Non vedo alcun “femminile sovraesteso”: è proprio questo il bello.

Mi hanno segnalato, sia nei commenti che tramite feedback, questo video di Yasmina Pani...

…nel quale, secondo Yasmina, all’Università di Trento avrebbero adottato il “femminile sovraesteso”.

SBAGLIATO.

Proprio come il “maschile sovraesteso” il concetto di “femminile sovraesteso” si applicherebbe UNICAMENTE A GRUPPI FORMATI DA PERSONE DI ENTRAMBI I SESSI, O DI CUI NON SI CONOSCE IL SESSO. Non può applicarsi a gruppi formati da tutte persone dello stesso sesso, e men che mai ai singoli individui.

Ma “adottare il femminile sovraesteso” non è affatto quello che hanno fatto a Trento:

La presidente, la rettrice, la segretaria, le professoresse, la candidata, la decana. Tutto al femminile. Anche se le persone indicate sono uomini.

A Trento secondo il nuovo regolamento ad un uomo viene attribuita la carica di “la presidente” o “la rettrice” o “la segretaria”, anche se, appunto, si tratta di una sola persona, di sesso maschile.

E’ proprio questo il bello, è proprio questo ciò che trasmette il messaggio:

DA OGGI LIBERI TUTTI, PER DAVVERO.

Perché all’Università non sanno neanche come funziona il sovraesteso, sia esso maschile o femminile, o forse non gli interessa affatto. In realtà hanno inventato una cosa del tutto nuova, che non è “femminile sovraesteso” – letteralmente, la fantasia al potere, o, se preferite, “liberi tutti” oppure anche “fanno quello che cazzo gli pare”.

Quindi: un plauso a U RETTORU Flavio Deflorian ed a tutta la sua fantasiosa “corte dei miracoli” (perlomeno linguisticamente parlando), poiché è sempre bello vedere gente che fa quello che cazzo gli pare.

Scrivo U RETTORU per mantenere viva l’attenzione sull’importanza del movimento per l’indipendenza della Corsica – e colgo l’occasione per salutare tutti i professori e gli studenti della Università di Corsica Pasquale Paoli (U BABBU! VIVA U BABBU!). Ed anche, e soprattutto, perché anch’io SCRIVO COME CAZZO MI PARE.