Pagliacciate Propagandistiche Tedesche.

Pagliacciate propagandistiche si, ma sulle quali è meglio riflettere – è molto utile infatti sapere con chi abbiamo a che fare, quali tattiche usa, ed anche, e soprattutto, quali limiti ha…

Il 7 marzo 2024 alla vigilia della festa della donna la polizia teutonica ha compiuto dei “raid” nelle case di 45 persone in 11 differenti Lander tedeschi, nell’ambito della “giornata d’azione per la lotta alla misoginia su Internet”.

Già messa così dovrebbe suonare leggermente bizzarra, ma adesso viene il bello: i sospetti sono stati interrogati, nessuno dei 45 individui è stato arrestato, non ci sono state perquisizioni perché solo DOPO l’interrogatorio i nomi di alcuni dei sospetti sono stati notificati ai giudici competenti che dovranno decidere se si tratta di crimini da perseguire o meno… 😀 LOL 😀

Aspettate, non è mica finita: i sospetti (per i quali non si usa mai la parola “UOMINI” e quindi includono anche FEMMINE) sono principalmente persone che sulla rete utilizzavano insulti a sfondo sessuale contro POLITICANTI FEMMINE.

In pratica una leccata di culo alle donne di potere, in una data altamente simbolica, un’azione volta più che altro a fare notizia e senza una solida base legale: infatti solo DOPO l’interrogatorio i nomi di alcuni dei sospetti sono stati notificati ai giudici competenti che dovranno decidere se si tratta di crimini da perseguire o meno…il che significa che se i sospetti non fossero stati in casa o non avessero aperto la porta allora tutta l’operazione propagandistica sarebbe miseramente fallita, visto che si trattava soltanto di indagini…e tutto questo per qualcosa che anche senza tutta la balorda enfasi sulla “misoginia” SAREBBE COMUNQUE PERSEGUIBILE: insultare ripetutamente qualcuno con epiteti (a sfondo sessuale o meno, è irrilevante) non è in ogni caso legale a prescindere dal fatto che il destinatario degli epiteti sia uomo o femmina. Quindi cosa hanno fatto questi? Hanno preselezionato casi di cui sono state vittime donne famose e quindi sono andati a interrogare i sospetti giusto alla vigilia dell’8 marzo! 😀 LOL 😀

E, oltre al link all’Associated Press…

https://apnews.com/article/germany-women-misogyny-raids-internet-hate-crime-31d3e61aab90bdce3f6f0d96e21d0fe4

…vi metto pure quello all’articolo a firma Isaac Jones, del quale chi conosce l’inglese saprà ben apprezzare i toni nettamente propagandistici che non sfigurerebbero affatto in un quotidiano dell’Italia fascista di una novantina di anni fa (“Authorities meticulously combed through the internet”“the nation’s determination to confront the misogyny that festers online with legal force is a beacon for others to follow”“This action against online hate speech stands as a prelude to International Women’s Day, reinforcing the commitment to safeguarding women’s rights and dignity in all spheres of life” 😀 LOL 😀 ):

https://www.msn.com/en-us/news/world/germany-intensifies-clampdown-on-online-misogynistic-hate-speech-with-nationwide-raids/ar-BB1juS9Y

40 thoughts on “Pagliacciate Propagandistiche Tedesche.

  1. @@@
    Il 7 marzo 2024 alla vigilia della festa della donna la polizia teutonica ha compiuto dei “raid” nelle case di 45 persone in 11 differenti Lander tedeschi, nell’ambito della “giornata d’azione per la lotta alla misoginia su Internet”.
    @@@

    In questo caso l’italiano medio di sesso maschile notoriamente affetto e afflitto da esterofilia cronica, direbbe:
    “Certe cose succedono SOLO in Italia!”
    Ah no, cazzo, siamo in Germania…

    Oppure (in questo caso anche da parte femminile):
    “In Germania sì che ti fanno un culo così; lì sono seri, mica come in Italia dove la giustizia è una barzelletta e i misogini fanno quel che cazzo gli pare. Infatti tutto il mondo ride di noi… bla bla bla etc etc”…

    Tuttavia, al di là di queste fregnacce tipiche di una moltitudine di nostri connazionali, resta sempre il fatto che i principali nemici degli uomini pensanti sono l’oceanica massa di coglioni di sesso maschile da cui siamo circondati, a cominciare da quelli che si trovano in alto.

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    1. “… i principali nemici degli uomini pensanti sono l’oceanica massa di coglioni di sesso maschile da cui siamo circondati, a cominciare da quelli che si trovano in alto.”

      “… Dei quali non frega niente di quelli che si trovano in basso”, aggiungo io.

      L’altro giorno ho rivisto un compagno di liceo-università, rimasto al Nord anche da pensionato (forse si stabilirà negli USA).

      Era un “dominante” già all’epoca, molto sicuro di sé e intraprendente; abita alternativamente in tre sue residenze: un appartamento sul Lago d’Iseo, un altro a Firenze e UN CASTELLO a Vallombrosa, Toscana (quando vivevo in Emilia ero stato suo ospite in tutte tre); ne ha avuta una quarta nella carissima Nizza.

      E’ stato sposato con una ex Miss Brescia, alla quale passa ancora un assegno mensile superiore alla mia pensione; attualmente sta con una cittadina americana di origine sud-coreana, 55enne che ne dimostra 40, concertista (lui è venuto in gita al Sud da solo).

      Mi dice che lei ha un approccio al maschile da gheisha; gli ho chiesto in che modo, oltre a quello, lei si renda utile nel quotidiano: è venuto fuori che lei non ha vocazione né per la cucina né per la manutenzione domestica. Ha chiosato che, pur intuendo il motivo per cui ella stia con lui (LMS), di tale motivo non gli frega assolutamente niente; ammette pacificamente di non sopportare la solitudine e neanche di questo gli frega niente.

      A suo tempo mi aveva già detto che lui, da ex padre separato (figlia ormai grande), non capiva perché io consumassi le mie energie nell’associazione padri separati, ritenendola una battaglia persa in partenza, della serie “i figli sono delle madri, e chiusa lì” (tanto a lui “gliene avanza”…).

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      1. Claudio
        @@
        “… Dei quali non frega niente di quelli che si trovano in basso”, aggiungo io.
        @@

        Ovviamente.
        L’ho scritto innumerevoli volte anch’io, ed altri prima di noi han fatto altrettanto.

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    2. Io però vorrei mettermi nei panni degli uomini in alto. Credo che si faccia riferimento a chi ha un qualche potere pubblico. Questi da un lato sono pressati (a dir poco) dalle femmine e dall’altro dovrebbero occuparsi di quelli che più sotto sono stati correttamente definiti dei coglioni. Ma chi glielo fa fare di inimicarsi le uniche che hanno voce (ed è un loro merito)?

      Poi potremmo riferirci agli uomini che sono in alto economicamente. Quelli che dopo una perdita economica ‘gli avanza’. Ma poco sopra viene riferito che questi ritengono che i figli siano delle madri, che avranno quindi il monopolio della loro programmazione / educazione.

      Quindi non è possibile fare affidamento su altri. Bisogna tenere un determinato comportamento innanzitutto per trarne un vantaggio personale e solo secondariamente per mostrare che esso è vantaggioso, al fine di favorirne la diffusione. Quelli in alto eventualmente si muoveranno di conseguenza.

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      1. “Quindi non è possibile fare affidamento su altri. Bisogna tenere un determinato comportamento innanzitutto per trarne un vantaggio personale e solo secondariamente per mostrare che esso è vantaggioso, al fine di favorirne la diffusione. Quelli in alto eventualmente si muoveranno di conseguenza.”

        … Uhm… questo concetto non l’ho ben capito; la condizione maschile viene divulgata in un’ottica (inconsapevolmente) intersezionale (s’interseca con lo status): e cioè viene mostrato che un U, già in partenza alpha, può attraversare divorzi milionari, false accuse milionarie, e uscirne in condizione (ancora) ben più florida di un MGTOW/Incel che non si è esposto a nessun rischio, per cui permane nella sua condizione beta di partenza; senza perdite, ma pur sempre beta.

        Per cui non riesco a capire perché “quelli in alto eventualmente si muoveranno di conseguenza”, visto che quelli in alto che si sono lanciati attraverso tutti gli anelli di fuoco, alla fine stanno ancora benone (“gliene avanza parecchio”) rispetto a un Beta prudente.

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        1. Claudio

          1 Uomini con potere politico. Non posso biasimarli. Subiscono una pressione esclusivamente femminile.

          2 Uomini con potere economico. Loro subiscono un danno economico di cui non risentono ma i figli subiscono un danno educativo di cui i padri si disinteressano. Dunque non è a quei padri che ci si deve rivolgere. Bisogna guardare altrove per individuare quelli che si muovono diversamente ed iniziano a fare peso.

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      2. Perseo, sono gli uomini “che contano” (politici, intellettuali, giornalisti, magistrati, sindacalisti) che nel corso dei decenni hanno permesso l’espansone dell’ideologia femminista, a cominciare dai pagliacci anglosassoni per finire dalle nostre parti.
        Sono loro che non si sono opposti.
        Sono questi signori “laureati con il massimo dei voti”, che da eoni baciano il culo alle femmine – femministe dichiarate o meno – che “ci han costretti” a fare i carbonari.
        Le femminucce femministe si sono espanse con un tumore maligno perché non hanno trovato una forza che gli si opponesse efficacemente.
        Tutto il resto è stato (ed è) consequenziale.
        Personalmente trovo assurdo che ad opporsi a tutto ciò siano quasi esclusivamente uomini che nella vita si occupano di tutt’altro, come me, che passo le giornate nei cantieri.
        Ed è anche per questo che uso un soprannome, perché son perfettamente consapevole del fatto che in “altri contesti” (quelli “che contano”) le parole di un geometra conterebbero zero.
        Perciò, no, nessuna giustificazione agli stronzi che “si trovano in alto”.

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        1. “Le femminucce femministe si sono espanse con un tumore maligno perché non hanno trovato una forza che gli si opponesse efficacemente.”

          … E tu pensa che questo innato antagonismo, La Fionda lo definisce … “complementarietà”!!..

          Le DD (e non solo le femministe) sono inacidite nei nostri confronti – “non esistono più gli uomini d’una volta” – perché non trovano abbastanza uomini che possano offrire loro agio e benessere: non riescono a capire (in quanto incapaci di pensiero astratto) che il potere d’acquisto di un salario/stipendio maschile di oggi non è quello di 50 anni fa; e che le donne di 50 anni fa non avevano le pretese consumistiche di quelle odierne: non pretendevano la vacanza (a rate con la finanziaria) sul Mar Rosso, ma si accontentavano della pensioncina a conduzione familiare a Cattolica/Riccione; non pretendevano il SUV (pure quello con tremila rate), si accontentavano dell’utilitaria.

          Oggi vogliono il SUV grande come un miniappartamento per trasportarci il barboncino (visto che non vogliono far figli); 50 anni fa i miei ex suoceri andavano nella Bianchina con tre bambini e un cane-lupo.

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        2. Non ho mai capito quei discorsi: che una pretenda millemila milioni di euro o si accontenti di 50 centesimi E’ ESATTAMENTE LA STESSA COSA.
          Perché l’unico prezzo giusto è ZERO.

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        3. “… l’unico prezzo giusto è ZERO.”

          …Beh, dipende… io avrei ritenuto giusto condividere le mie poche sostanze con una D che avesse presentato quattro requisiti, dei quali: i primi tre intrinseci in lei stessa, il quarto dipendente dal contesto sociale.

          Che avesse avuto competenza e voglia nella cucina e nella manutenzione domestica (due requisiti già mancanti nella concertista sud-coreana del mio amico alpha); che avesse nutrito stima e rispetto nei miei confronti (ricordo che nella nostra indagine sulla violenza domestica subìta dagli uomini https://www.vittimologia.it/rivista/articolo_macri_et_al_2012-03.pdf buona parte della violenza psicologica riguardava la continua denigrazione, facendo paragoni con uomini di maggior successo; è ciò che ho definito lo SFORZARSI DI ACCONTENTARSI verso il beta-provider, sforzo che trapela continuamente nella quotidianità, fra musi lunghi, battute acide e “mal di testa” serali), e nell’infondere la stessa stima e rispetto nei figli.

          Il quarto e ultimo requisito è: totale assenza della possibilità giuridica di minacciare e ricattare il beta-provider con allusioni a una separazione rovinosa per lui.

          Ho reincontrato un altro ex compagno, questa volta addirittura delle elementari (quindi lui e sua moglie sono miei coetanei): lei, casalinga, ha i primi tre requisiti; ma stiamo parlando di una ex ragazza di fine anni ’50 al Sud: pensate che la domenica aveva dai genitori il permesso di uscire a passeggio con le amiche solo DOPO aver aiutato a rigovernare la casa.

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        4. Perseo, il problema non è solo “ora”, ma soprattutto “ieri”…
          La pianta va piegata (ed educata…) quando è piccola, non quando è cresciuta ed ha messo radici.
          Se in Occidente (quindi non “solo in Italia”…) l’ideologia femminista si è incistata in ogni dove, è perché in passato NESSUN intellettuale, NESSUN politico, NESSUN magistrato, NESSUN sindacalista, NESSUN giornalista è stato capace di opporsi a dovere.
          E nei rarissimi casi in cui i suddetti hanno aperto la boccuccia, han fatto solo danni.
          Perciò ce ne vuole per “giustificare” questi poveri ometti “vittime” delle femminucce femministe…
          No, Perseo, questi son soggetti che vanno mandati affanculo all’istante e verso i quali non c’è e non ci può essere alcuna attenuante.
          Chi si doveva opporre?
          Forse gli operai delle acciaierie di Torino o di Terni?
          Oppure muratori e carpentieri?
          Magari idraulici ed elettricisti?
          Volendo geometri e ingegneri edili?
          Altrimenti bisogna concludere che a livello di massa, per quanto riguarda i rapporti tra i due sessi, gli uomini son realmente inferiori alle femmine, che a quanto pare dominano i suddetti a livello psicologico, emotivo e sessuale, quindi a livello “invisibile”. *

          ———————-

          PS: queste sono parole di Rino Barnart:
          https://questionemaschile.forumfree.it/?t=10006120#entry97851598
          @@
          Barnart

           Inviato il 14/8/2006, 15:18

          Quanto a me, io esprimo una sola condanna, che però non riguarda epoche, popoli o civiltà: io condanno la classe intellettuale maschile di queste ultime due generazioni.

          Il capo di imputazione, come ben sappiamo, è: alto tradimento.
          @@
          —————————-

          Anche questo è uno scritto di Rino Barnart.
          *
          https://altrosenso.wordpress.com/2020/02/17/lera-degli-sprovveduti-i-maschi/
          @@@

          L’Era degli sprovveduti: i maschi…è solo un’ipotesi

          C’è chi ha periodizzato la storia in 4 grandi Età.

          Quella Mitologica durata decine di migliaia di anni, fino al sorgere delle grandi religioni che hanno formato il mondo antico con la loro età Teologica.

          La terza sarebbe stata quella Ideologica, durata pochi secoli e chiusasi con la fine dell’idea di Rivoluzione. A questa seguirebbe l’età Psicologica, nella quale staremmo entrando in questi decenni.

          Molti elementi inducono a dar credito a questa prospettiva e molti altri suggeriscono che essa sia, delle quattro, quella meno confacente alla polarità maschile, non sia un prodotto maschile e trovi gli uomini del tutto spiazzati.

          Chi è proiettato da madre natura verso l’esterno, verso il cosmo, non può al tempo stesso essere orientato verso l’interno, attento alle dinamiche interiori. Sue e altrui, dei singoli e dei gruppi.

          Questa quarta Età, se fosse, sarebbe allora di polarità femminile. Una stagione storica dalle forme e dalla durata imprevedibili, di fronte alla quale la massa maschile minaccia di essere del tutto sprovvista di strumenti di comprensione e di azione. Spiazzata e spaesata, disorientata e confusa.

          Un altro mondo mai visto e, per gli uomini, impensabile. Sconcertante.

          E’ un’ipotesi. Scartarla a priori potrebbe rivelarsi un errore. Qui siamo in bilico tra un abbaglio e uno sbaglio, giacché…

          …può non essere, ma potrebbe essere davvero…
          @@@

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        5. “Questa quarta Età, se fosse, sarebbe allora di polarità femminile. Una stagione storica dalle forme e dalla durata imprevedibili, di fronte alla quale la massa maschile minaccia di essere del tutto sprovvista di strumenti di comprensione e di azione”.

          Eccellente; faccio una chiosa “intersezionale” all’analisi di Rino: le bubbole psicologiche possono trovar spazio solo in società ove i bisogni primari – cibo, abitazione, riscaldamento ecc. – sono ampiamente soddisfatti; infatti Rino colloca l’esordio dell’Era Psicologica all’inizio della Civiltà Tecnologica. Prima di quella, alle DD conveniva volare molto basso, perché era un attimo ricevere un calcio in culo e ritrovarsi fuori, all’addiaccio (e senza neanche i figli), se si sognavano di manipolare o angustiare il loro provider; infatti, all’epoca, mostravano deferenza, e agli stessi figli tessevano le lodi del padre di famiglia, e ne imponevano il rispetto.

          “Spiazzata e spaesata, disorientata e confusa.”

          In tal caso, la strategia vincente sarebbe la diserzione (MGTOW); ma, per attuarla, bisogna prima spazzar via il disorientamento: bisogna imparare a vederci chiarissimo. In pratica, alla nostra generazione è richiesto un lavorìo d’analisi di cui non sono state capaci le cento generazioni che ci hanno preceduto.

          Ci difetterà la psicologia, ma non certo la logica.

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        6. Claudio
          @@@“Le femminucce femministe si sono espanse come un tumore maligno perché non hanno trovato una forza che gli si opponesse efficacemente.”

          … E tu pensa che questo innato antagonismo, La Fionda lo definisce … “complementarietà”!!..
          @@@

          Sì, infatti fa ridere…
          Ma non sono i soli a propagandare simili bubbole, in circolazione ce ne son tanti altri di illusi, anche nel fantomatico momas.
          Per il resto conosco bene le pretese di tante (troppe) femminucce moderne, ed infatti non ne ho mai sposata una, tantomeno ho intenzione di farlo.
          Per “frequentare” certe tipe bisognerebbe guadagnare come minimo 5000/6000 euro al mese (magari), fermo restando il fatto che io li spenderei per me e non certamente per loro.
          Calcola che conosco un paio di uomini – uno è un “mio” muratore – ultra cinquantenni, che ormai da anni non hanno più relazioni con l’altro sesso (ogni tanto pagano qualche prostituta cinese, quindi dal punto di vista sessuale la loro è una vita di merda), anche e soprattutto per motivi economici, perché non va mai dimenticato che per un operaio da 1500 euro al mese, che vive in affitto e che è pure indebitato con la banca – diventa pesante spendere 60-70 euro quando va a cena fuori con una principessa sul pisello, che si guarda bene dal tirare su il portafogli e che in cambio non dà nulla, eccetto rotture di coglioni e pretese a go go.

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        7. Claudio
          @@@
          Eccellente; faccio una chiosa “intersezionale” all’analisi di Rino: le bubbole psicologiche possono trovar spazio solo in società ove i bisogni primari – cibo, abitazione, riscaldamento ecc. – sono ampiamente soddisfatti; infatti Rino colloca l’esordio dell’Era Psicologica all’inizio della Civiltà Tecnologica.
          @@@

          Assolutamente sì.
          Del resto anch’io in un recente passato ho scritto che di questi argomenti me ne posso occupare perché ho la possibilità di dedicarmici.
          Per dire, se mi ritrovassi disoccupato e con la Naspi a 1100 euro al mese, la presenza di Frank sarebbe a dir poco rarefatta o totalmente inesistente, perché dovrei pensare a sopravvivere.
          Ed infatti tante seghe mentali moderne esistono e possono esistere solo perché, nonostante le numerose magagne, viviamo in una società relativamente ricca.
          Nel momento in cui subentra la sopravvivenza, le seghe mentali scompaiono all’istante.

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        8. FRANK

          Perseo, sono gli uomini “che contano” (politici, intellettuali, giornalisti, magistrati, sindacalisti) che nel corso dei decenni hanno permesso l’espansone dell’ideologia femminista, a cominciare dai pagliacci anglosassoni per finire dalle nostre parti.Sono loro che non si sono opposti.

          >Ognuno ha la classe dirigente che si merita. I dirigenti rispecchiano perfettamente l’attitudine dell’uomo medio nei confronti delle femmine. Peraltro, essendo in democrazia, sono chiamati ad ascoltare la voce di chi parla e non di chi sta in silenzio (o peggio, perché tantissimi maschietti ordinari usano la voce solo a vantaggio delle femminucce). Se nessun uomo si oppone alle femminucce nel quotidiano, perché un dirigente dovrebbe comportarsi diversamente? Ipotizziamo che vi sia un dirigente illuminato a contrastare le femminucce? Ovviamente sarebbe attaccato da queste ultime e ciò è normale. Ma non sarebbe attaccato anche da tantissimi uomini totalmente incapaci?Esempio. Qualche giorno fa un tale che ci mette faccia e nome ha detto che viviamo a vaginolandia. È una dichiarazione molto ingenua ma comunque ha fatto un passo in avanti. Molti uomini (ancora troppi) hanno affermato che al tale non piaceva la vagina. È un esempio stupido che fa capire che nessuno dall’alto potrebbe aiutare questa massa di ritardati.

          Le femminucce femministe si sono espanse con un tumore maligno perché non hanno trovato una forza che gli si opponesse efficacemente.

          >Certo. Ma l’opposizione deve avvenire nel quotidiano da parte dell’uomo comune. Del resto le leggi non cadono dal cielo ma sono espressione dei rapporti di potere vigenti in una determinata società. E un ritardato come quello di cui sopra che potere può avere nei confronti delle femmine? E tu ce lo vedresti un moneyslave ad occupare la piazza per ottenere la piena commercializzazione dei servizi sessuali e riproduttivi, nonché la fine dell’assistenzialismo pubblico pro femmina? Stiamo parlando di un incapace che prova piacere nel donare alle femmine. Peraltro lodato (questo devo ipotizzare) da tutti quelli che esaltano il dono maschile.

          Perseo, il problema non è solo “ora”, ma soprattutto “ieri”…

          >Su questo punto sono decisamente d’accordo. La generazione precedente la mia ha combinato disastri. Ma parliamo sempre degli uomini medi. Se le femmine di qualche decennio fa avessero accusato me di essere sbagliato in quanto maschio, io avrei risposto con un rutto nella migliore delle ipotesi. Invece sappiamo che la reazione maschile fu ben diversa.

          Se in Occidente (quindi non “solo in Italia”…) l’ideologia femminista si è incistata in ogni dove, è perché in passato NESSUN intellettuale, NESSUN politico, NESSUN magistrato, NESSUN sindacalista, NESSUN giornalista è stato capace di opporsi a dovere.

          >Mi vuoi forse dire che l’uomo comune ha fatto meglio? Io direi di no. Sono d’accordo quando ti riferisci all’Occidente. Ritengo che esso abbia una debolezza rispetto alle altre culture: la ‘cristianità’. E i paesi anglosassoni (da te citati prima) hanno lo ‘svantaggio’ di aver raggiunto il benessere prima degli altri.

          No, Perseo, questi son soggetti che vanno mandati affanculo all’istante e verso i quali non c’è e non ci può essere alcuna attenuante.

          >Io la penso diversamente. Non do attenuanti né all’uomo medio né ai di dirigenti. Entrambi hanno gli stessi difetti.

          Altrimenti bisogna concludere che a livello di massa, per quanto riguarda i rapporti tra i due sessi, gli uomini son realmente inferiori alle femmine, che a quanto pare dominano i suddetti a livello psicologico, emotivo e sessuale, quindi a livello “invisibile”.

          >Infatti le femmine qui ed ora hanno qualcosa in più che gli consente di prevalere. Sta agli uomini reagire.

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        9. A proposito delle femmine che pretendono le offerte maschili.

          L’uomo che offre la cena sta pagando per una controprestazione incerta. La prostituzione è più vantaggiosa.
          Diverso è il discorso se l’uomo non offre la cena, facendo presente che i sessi sono pari. Io lo faccio.
          Lei potrebbe obiettare che nessuno l’ha mai fatta pagare. Il che ci direbbe molto della capacità degli uomini che ha incontrato in passato. Lei potrebbe metterti i suoi soldi in mano perché le persone presenti in sala potrebbero avere da ridire sul fatto che lei paghi. Il che ci dice molto sulla capacità degli uomini che in quel momento sono intorno.
          A me sono capitate entrambe le cose. Ma lei ha sempre pagato. Probabilmente perché il mio passo successivo sarebbe stato metterla esplicitamente a confronto con una professionista. E lei lo ha capito. Poi a volte mi è andata bene ed il rapporto è stato impostato correttamente. Altre volte mi è andata ugualmente bene perché ho evitato una parassita, che è
          decisamente inferiore ad una professionista.
          Questo è un piccolo esempio di capacità di educare le femmine che ogni uomo dovrebbe avere. Ovviamente questa capacità implica lo strafottersene dell’approvazione femminile. Che è esattamente ciò che farebbe fare passi in avanti agli uomini. Sia nella sfera privata che nella sfera pubblica.
          Ps. Ovviamente bisogna essere ragionevoli. La prima volta invito io quindi offro, ma solo una sciocchezza. Dalla seconda volta bisogna imporsi. Non bisogna guardare al centesimo e alla singola uscita perché l’importante è che il rapporto sia nel complesso equilibrato. Insomma: il bilancio deve essere uguale a quello che si avrebbe con un amico.

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        10. “l’opposizione deve avvenire nel quotidiano da parte dell’uomo comune. Del resto le leggi non cadono dal cielo ma sono espressione dei rapporti di potere vigenti in una determinata società.”

          A mio parere, “la virtù e il buon esempio” non salgono dal basso verso l’alto, bensì discendono dall’alto verso il basso; ma, nella pratica, così non avviene. Le leggi sono fatte DA un ceto dominante PER il ceto dominante.

          Tutte le leggi di sottomissione dell’uomo-padre – nonché la relativa applicazione da parte dell’apparato giudiziario -, a partire dalla riforma del diritto di famiglia del ’75 e dallo “spalmare” la potestà genitoriale su entrambi i genitori (così aumentando a dismisura il potere materno, che invece, prima, era saggiamente controbilanciato dall’esclusiva patria potestà), sono state concepite da un ceto per il quale la rinuncia alla casa e a metà dello stipendio NON SIGNIFICAVA ROVINA (perché “ne avanzava”).

          “Mi vuoi forse dire che l’uomo comune ha fatto meglio? Io direi di no.”

          E’ vero, ma è un fenomeno relativamente recente: lo colloco nell’800, il secolo romantico, lacrimevole-tenerone-cuccioloso; che, guarda caso, è coinciso con l’ingresso delle donne nelle fabbriche (filande ecc.). Il salario femminile è stata cosa ben diversa dall’andare al mercato settimanale del paese a vendere i prodotti della fattoria (dove c’era il lavoro maschile!). Oltre che nelle fabbriche, a fine ‘800 le donne sono entrate in massa nel mondo dell’insegnamento e dell’assistenza ospedaliera.

          Prima di tutto ciò, l’uomo di casa era in grado di rispondere ai capricci e alle sclerate femminili con un rutto, infilando la porta di casa e andandosene all’osteria; alla peggio, la porta di casa la faceva infilare a lei con un calcio in culo; e i figli se li teneva, insieme alla casa. E quando lei se ne tornava alla casa paterna (“carica di meraviglia”, come diciamo in Puglia: cioè a mani vuote), si prendeva un altro calcio in culo dal padre, perché era un’altra bocca da sfamare.

          “Questo è un piccolo esempio di capacità di educare le femmine che ogni uomo dovrebbe avere. Ovviamente questa capacità implica lo strafottersene dell’approvazione femminile. Che è esattamente ciò che farebbe fare passi in avanti agli uomini. Sia nella sfera privata che nella sfera pubblica.”

          Io sono stato padre separato (figlio ormai grande e autonomo), con tempi al 50% e con un mix di fortune e sfortune; la principale sfortuna: non poter contare su una rete di sostegno parentale, perché ero lavoratore emigrato; le fortune: nel pubblico impiego avevo orari di lavoro “femminei” (due soli pomeriggi a settimana); la madre di mio figlio non era una matriarchista italiana; non ero proprietario di casa; il figlio è MASCHIO.

          Naturalmente ho conosciuto padri di figlie femmine, e non li invidio affatto: sono grotteschi, patetici; e non contano un cacchio rispetto alle madri, dalle quali sono costantemente minacciati e ricattati. Oscillano fra un’adorazione semi-incestuosa – le figlie se li rigirano come trottole – e atteggiamenti da “picchiatore” verso i giovani maschi che non le mettono su un piedistallo altrettanto alto (quindi: sottomessi in casa, prepotenti fuori casa; in pratica si riducono a fare i picchiatori per conto delle mogli; e ne sono pure fieri!..).

          Ripeto: qualche raro padre che non sia invertebrato, viene messo a tacere dalla moglie con la minaccia – basta anche una vaga allusione – di una separazione rovinosa.

          Quindi: ZERO capacità di educazione delle femmine.

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        11. Perseo, ti faccio notare che io sono estremamente critico verso gli uomini in generale; e lo sono da lustri, non da oggi.
          (Anche altri uomini che mi han preceduto son stati altrettanto critici.)
          Sono io che già nel secondo forum sulla QM definivo l’uomo medio un irrecuperabile coglione, perciò…
          E sono sempre io ad aver scritto che quelli tra i due sessi sono principalmente rapporti di forza, di potere.
          Ho pure scritto più volte che gli uomini, in generale, sono il cavallo di Troia delle femmine, che se tracimano come un fiume in piena è perché di fronte non trovano alcuna opposizione.
          Sono sempre io che parlo spesso di “scendiletto piegati a novanta gradi di fronte a qualsiasi pelo di fica”, etc.
          Ma resta sempre il fatto che le maggiori responsabilità le ha chi sin trova in alto e non chi non conta una ceppa.
          In particolar modo quelle responsabilità sono da attribuire agli uomini “di potere” delle generazioni passate, che hanno permesso tutto ciò, ma ciò non toglie che “i potenti” di oggi abbiano le loro.
          Punto.

          Perseo
          @@@
          >Ognuno ha la classe dirigente che si merita. I dirigenti rispecchiano perfettamente l’attitudine dell’uomo medio nei confronti delle femmine.
          @@@

          Quindi questo significa che la gran parte dell’umanità è composta da dementi, perché certe questioni vanno ben oltre i confini nazionali e comunque il leccaculismo verso le femmine esiste anche in paesi ufficialmente non femministi.
          Fra questi anche paesi che si trovano ad Est.

          Perseo
          @@@
          >Su questo punto sono decisamente d’accordo. La generazione precedente la mia ha combinato disastri. 
          @@@

          No, anche quelle precedenti alla generazione alla quale ti riferisci (se non vado errato sei dell’83, perciò è a dir poco riduttivo attribuire tutte le responsabilità a chi è nato negli anni cinquanta) e in particolar modo nei paesi anglosassoni, a cominciare dai soliti USA, “dove tutto ha origine”.

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        12. Un altro fatto che ho evidenziato spesso – e sono stato l’unico a farlo, nel solito forum sulla QM – è che in Europa gli italiani di sesso maschile sono (in genere) veramente un caso unico, perché psicologicamente sottomessi a tutto e a tutti.
          Agli stranieri, anche se provenienti da paesi di M., essendo affetti e afflitti da esterofilia cronica e insopprimibili complessi di inferiorità; e parimenti convinti che l’erba del vicino sia sempre più verde, anche se il vicino proviene dal Ghana,
          https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/13281623/africa-studio-ghana-sporco-cacca-pubblico-strada-campi-diarrea-mortalita-danno-economico-.html

          cioè una roba che non ho visto né ascoltato neppure dagli albanesi di trent’anni fa, che provenivano da un paese letteralmente nella merda,
          https://www.eastjournal.net/archives/75501
          @@@
          L’Albania arrivava nei primi anni ‘90 come il terzo paese più povero del mondo dopo l’Uganda e l’Angola e dove la proprietà privata, la libera impresa, la libertà e i diritti umani fondamentali erano stati vietati per Costituzione. 
          @@@

          oppure da moldavi e rumeni, che erano altrettanto nel letame.
          https://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Romania-sotto-la-soglia-di-poverta-127236

          https://www.balcanicaucaso.org/aree/Moldavia/Abecedario-moldavo-P-come-POVERTA-176370

          Mai visto né sentito uno sputare il veleno che sono soliti sputare gli italiani verso il proprio paese e i propri connazionali, nonostante i suddetti abitanti dell’est fossero molto di più nella merda.
          Non parliamo poi di quello che combinano tanti nostri connazionali quando si trovano di fronte a tedeschi, olandesi, danesi, finlandesi, australiani, etc; in questo caso le genuflessioni con tanto di martellate sui coglioni raggiungono vette astronomiche, tanto è vero che se ne sono accorti anche gli alieni residenti sulla costellazione di Orione…
          Un caso veramente unico, dall’Europa dell’ovest a quella dell’est (nel mondo non saprei).
          A questo aggiungiamo la sottomissione psicologica, emotiva e sessuale verso le femmine (in questo, però, sono in buona compagnia con gli uomini di altri paesi, a cominciare da quelli latini) e il cerchio si chiude.

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        13. Claudio
          @@@
          A mio parere, “la virtù e il buon esempio” non salgono dal basso verso l’alto, bensì discendono dall’alto verso il basso; ma, nella pratica, così non avviene. Le leggi sono fatte DA un ceto dominante PER il ceto dominante.
          @@@

          E’ così, ed è per questo che chi si trova “in alto” è ben più colpevole di chi si trova “in basso”.

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        14. CLAUDIO

          A mio parere, “la virtù e il buon esempio” non salgono dal basso verso l’alto, bensì discendono dall’alto verso il basso; ma, nella pratica, così non avviene.
          >
          In una democrazia le caratteristiche salgono dal basso verso l’alto perché chi è in alto non può che rispettare le caratteristiche di chi è in basso. Questo non vuol dire che chi è in alto è meglio ma che è uguale a chi sta in basso.

          Tutte le leggi di sottomissione dell’uomo-padre … sono state concepite da un ceto per il quale la rinuncia alla casa e a metà dello stipendio NON SIGNIFICAVA ROVINA (perché “ne avanzava”).
          >
          E io continuo a sottolineare che, anche in questi casi, il problema è che la programmazione della prole è affidata esclusivamente alla madre. Ciò causa un altrimenti inspiegabile autosabotaggio maschile a cui farò riferimento nel post più recente.

          E’ vero, ma è un fenomeno relativamente recente: lo colloco nell’800 …
          Prima di tutto ciò, l’uomo di casa era in grado di rispondere ai capricci e alle sclerate femminili con un rutto …
          Ripeto: qualche raro padre che non sia invertebrato, viene messo a tacere dalla moglie con la minaccia – basta anche una vaga allusione – di una separazione rovinosa.
          >
          Io mi riferisco ad un atteggiamento di fondo. È ovvio che chi si va ad incastrare non può più permettersi certi atteggiamenti. L’atteggiamento giusto doveva essere tenuto quando le femmine iniziarono a dire espressamente agli uomini che erano sbagliati. Per quanto ne so, ciò iniziò negli anni precedenti la data simbolica del 1975. L’atteggiamento giusto è fondamentale anche oggi, anche nelle piccole cose. Faccio rinvio al post più recente sull’eiaculazione.

          FRANK

          … certe questioni vanno ben oltre i confini nazionali e comunque il leccaculismo verso le femmine esiste anche in paesi ufficialmente non femministi.
          >
          La centralità femminile verrà meno solo con l’utero artificiale. Però la cultura dominante incide certamente nel definire il rapporto fra i sessi.

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  2. Ogni santo giorno i media gettano montagne di merda, fango e insulti di ogni tipo verso qualsiasi uomo sulla faccia della Terra (specialmente se europeo/statunitense/bianco).
    Persino l’altro ieri, cinque minuti di TV, davvero cinque, capitati per caso mentre ero con la famiglia: una giovane direttrice d’orchestra faceva la vittima in una fiction su RAIUNO perché i direttori maschi lavoravano di più e lei non se la cagava nessuno.
    Non ho idea del nome della fiction, non mi interessa neppure. So solo che io, per CINQUE minuti, casualmente, mi trovavo là davanti al televisore. E puntualmente insulti, veleno, misandria a fiumi e vittimismo femminile sbattuto in faccia con ferocia inaudita.
    C’è un bombardamento mediatico h24 su tutti i media (statali, quindi a pagamento: siamo noi contribuenti MASCHI che, per la maggiore, mandiamo avanti ‘sti baracconi).

    Non oso immaginare cosa schifo venga trasmesso in tutte le altre ore della giornata. So solo questo: ogni cazzo di volta mi ritrovo nel raggio d’azione di qualche media televisivo/ mainstream, il messaggio che ricevo è sempre lo stesso: gli uomini sono dei pezzi di merda e le femmine sono delle povere vittime. Le femmine sono superiori, gli uomini degli schifosi inferiori i quali devono baciare i piedi a queste dee scese in Terra.

    E quando il sottoscritto batte da tastiera l’esatto contrario (che in un mondo dove esiste un briciolo d’orgoglio e amor proprio sarebbe il minimo sindacale!) persino in questo blog e nei cosiddetti ambienti “momas” c’è una gran voce che mi riprende. “Estremo”, “fuori di testa”, “fascista”, questo mi scrivono.

    A volte penso che la causa maschile sia davvero persa, oltre ogni speranza. E, d’altra parte, al di là gli insulti e le tasse che sono costretto a pagare per queste merde schifose, non è che avrei tanti altri motivi per avercela con le femmine.
    La verità è che la massa maschile è un branco di coglioni sfigati, psicologicamente succubi di anche un solo pelo di figa. Si farebbero pisciare in bocca e calpestare dal cosiddetto “gentil sesso” anche per soltanto un briciolo di considerazione. Anche solo per annusarla. Capaci di rinnegare chiunque e mentire su qualunque cosa, pur di avere una fottuta speranza per queste cretine buone a nulla.

    In fondo, i fessi siamo noi. Stiamo aiutando una massa di coglioni che ce la metterebbe nel culo alla prima occasione per il suddetto pelo di fica.

    E rischiamo pure la galera adesso, stando a quanto riporta l’articolo.
    E, chiaramente, la massa di coglioni applaudirebbe, inclusi tanti coglioni degli ambienti “momas/incel”, quando il fatto riportato è di una gravità senza precedenti.

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    1. In pratica ti stai lamentando perché in una situazione in cui il nemico è in preponderanza nettissima di forze e attacca in campo aperto e frontalmente, anche tu vorresti attaccare in campo aperto e frontalmente ma c’è chi ti dice di non farlo…

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      1. Sto dicendo che noi stiamo difendendo coloro che vorrebbero sbattercelo nel culo, e senza neanche dirci “grazie”.

        Io, anche soltanto per quel che ho scritto, potrei benissimo essere uno di quegli uomini inquisiti per “hate speech”. E col beneplacito di gran parte della comunità mra/incel italiana.

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    2. Fritz
      @@
      A volte penso che la causa maschile sia davvero persa, oltre ogni speranza.
      @@

      Fritz, quando mi iscrissi al secondo forum sulla QM, nel febbraio 2014, feci presente che mi trovavo lì per motivi catartici e non perché credessi ad una soluzione della questione maschile, che a mio parere (che poi è anche il parere di alcuni pionieri della QM) è una questione irresolubile.
      La massa maschile è quello che è, in Italia come nel resto del mondo.
      Le femmine son veramente il tallone d’Achille dei nostri simili, per cui c’è ben poco da fare.
      Basta dire che a scrivere in questi spazi virtuali siamo sempre i soliti; e non da oggi, ma da lustri.

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    3. Sì. C’è una fortissima propaganda femminista. Bisognerebbe proporre una contropropaganda maschilista. Lo scopo non dovrebbe essere far ragionare gli uomini ma suggestionarli. I coglioni non ragionano.

      Sul piano personale l’obiettivo non può che essere il faticare il meno possibile perché nessun uomo ha interesse a sostenere una società femminista. I pesi devono gravare sulle femmine.

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      1. “I COGLIONI non ragionano. Sul piano personale l’obiettivo non può che essere il faticare il meno possibile perché nessun uomo ha INTERESSE a sostenere una società femminista.

        Ho messo in maiuscolo due parole: io conosco un Alpha ex compagno di liceo-università che nella vita è stato intraprendente, scaltro, spregiudicato; ha avuto successo e faccio fatica a definirlo “coglione”.

        Egli è un “analitico selettivo”: ragiona su certe cose che gli interessano (ruotano intorno ai soldi); non ragiona su altre cose che, pur intuendo che possano intaccare la sua floridità, sa di poter comunque sostenere in grande relax (“gliene avanza”).

        Il fatto di alimentare lo sfruttamento maschile del divorzificio ecc. non gli INTERESSA, nella misura in cui le persone come lui hanno verso le relazioni sentimental-sessuali un approccio mercatista: per lui la partner è come una dream-car o una dream-house: VA PAGATA PROFUMATAMENTE. E più ci si avvicina alla fine della vita, più aumenta la propensione a fucilarsi tutti i propri averi.

        In definitiva, lo stile di vita MGTOW/Incel, di cui io mi faccio attivista, mi ricorda quell’aforisma di Andreotti: “Il potere [lo sfruttamento maschile] logora chi non ce l’ha [chi non se lo può permettere]. Questa è, purtroppo, l’ottica intersezionale (intersecata con la questione di classe) del nostro Men’s Rights Activism.

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    1. Caro Blu,
      i commenti – maschili e femminili – non fanno che darmi ragione una volta di più, sia sull’idiozia dell’uomo medio (che è veramente uno stratosferico coglione) che sulla misandria delle femminucce moderne, che fanno quel che fanno perché gli omuncoli “che si trovano in alto” glielo permettono.
      Di certo se ci fossi io a dirigere l’orchestra certe fregnacce potrebbero solo sognarsele la notte.

      Immagina una ipotetica situazione contraria, in cui io, te, Eric, Fritz e Claudio parliamo in diretta TV di frigidità femminile e di quanto alle femmine non freghi sostanzialmente un cazzo degli uomini, ed anzi ne siano sovente schifate…
      Scoppierebbe l’inferno mediatico, ed anche una eventuale guerra nucleare tra la Russia e la Nato passerebbe in secondo piano…

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      1. assolutamente, fanno cadere le braccia, che poi il pollaio di sole femmine che sui media parlano degli uomini è la prassi da qualche decennio a questa parte, dove starebbe la novità non si sa

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    1. In pratica, lui è una De Mari coi pantaloni; facendo virgin-shaming confonde l’effetto con la causa (pur di non mettere in discussione le DD e la loro ipergamia). Però stava per darci una grossa mano sul condiviso; e, dopo che la sua proposta di legge è stata affossata dalle DD della sua stessa area catto-matriarchista, ancora non osa metterle in discussione.

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