dovrebbe mai, avere voce in capitolo sul fatto che una donna porti a termine un feto o abortisca. Ma un uomo non dovrebbe mai essere costretto a essere padre – o ad abdicare al suo ruolo di padre – contro la sua volontà.

Di solito, l’argomentazione in risposta a questo suggerimento è: “Se un uomo non vuole essere padre, dovrebbe tenerselo nei pantaloni!” Infantilizza le donne suggerire che solo i pantaloni da uomo debbano essere ritenuti responsabili delle gravidanze indesiderate. L’impulso di fare sesso e di goderselo non ha genere. Anche la responsabilità che deriva dal sesso non ha genere. E anche il diritto umano ad un facile accesso ad aborti sicuri dovrebbe essere senza genere.

Concedere a tutti i sessi i diritti umani fondamentali su quando diventare genitori è fondamentale per porre fine alle guerre di genere. Quando uomini e donne godono di pari diritti, è più probabile che si assumano la stessa responsabilità in termini di tempo, denaro e responsabilità per i figli che potrebbero generare. E da un punto di vista politico, coinvolgere gli uomini nella guerra per i diritti riproduttivi potrebbe essere la chiave per garantire la legalizzazione dell’aborto.

https://www.newsweek.com/give-men-reproductive-rights-too-opinion-1883336

Cosa ne penso?

E’ un buon inizio, ma non sono ancora convinte abbastanza negli USA, e senz’altro le cavernicole femministe italiane sono del tutto esenti da simili pensieri paritari, ma d’altronde è normale: l’acqua è ancora ben lontana dal toccare il loro culo!

Per cui facciamola salire…

sss

40 thoughts on “USA: le proibizioni dell’aborto stanno facendo il “miracolo”?

  1. «Quando una donna scopre di essere incinta, ha una finestra di 60 giorni per fare un serio tentativo di ottenere una dichiarazione scritta dal padre biologico di suo figlio per impegnarsi o scegliere di porre fine ai suoi diritti genitoriali. Questo accordo lo impegna o lo esonera da qualsiasi diritto o responsabilità genitoriale, anche finanziaria. Gli “aborti di carta” sono stati sostenuti da decenni da studiosi di diritto e scienziati sociali.»

    Incredibile quanta saggezza tutta in una volta.

    Per completare io ci aggiungerei anche il test obbligatorio per stabilire la paternità, ma solo per tutelare il bambino, non sia mai. Un bambino ha diritto di sapere qual è il vero padre.

    Credo però che per arrivare a ciò non basti l’acqua che sfiori il culo.

    Ci vuole l’acqua alla gola.

    Bisogna smettere di rendere loro la vita troppo semplice, da sole non ce la fanno a capire, ci vogliono “incentivi” per renderle consapevoli che ci sono anche le esigenze degli uomini, non solo le loro.

    Like

    1. sottoscrivo e aggiungo : il test del DNA, gratuito e obbligatorio , per tutti i neonati è fondamentale. Un diritto inalienabile del neonato per aver certezza del padre

      Like

  2. a me non interessa legalizzare l’aborto: io miro alla ROM, cioè alla “Rinuncia di Obblighi di Mantenimento”. Ciò significa che posso tranquillamente chiedere ciò senza condonare l’aborto. In fin dei conti, la mia emancipazione sessuale si fonda sulla prevenzione, mica sulla soppressione di nascituri. Ecco perché la chiamo ROM e non “aborto finanziario”.

    IO NON UCCIDI BAMBINI. Men che meno per capriccio egotico.

    Dopo questa piccola chiosa utile a solleticare il palato dei pro-life, da buon incel mi soffermo su questa parte:”L’impulso di fare sesso e di goderselo non ha genere. Anche la responsabilità che deriva dal sesso non ha genere. E anche il diritto umano ad un facile accesso ad aborti sicuri dovrebbe essere senza genere.

    Come dicevo sul nostro Forum degli Incel, l’obiezione migliore a chi dice “il sesso non è un diritto” è “infatti non dovrebbe esserlo nemmeno l’aborto in quanto conseguenza di un non-diritto che è il sesso”.

    Sia ben chiaro, io ho anche ideato il concetto di “Aborto Mandatorio ™️” cioè che sei uno dei due potenziali genitori (sia uomo che donna) esprime contrarietà sulla messa al mondo del bambino, la donna DOVRÀ ABORTIRE per legge. Perché non è possibile che una donna possa abortire per ogni suo capriccio incluso il “Non voglio la consapevolezza che ci sia un figlio mio nel mondo” ma non garantire lo stesso all’uomo. Certo mi diranno che “la donna in quanto ha l’utero con cui condurre la gravidanza ha maggiori costi riproduttivi.” Rileggete bene: Ha l’utero. E giustificare pieno e assoluto controllo RIPRODUTTIVO da parte di un solo genere (in questo caso femminile) adducendo le motivazioni a un apparato riproduttore maschile/femminile è sessismo. In fin dei conti il “costo riproduttivo” è il rischio di impresa della donna.

    Ragazzi, possiamo stra-vincere prendendo la ROM pur continuando a condannare l’aborto. Possiamo farlo ma dobbiamo volerlo.

    ah e si già che mi diranno “cosa te ne frega Priest? In fin dei conti sei un incel, quindi i diritti riproduttivi maschili sono l’ultimo dei tuoi problemi dal momento che non puoi pucciare il biscotto se non pagando”.

    Io rispondo che comunque è un passo avanti nel porre sotto i riflettori il potere riproduttivo/sessuale di cui le donne comunque godono. Un potere tale da comunque stabilire quali uomini hanno o no accesso al soddisfacimento di quell'”L’impulso di fare sesso e di goderselo che non ha genere.”

    Staremo a vedere come va avanti, ma vi posso dire che Giammai condonerò l’aborto a unica discrezione delle donne (salvo eventuali casi critici) se non attraverso l’aborto mandatorio.

    Like

    1. Ma alle femministe americane interessa legalizzare l’aborto e metterlo in Costituzione magari, è per questo che adesso alcune cercano nuovi alleati e sono disposte a rinunciare a una parte dei loro privilegi (ovvero imporre la paternità): è un segnale di debolezza mica da ridere…

      Like

      1.  “… adesso alcune cercano nuovi alleati e sono disposte a rinunciare a una parte dei loro privilegi (ovvero imporre la paternità) …”.

        Ma a quali donne potrebbe mai interessare la proposta della articolista? Solo alle benestanti come lei!

        Alle altre – a cominciare dalle minoranze etniche – importa l’esatto contrario: non usufruire dell’aborto legale, perché ogni figlio nato fa guadagnare $$: o dal padre o dai sussidi di Zio Sam.

        Like

        1. “Solo alle benestanti come lei!”

          Sono loro che comandano e dettano l’agenda.

          Dei poveri non gliene importa nulla a nessuno

          Liked by 1 person

    2. interessante il tuo concetto ( più che mandatorio in italiano si dice imperativo ) . Il tutto nella totale assenza di discriminazione di genere. Ottimo

      Like

    3. @Darmian Priest

      Scusami, ho una curiosità. Questo è già il quarto o quinto messaggio che scrivi qua, e mi sembri una persona intelligente e sana di mente. Probabilmente anche giovane, perché scrivi cose abbastanza “strategicamente ingenue”, ma quello è facilmente migliorabile. Come mai non sei tu il capo degli “incel italiani”? Vi converrebbe.

      Like

      1. Buongiorno.
        La domanda: “perché non fai tu il capo degli incel italiani” potrebbe essere rivolta anche ad Eric “perché non fai tu il capo dei MGTOW italiani?”.
        È una domanda che pone in essere l’esigenza di creare una qualche forma di associazionismo e a ben guardare, tutti noi qui dentro utilizziamo dei nickname anonimi.

        Sia ben chiaro, è una critica che faccio anche a me e al mio spazio (di cui sono stato eletto co-amministratore per decisione democratica, ruolo che ho sempre cercato di onorare).
        In più, quando leggo il suo “vi converrebbe” Non posso fare a meno di ravvisare una certa “compartimentazione” tra il “Voi” e il “Noi”. A conti fatti, leggendo i commenti di questo blog, non credo di non essere in errore se dico che le nostre riflessioni siano quantomeno affini. Ma perché la menosfera tende a frammentarsi? Perché si creano un sottocategorie come MGTOW e incel? La mia opinione è che gli uomini sono prostrati da quello che è la competizione intrasessuale maschile. Cioè gli uomini competono per le femmine e di conseguenza è più funzionale alla competizione tracciare delle linee di distinzione tra chi ha più possibilità di successo e uomini come…bhe…me.

        Quello che faccio io con i miei associati e di battere uno dei punti di maggior rottura all’interno di qualsiasi movimento pro-maschile decostruendone gli assunti. Le nostre riflessioni sono funzionali a giungere alla consapevolezza di genere maschile provando ad abbattere La competitività. Anche perché, come ho già sottolineato altrove, sei un uomo come me ha scarsissime possibilità riproduttive, cosa me ne importa che gli uomini con più possibilità di me abbiano più diritti riproduttivi?

        Poi, se dovessi rispondere personalmente al perché io non voglia farmi capo del movimento incel (un movimento che fattualmente non c’è sebbene nel nostro manifesto lo citiamo con accezione di intento associazionista nel rispetto degli articoli 18 e 21 della costituzione italiana, potrei dire che: “mi stanno sulle scatole i Guru. Non ho mai creduto nell’uomo della provvidenza, men che meno a tutti i Peterson, Tate e Tomassi di turno. Io sono solo un libero pensatore che riflette e che si pone delle domande.” Inoltre non mi va di avere la casella mail intasata di ragazzi che mi scrivono chiedendomi se essere 1,78 con mandibola squadrata sia meglio che essere 1,90 retruso. E infatti sul mio canale YouTube e forum Io uso un lessico impegnato oltre che evitare di scadere nel macchiettistico.

        Riguardo anche alle “ingenuità strategiche”, come ho già detto, io penso e scrivo ma la vera strategia presuppone coordinazione mirata e non è possibile ottenerla se prima non mettiamo da parte la competizione intrasessuale maschile. Già dai vostri messaggi, sapete benissimo che sono gli uomini più svantaggiati quelli che se la passano peggio, cioè quelli con meno risorse per affermarsi. E non credo che continuare a segarsi in circolo millantando strategie di qualsiasi tipo possa tradursi in una concreta opera di coalizione pro-maschile. Anche perché gli uomini con più risorse sono quelli con meno da perdere e anzi, troverebbero giovamento dagli affanni di quelli più poveri.
        Io lavoro per consolidare il fronte comune oltre che fare massa critica.

        Like

        1. Se MGTOW avesse cose come gerarchie e un capo sarebbe inefficiente, invece è 100% efficiente e raggiunge istantaneamente tutti i suoi obbiettivi.

          Questo perché MGTOW è una filosofia di vita e governa unicamente la vita di chi adotta la filosofia.

          Non vedo alcuna frammentazione: MGTOW significa come gestisci il tuo privato.
          Parlare di “frammentazione” presuppone che ci siano altre persone che abbiano qualcosa da dire sul mio privato, il che è assurdo visto che neanche lo conoscono…

          Like

        2. La tua confusione è probabilmente dovuta al fatto che il contenuto che vedi qui è per un 95% MRA, cioè Men’s Rights Activism. E il resto sono cose generiche che non riguardano specificamente gli uomini.
          MGTOW non descrive dei contenuti o delle richieste di cambiamento della società, ma la reazione personale e privata allo stato attuale della società.

          Like

        3. Buona risposta, tuttavia mi sentirei di chiedere di nuovo all’utente x perché dire “vi converrebbe”? Oh e a questo punto non posso trattenermi dal chiederti: “perché non ti fai chiamare capo degli MRA”?

          Non per altro, è che mi piace sapere chi farebbe cosa con una corona in testa 🙂

          Like

        4. Qui non si parlava di come uno si fa chiamare, X stava dicendo che secondo lui con te a dirigere l’orchestra il FDI otterrebbe risultati migliori.

          Like

        5. “MGTOW non descrive dei contenuti o delle richieste di cambiamento della società”.

          Attenzione, in tutti i paesi industrializzati – anche non occidentali: Corea del Sud – MGTOW rifiuta il principio che una relazione stabile sia subordinata all’assunzione d’impegno maschile (culturalmente sostenuta da una buona dose d’orgoglio e autostima) di farsi “PROVIDER privato” (ruolo indotto soprattutto dall’asimmetria-ricatto nei diritti riproduttivo-genitoriali).

          Dunque MGTOW non può tollerare di diventare indirettamente provider del welfare femminile attraverso le proprie tasse, con le quali Zio Sam fa il provider PUBBLICO col culo degli uomini; noi l’abbiamo eccome una richiesta di cambiamento della società; la nostra obiezione di coscienza non si esaurisce in una sfera strettamente privata e individuale, ma è un messaggio alla politica.

          Like

        6. Quello che intendevo è che i tuoi contributi qui sono stati utili e costruttivi, a differenza di quelli di Deusfur che (se capisco bene) è l’admin del vostro forum. Mi riferivo quindi alla leadership online, non intendendo suggerirti di intraprendere attività politiche.

          In effetti, non sono italiano e non ho nessun interesse a spingerti o meno verso l’attivismo politico. Partecipo qui perché il blog di Eric è una straordinaria fonte di informazioni sulla questione maschile, non solo in Italia, ma in tutto il mondo occidentale. Inoltre, il livello dei commentatori qui è molto elevato e spesso imparo qualcosa di nuovo. Spero che tu decida di rimanere, credo che ti troverai bene qui.

          Like

    4. @x@

      Di nuovo, sei molto gentile, tuttavia non posso fare a meno di chiederti cosa deve avere fatto il mio consociato Deusfur per suscitare questa tua critica. Non per altro, ma io e Deusfur siamo generalmente concordi circa il modo di fare attivismo pur mantenendo le nostre peculiarità comunicative. E il nostro modo di fare ci spinge a intervenire ogni qualvolta qualcuno dica “gli incel sostengono x, dicono y…”: Per noi la pluralità di opinione è importante purché argomentata. Non nego che nelle discussioni più accese, io stesso non ho lesinato critiche, ma cuore leggero posso dire di averlo fatto con l’unico scopo di evidenziare eventuali falle in grado di strumentalizzare le nostre conclusioni. Prima facciamo l’inventario delle risorse culturali, poi pensiamo a come portare tutto fuori dal forum. Tuttavia mi piace questo blog, sebbene non mi stancherò mai di portare sul tavolo quanto la sessualità a mio avviso, sia terreno di dibattito integrante nel definire i rapporti di potere uomo-femmina. Guardate ad esempio quello che la autrice del pezzo originale riportato in questa pagina ha scritto: “l’impulso di fare sesso e goderselo non ha genere” è un’implicita ammissione dell’importanza del sesso e che io stesso ho rilevato quasi contemporaneamente quando ho rilevato sul nostro forum “se il sesso non è un diritto, non dovrebbe esserlo nemmeno l’aborto” qui

      Perché gli MGTOW non sono presi sul serio. – pagina 2 https://ilforumdegliincel.forumfree.it/?t=77153437&st=15#entry670976134.  

      e qui

      hakuna e damian sull’interruzione volontaria di gravidanza – pagina 5 https://ilforumdegliincel.forumfree.it/?t=80133946&st=60#entry670426610

      Si questo blog ho letto molto spesso che attaccare le donne sul piano sessuale è impossibile. Ed è così: guardate cosa è successo a Rocco Siffredi recentemente.

      Io infatti attacco la CONCEZIONE arbitraria del sesso a beneficio delle femmine ma non a beneficio degli uomini.

      Quando lo faccio, mi sento come il pesciolino pagliaccio di “alla ricerca di Nemo” mentre prova a mettere fuori uso il filtro dell’acquario: la turbina gira talmente veloce da farti a pezzi ma se metti il ciottolo giusto, puoi liberare lo spiraglio utile a farcela.

      Like

      1. Non è che sia impossibile, è che è il terreno di scontro più sfavorevole all’uomo in assoluto.
        E si deve considerare che le sconfitte indeboliscono: non è che uno perde 100, 200, 300 volte e alla fine la situazione è come prima…
        Guarda che non sono concetti astratti: i paper accademici nel 90% dei casi li fanno contro gli incel, non contro gli MRA, perché fiutano debolezza…

        Like

        1. Mi viene da pensare che chiunque abbia redatto quei paper debba avere una neoplasia che preme sul nervo olfattivo o comunque un qualcosa che inganna la loro percezione degli odori perché più che stilare conclusioni fondate su supposte osservazioni sui forum, non mi risulta che abbiano indetto degli sportelli di ascolto anonimi oppure intervistato OGNI SINGOLO INCEL che si reputa tale. Ma comunque non preoccuparti: la Manosphere in generale viene vista come un insieme di misogini anche qualora le rilevanze statistiche dicessero altrimenti https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/20539517221145671#bibr23-20539517221145671

          E gli MRA fanno parte della Manosphere. O sbaglio?

          E in tutta onestà, la nostra unica colpa è stato riconoscere la difficoltà a trovare partner come un problema di genere maschile (se proprio vogliamo usare una terminologia da “studi di genere”). In fin dei conti, se davvero volessero risolvere questo problema, avrebbero già attivato gli strumenti di monitoraggio di cui sopra. Poi ti dirò: a me quasi quasi piace essere considerato un sovversivo. Aggiunge il fascino del proibito al personaggio che ho deciso di creare con la mia attività. A tutti piacciono gli anti-eroi… Wolverine, Punisher, Batman, Jean Valjean, Robin hood…e finora, salvo interferenze esterne, non ho mai avuto difficoltà a controbattere. È facile quando la gente non fa altro che vomitarti addosso il suo pregiudizio. Non devi neanche impegnarti a provare il tuo punto, Basta soltanto rilevare le falle nei LORO discorsi. Discorsi alimentati proprio da quelle ricerche accademiche che dicevi e di cui gli autori, per questo, avranno la mia gratitudine.

          Like

        2. Questo è una dimostrazione di quello che intendevo: quella li’ ce l’ha specificamente con ME ma siccome se la fa sotto nel paper dice che sarebbero stati dei non specificati “incel”. Perché fiuta la debolezza degli incel.
          E io le ho risposto:

          An answer to Ann-Kathrin Rothermel…


          Questa mettila sul tuo forum.

          Vedi cosa intendevo?

          Like

        3. Ne è uscita una mezza stronzata, per non dire tutta: lo hai postato in un thread non commentabile e Deusfur fa la figura dell’ebete commentando senza aver letto e di conseguenza senza averci capito nulla…

          Like

        4. Lo trovi in “Osservatorio sul femminismo”, basta scrollare i titoli. Una cosa però: chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Abbiamo i nostri ritmi e le nostre necessità di tempo e molto spesso possono sfuggirci dettagli a una prima lettura, ma non per questo siamo ebeti, anzi, se possibile ci alleggeriamo il carico fin dove possibile. Non ho detto che tu hai detto che siamo ebeti. È solo un promemoria.

          Like

      2. Dal poco che ho letto di te, ci sono differenze significative (a tuo favore) rispetto a Deusfur, sia per profondità di pensiero che per capacità di comunicare. Per quanto riguarda te, ho notato una maggiore chiarezza e profondità nei tuoi interventi, mentre Deusfur sembra avere un approccio caratterizzato da uno stile pseudo-intellettuale, ma molto più superficiale nella sostanza. Inoltre Deusfur sembra anche credersi una specie di genio, almeno in apparenza perché di solito quell’atteggiamento in realtà tradisce autostima molto bassa; comunque il risultato è che non è aperto a critiche o consigli. Non mi sembra che tu abbia lo stesso complesso; ovviamente è perfettamente normale che tu non sia sempre d’accordo con gli interlocutori, ma il tuo atteggiamento è molto più sensato e aperto al dialogo.

        Critiche più specifiche a Deusfur le puoi trovare nei commenti di alcuni articoli passati di questo blog (non ricordo quali, forse Eric lo ricorda). Avevo letto alcuni suoi interventi sul vostro forum (interventi linkati qua da lui stesso, e presentati come esempi di perle di illuminante intelligenza, in contrasto con gli articoli di Eric che invece sempre secondo lui sono molto inferiori). Quello che ho notato è che spesso utilizza uno stile eccessivamente e forzatamente aulico, ricercato e complesso, che forse sarebbe accettabile per una rivista accademica di filosofia ma che rende difficile la comprensione per un pubblico generale come quello di un forum. Questo potrebbe essere dovuto al desiderio di impressionare, ma il risultato pratico è che il messaggio risulta incomprensibile. Sempre che ci sia un messaggio e che non sia tutta forma e poca sostanza.

        Adesso non mi interessa attaccare Deusfur, io quelle cose gliele ho già dette sotto forma di consigli, ma non gli interessano, quindi problemi suoi se preferisce continuare con quello stile; le ripeto a te solo per rispondere alla tua domanda “che differenza c’è fra me e Deusfur?”. Volevo solo dirti che trovo i tuoi interventi interessanti e ben argomentati e incoraggiarti a continuare a partecipare attivamente a questo blog.

        Like

        1. Di nuovo, sei molto gentile e ti ringrazio dei complimenti anche se so che potrei fare di più. Io leggo questo blog regolarmente e conto di parteciparvi ogni qualvolta sentirò di dire la mia su alcuni argomenti. Ovviamente quando si parlerà di incel, sarà molto più probabile che io mi faccia vivo! Ciao!

          Like

    1. C’è un odio verso gli uomini che raggiunge livelli incredibili e quanto sono fessi gli uomini che calano il capo davanti a questi capricci delle donne.

      Il rettore (perchè non hanno scritto rettrice): “Quando l’ho letto come uomo mi sono sentito escluso. Mi ha fatto riflettere sulla sensazione quotidiana delle donne quando non si vedono rappresentate nei documenti ufficiali”

      https://www.unitn.it/ateneo/113/il-rettore

      Quale sarà la prossima mossa delle donne per umiliare gli uomini? L’obbligo di indossare le gonne e le autoreggenti.

      Finirà che gli si ritorcerà contro come in altri casi: https://it.dayfr.com/sport/amp/1647469

      però che palle

      Like

      1. A me non sembra tanto odio quanto spasmodica voglia di fare virtue signalling, con controno di cazzate random: quando dice che si sente “escluso” è chiaramente una balla, “escluso” da cosa?
        Se scrivono “la rettrice Flavio Deflorean” invece che “il rettore Flavio Deflorean” c’è sempre Flavio Deflorean, non è escluso per niente. E se avessero scritto “Il Papa Flavio Deflorean” o “La Papessa Flavio Deflorean” ci sarebbe sempre stato lui. Quindi non c’è nessuna “esclusione”, semmai si può discutere se i titoli siano adeguati o meno al ruolo, nel caso del titolo legato al sesso bisognerebbe discutere di questo: IL RUOLO CAMBIA A SECONDA CHE SIA UN MASCHIO O UNA FEMMINA A RICOPRIRLO?
        Secondo me IN ALCUNI CASI SI, ESEMPIO: UNA POLIZIOTTA O UNA SOLDATESSA SONO DIFFERENTI, ASSUNTE CON TEST FACILITATI E QUINDI INFERIORI. NON POSSONO ESSERE “POLIZIOTTO” O “SOLDATO” PERCHE’ QUELLI SONO ASSUNTI CON TEST PIU’ DURI E SONO QUINDI PIU’ PRESTANTI ED EFFICIENTI.

        Like

      2. Fattononfui
        @@
        Quale sarà la prossima mossa delle donne per umiliare gli uomini? L’obbligo di indossare le gonne e le autoreggenti.
        @@

        Ascolta, qui non è questione di donne che vogliono umiliare gli uomini; è questione che la massa maschile deve svegliarsi e tirare fuori i coglioni.
        Bisogna prendere atto del fatto che siamo circondati da autentici smidollati leccaculo.
        Come ho già avuto modo di scrivere innumerevoli volte, sono gli uomini il cavallo di troia delle femmine (femministe dichiarate o meno), che si espandono a più non posso perché di fronte non trovano alcuna opposizione.

        Like

        1. “Bisogna prendere atto del fatto che siamo circondati da autentici smidollati leccaculo.”

          Lo so

          Like

        2. “… le femmine (femministe dichiarate o meno), che si espandono a più non posso perché di fronte non trovano alcuna opposizione.”

          … Appunto; e dunque, quando c’è una “razza” – “nemica” la definisce Massimo Fini – che tende addirittura a soppiantare l’altra, come fanno, alcuni inguaribili romanticoni, a parlare di “complementarietà dei sessi”? Sarebbe come dire che Hutu e Tutsi erano “complementari” in Congo…

          Se ci pensiamo un attimo, la storia dell’evoluzione è piena di questi paradossi: se la procreazione umana si è evoluta in modo sessuato (avrebbe potuto anche non esserlo), è vero pure che i carnivori predatori non potrebbero esistere senza gli erbivori prede: di fronte a ciò, noi potremmo forse definire predatori e prede “complementari” fra loro?.. Beh, forse anche sì: ma da quel momento dovremmo intendere che quella definizione non suona più da Baci Perugina, perché significa “mors tua, vita mea”.

          Like

        3. @ Claudio

          Infatti, dal 2014 ad oggi, non esiste un mio commento in cui parlo di “complementarità dei sessi”.
          Anzi, dal mio punto di vista uomini e donne sono solo un tragico “errore” di madre natura, o dio (d minuscola) per chi ci crede.
          Come dice una mia conoscenza:
          “Quella umana è una specie che non sarebbe mai dovuta esistere, ma che per ragioni ignote a noi umani, esiste”.

          Liked by 1 person

  3. Buon articolo, che però sconta sempre il solito difetto dei (già rari) interventi (davvero) pro- diritti maschili delle femmin(ist)e: li si sostiene solo se e quando utili alla causa femminile, mai una volta che dicessero semplicemente “hanno ragione perché è loro diritto, punto e basta”, il che spuace dirlo getta una luce non proprio onorevole sul “sesso empatico”. Comunque, magari prima o poi ci arriveranno…

    Like

    1. “Comunque, magari prima o poi ci arriveranno…”.

      … Da sole no; anche perché, andando avanti con l’età, passata la fase fertile, svanito il fica-power, diventano sempre più acide e misandriche; e sono proprio le donne di quell’età a influenzare l’agenda.

      Ci arrivano solo con due eventi: il primo sperimentato più volte nella storia; il secondo mai. Il primo è una catastrofe che riporti indietro le lancette della storia (come la Terza Guerra Mondiale); il secondo è la totale “scomparsa” (non fisica) degli uomini.

      Like

Leave a comment