La definizione di “basato”…

…secondo qualcuno è questa:

Definisci “basato”: Nonno ha un cancro terminale. La moglie di suo figlio è una squilibrata che sta divorziando e otterrà l’affidamento dei nipoti, distruggendo la vita del marito–> lui fa fuori la nuora e l’avvocato, in modo che i suoi nipoti vadano a suo figlio.

La descrizione è un pochino sommaria, per comprendere appieno occorre dettagliare un po’ meglio il contesto: la ex-moglie del figlio si era risposata con un avvocato di altissimo livello, i novellini sposini avevano poi intentato una causa per far avere l’affido esclusivo dei figli alla signora. Il padre dell’ex-marito, malato terminale di cancro, ha fatto fuori sia l’ex-nuora che il suo nuovo marito (l’avvocato di altissimo livello). In tal modo ha posto fine alla causa, ed a questo punto i figli non possono che rimanere col padre. Padre che è assolutamente innocente, non è stato lui a far fuori la sua ex e l’avvocato…

No comment, ma meritava di essere evidenziato.

17 thoughts on “La definizione di “basato”…

  1. a me ha sconvolto questa notizia, non so come giudicarla, non posso approvarla, so che non devo, però mi lascia problemi morali difficili da affrontare

    considerato che l’assassino è un morto che cammina, capisco che ha voluto riparare a una ingiustizia causata da noi-società e ce la sbatte in faccia

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    1. Io mi limito a far notare che è accaduto e c’è chi vede la cosa positivamente.
      Se invece mi si chiede un parere personale, certo non mi esento: non mi chiamo mica Roberto Vannacci che se la fa sotto persino a rispondere a domande su Mussolini.
      E il mio parere è:
      Se fossi nella stessa identica situazione del malato terminale di cancro, molto probabilmente farei la stessa identica cosa.
      Questo perché le cause per ottenere “affido esclusivo” NON SI DEVONO FARE, salvo nel caso di motivi gravissimi – ma in quel caso l’ex-marito avrebbe una sfilza di precedenti – cosa che invece non pare esserci affatto – l’unico precedente del padre è “GUIDA IN STATO DI EBBREZZA”, e la moglie aveva cercato di incastrarlo chiedendo di sottoporlo ad un test sull’uso di droga due anni dopo, nel maggio 2022:
      https://www.msn.com/en-us/news/crime/court-records-show-years-long-custody-battle-connected-to-deadly-las-vegas-law-office-shooting/ar-BB1llzTg
      La cosa puzza un po’: se uno fa uso di droga bisogna vedere di QUALE DROGA FA USO. Si fuma forse marijuana, cioè quella cosa che in alcuni paesi – Canada e Germania inclusi – è legale, e che molti vorrebbero legalizzare? SCOMMETTIAMO CHE IN QUESTO CASO TUTTE LE FEMMINISTE DIVENTANO IMPROVVISAMENTE (E TEMPORANEAMENTE) PIU’ PROIBIZIONISTE DI SALVINI, GIOVANARDI E MELONI MESSI INSIEME?
      Quel che è certo è che il massimo che ha fatto sotto influsso di droga è mettersi alla guida SENZA NEANCHE CAUSARE INCIDENTI, una volta sola, tanto che due anni dopo per trovare qualcosa con cui squalificarlo la ex ha chiesto che gli facessero il test anti-droga…e qui la domanda sorge spontanea: se era pericoloso, come mai l’unico precedente è che lo hanno beccato alla guida sotto effetto di droga, tanto che pur di trovare qualcosa hanno dovuto chiedere che facesse il test sull’utilizzo di droga due anni dopo?

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    2. “ingiustizia causata da noi-società”

      Ci si abbandona a queste “soluzioni” quando si pensa che lo Stato non sia capace di agire in modo equo e giusto.

      Lo Stato sta abbandonando un po’ alla volta gli uomini, la società li reputa sempre meno degni di tutele. Tanto che ormai bisogna sperare che passino le leggi che permettono di dichiarare il sesso in base ai propri interessi.

      Il nonno era convinto che lo Stato non avrebbe difeso il proprio figlio dalla donna (in quanto donna) e dall’avvocato di grido (in quanto avvocato di grido) e ci ha pensato lui a difenderlo.

      Se non c’è un controllo equo e giusto della cosa pubblica da parte dello Stato sorgono le faide. Se non lo fa lo Stato interviene la famiglia per rimettere le cose a posto. È sempre stato così.

      Non possono pensare che in tutti i casi un uomo si rassegni e accetti la vita da miserabile che la ex gli procura tramite le ingiustizie dei tribunali e delle leggi.

      Alcune volte, se non ce la fa, si suicida e finisce lì (la società sostanzialmente se ne fotte) altre volte succede altro.

      Non si approva, ma che fa la società per risolvere queste ingiustizie?

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      1. Ma tanto, anche a “risoluzione” attuata, a posteriori diranno comunque che bisogna educare gli uomini a fare a meno della supposta “mascolinità tossica” che induce a casi come questo dove “il nonno, in osservanza del sistema di potere patriarcale ha ucciso la donna e l’uomo con cui aveva deciso di rifarsi una vita poiché non sopportava che i bambini crescessero al di fuori della sfera di influenza patriarcale ove è il capofamiglia più anziano a decidere per tutti” o altre amenità così.

        poi, se chiedessero a me cosa farei con un male incurabile, probabilmente farei face-reveal e parlerei pubblicamente di questione maschile e problema incel in quanto al contrario del nonno, ovviamente, non ho avuto modo di riprodurmi. Ma ciò non significa che non possa andarmene col botto, non so se mi spiego.

        Riguardo alla definizione di “Basato”, io ne conosco l’origine etimologica che tra l’altro calza perfettamente questa vicenda. Avete presente il codice di Hammurabi? Quel blocco monolitico su cui sono incise le antiche leggi babilonesi in caratteri cuneiformi?

        Ebbene, il termine “basato” deriva da “basalto”, cioè il materiale di cui sono costituiti gli antichi frammenti delle steli su cui veniva riportata la cosiddetta “legge del taglione”.

        I provvedimenti stabiliti da quel principio erano così irremovibili e lapidari da richiamare idealmente la fermezza delle fondamenta giuridiche su cui il codice di Hammurabi poggiava.

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      2. #Non si approva, ma che fa la società per risolvere queste ingiustizie?#

        In teoria si approverebbe anche perché se non c’è pena allora c’è vendetta.
        In pratica non si approva perché questo comportamento (di per sé approvabile) è stato preceduto da uno non approvabile.
        Infatti questo caso dimostra che fare da sé non è così costoso perché l’alternativa è molto più costosa.

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        1. Non sappiamo molto di questo caso, quindi non darei un giudizio definitivo, e per questo ho scritto “molto probabilmente”.
          Però quel che si sa è che il padre a cui volevano togliere i figli aveva un solo precedente: “guida in stato di ebbrezza” e per riuscire a rafforzare le loro tesi il duo aveva chiesto che fosse sottoposto ad un test sull’uso di droga.
          Quindi qui non si parla di uno che faceva abusi sui figli e/o sulla ex-moglie, né di uno accusato di chissà quali crimini contro terzi: “guida in stato di ebbrezza” tra l’altro indica che non aveva fatto un qualche incidente coinvolgendo altre persone, semplicemente lo avevano fermato e controllato, risultato positivo.
          Vista così, sulla base dei dati limitati che abbiamo, sembra proprio una motivazione pretestuosa per togliergli i figli, e forse hanno fatto i pretestuosi con la famiglia sbagliata…

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  2. questo fa ridere

    https://www.hindustantimes.com/entertainment/bollywood/nora-fatehi-thinks-feminism-f-up-our-society-completely-brainwashed-men-i-think-women-are-nurturers-101712838124064.html

    ovviamente non so chi sia (attrice indiana credo) dice che il femminismo ha fatto il lavaggio del cervello agli uomini, mentre dovrebbero tornare al ruolo tradizionale di procacciatori di risorse (basatissima)

    è interessante perché ci ricorda che il ruolo tradizionale è una fregatura soltanto un po’ meno del femminismo e perché il giornale è indiano (in lingua inglese) in India il femminismo c’è ma non capisco se è autoctono o coloniale, mi sembra di ricordare che per Modi (il più grande troll del mondo 😂 quello che gli antichi indiani hanno inventato l’ingegneria genetica perché Ganesha ha la testa di elefante) lo vedeva come frutto del colonialismo, comunque in quest’epoca di rivoluzione globale a me sembra che il femminismo sia riconosciuto dalle ex colonie come strumento di guerra occidentale

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    1. Il problema è che le attrici di Bollywood non sanno cucinare ma il miliardario che le mantenga lo cercando comunque: le attrici di Bollywood che NON hanno sposato un riccone si contano sulle dita…

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    2. Dell’India so pochissimo (mi viene in mente solo la richiesta femminile di apartheid sui mezzi di trasporto), ma ‘sta tizia mi sembra la classica rappresentante svalvolata e misandrica del suo sesso: come può avere il coraggio di affermare che il femminismo ha fatto il lavaggio di cervello AGLI UOMINI, che invece il femminismo l’hanno solo subìto, essendo state le donne stesse a seguire la sirena femminista?

      Che io sappia, lì è accaduta la stessa cosa che è accaduta nella Cina non rurale: le donne, una volta empowerizzate con studio-lavoro-reddito, hanno cominciato a ignorare tutti gli uomini con uno status inferiore al loro.

      E’ molto semplice, e lei non lo vede.

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      1. #come può avere il coraggio di affermare che il femminismo ha fatto il lavaggio di cervello AGLI UOMINI, che invece il femminismo l’hanno solo subìto, essendo state le donne stesse a seguire la sirena femminista?#

        Secondo me le donne non hanno subito un lavaggio del cervello. Sempre secondo me questo è un messaggio che una categoria di femmine rivolge ad un’altra categoria di femmine. Il parere maschile viene considerato irrilevante.

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    3. “Se portiamo la stessa cosa sul tavolo, allora chi porterà l’altra roba?”

      Tirano fuori delle supercazzole incomprensibili, ma credo perché in realtà vogliono l’uomo fornitore, sostenitore, pronto ad assumere un ruolo protettivo nella società, ma che sia pure impegnato nella cura degli spazi domestici e nell’accudimento ed educazione dei figli.

      Da questo si deduce che loro non vogliono impegnarsi a portare nulla.

      Ho visto in diversi video statunitensi porre questa domanda alle donne: “What Do You Bring to The Table ?”.

      Fanno fatica a rispondere e si irritano pure parecchio.

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  3. poi ci sono questi, i soliti, che stanno in cammino da vent’anni, hanno fatto il giro e sono tornati (in collaborazione con il sole24)

    https://alleyoop.ilsole24ore.com/2024/04/12/violenza-donne-nuovi-modelli-maschili/?utm_medium=FBSole24Ore&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR33Kw_QSKFyfSO22roC6gjPE93pCmV6CyMTGjc_UAIHT0vg7ZEFgfJGK5c#Echobox=1712898437

    fanno sempre ridere ma intravedo una novità: non essendogli riuscita la stronzata del patriarcato dominante ora si stanno posizionando sul post-patriarcato

    non cambia tanto perché la colpa è sempre degli uomini che per cultura non sanno essere rifiutati

    camminando camminando un giorno riconosceranno anche loro la verità semplice: gli assassini hanno problemi psicologici e non c’è alcuna cultura da combattere post post post patriarcale

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    1.  “Da questo punto di vista la dimensione che stiamo costruendo anche oggi è quella di creare spazi di confronto tra uomini e donne

      Dicesi confronto gli uomini che danno ragione alle femministe

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  4. @Claudio

    penso dove dice questo (tradotto schifo):

    ”Parlando di “uomo giusto”, Nora ha aggiunto: “Devi essere pronto a essere un sostenitore, pronto ad assumere un ruolo protettivo nella società. Molti uomini non vogliono più farlo. Molti anche gli uomini oggi hanno subito il lavaggio del cervello da parte dell’era del femminismo… se un uomo può lavorare per essere più un fornitore e un protettore, le donne possono concentrarsi sull’essere più nutrici. Ognuno porta qualcosa sul tavolo. a tavola soldi, cibo, alloggio, devo portare a tavola i bambini, essere mamma, occuparmi della casa, cucinare, ecc. Se portiamo a tavola la stessa cosa, allora chi porterà l’altro cose?”

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    1. “penso dove dice questo (tradotto schifo):

      ”Parlando di “uomo giusto”, Nora ha aggiunto: “Devi essere pronto a essere un sostenitore, pronto ad assumere un ruolo protettivo nella società.”

      … Appunto; ma ella non si chiede se LEI PER PRIMA sarebbe disposta ad assumere un ruolo di cura per uomo di status inferiore – o perfino uguale – al suo; e la risposta è ovvia (negativa).

      Così come è altrettanto ovvia la risposta maschile nella sua stessa situazione (positiva).

      Però lei deresponsabilizza le donne e accusa gli uomini. Quindi lei sottintenderebbe un’altra accusa: “Se le donne indiane si sono empowerizzate con studio-lavoro-reddito, perché voi uomini non vi impegnate DI PIU’, in modo da risultare sempre provider appetibili, un passo avanti a loro?

      E qui si spalanca tutto un mondo:

      1) se tutti gli UU dovessero stare in cima alla piramide (ruoli manageriali), chi svolgerebbe i ruoli esecutivi, come il semplice operaio in fabbrica?

      2) a parità d’impegno nello studio, le DD vengono incoraggiate mediante voti migliori, che spalancano carriere migliori;

      3) ma soprattutto: perché mai io uomo dovrei sgomitare e dannarmi per emergere (hyper-agency) se poi non ho il controllo e l’intangibilità di ciò che costruisco, visto che la stronza che mi sono messo appresso mi può togliere figli, casa e mezzo stipendio?

      Quindi, cara Nora, io uomo la svolto in un altro modo: innanzitutto io Going My Own Way, non produco surplus (hypo-agency) perché non voglio essere provider di nessuna parassita nonché potenziale ladra; e, se potrò, m’identificherò addirittura come donna: quando tutt* saremo parassit* di Zio Sam, voglio poi vedere quali risorse rimarranno da parassitare.

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