Viva le trans non normative!

Vi ricordate che in Spagna l’anno scorso è entrata in vigore la legge che consente l’autocertificazione del sesso? Tra l’altro è entrata in vigore (dal 1 gennaio 2022) pure in Svizzera una legge del tutto analoga, ma li’ nessuno pare averci dato troppo peso (tranne un caso, finito sui giornali, di un tizio che si è autocertificato donna per non fare il servizio militare).

Ebbene oggi parliamo un po’ della Spagna, e della nuova parola che è stata appena inventata: Trans Non Normativo. Che significa? Significa che un uomo diventa “donna” legalmente, ma senza vestirsi da donna, e tenendosi pure la barba, molto spesso senza neanche cambiare nome (ovvero conservato quello maschile) sui documenti! 😀 LOL 😀

E sono già nate persino associazioni di Trans NON Normativi, come tra pochissimo vedrete…

Spiked ci da’ la funesta notizia: in Spagna alcuni uomini che hanno cambiato il loro sesso da “uomo” a “donna” dopo essere stati denunciati compagna, e pertanto saranno processati “soltanto” per violenza domestica! Come se una donna aggredisse il compagno o la compagna, insomma! 😀 LOL 😀

The catch is that only men can be accused of gender-based violence. If an accused man legally changes his gender, then he has no longer committed a so-called gender-based crime. As a result, the woman loses all her rights as an alleged victim.

E’ gravissimo, non trovate? Se non avessero autocertificato di essere di sesso femminile avrebbero dovuto essere processati nelle corti speciali, quelle senza garanzie per l’accusato, che trattano solo casi di violenza maschile sulle femmine e dove li sbattono subito in galera e solo poi fanno con comodo il processo! 😀 LOL 😀

Eh, che brutte notizie, sono subdoli questi predatori! Ma questi, in effetti, non si identificano come “trans non normative”…

Però ci sono anche le belle notizie: gli allegri militari. Sempre in Spagna, stavolta a Ceuta, enclave spagnola in Marocco.

Che hanno cambiato legalmente sesso, E QUINDI ORA VENGONO PAGATI DI PIU’ IN QUANTO DONNE…

As reported by the Telegraph earlier this month, being a female soldier in the Spanish army can be very lucrative. As one Ceuta-based army corporal, Roberto Perdigones, explained in El Español: ‘For changing my gender, I have been told that my pension has gone up because women get more to compensate for inequality. I also get 15 per cent more salary for being a mother.’ Aside from growing his hair slightly longer and wearing earrings, Perdigones has apparently made no effort to present as a woman. He hasn’t even bothered to shave his beard.

Molto divertente la parte in cui l’ex-uomo essendo diventato donna prende il 15% in più di stipendio “in quanto madre”: prima del cambio di sesso sul documento era padre, ma, visto che in Spagna (come in Italia o in Francia) i padri sono trattati come merde che non contano assolutamente niente (tranne quando debbono pagare), sintatonché era padre mica gli davano dei soldi in più rispetto ai suoi colleghi senza figli!

Inoltre gli allegri militari di Ceuta si sono costituiti in un’associazione che raggruppa appunto i “Trans Non Normativi” e si sono già mossi legalmente contro la TRANSFOBIA di un’associazione LGBT che aveva provato a rompergli le scatole: l’associazione LGBT criticava gli allegri militari per il fatto che non si vestono da donna!

“There can be no fraud in the law, since the law is based on self-perception and contains no requirements. Those who question the gender condition I claim should be careful. We’ve already filed a complaint for transphobia against the National Federation of Gays, Lesbians and Trans, a woke association that criticizes us for not changing our appearance,” explained, with the utmost seriousness, David Peralta, a 37-year-old Madrid “policewoman,” secretary and co-founder of the Non-Normative Trans Association.

Ne parla estesamente l’articolo di Spiked che ho già linkato, ma vi aggiungo pure Le Monde:

https://www.lemonde.fr/en/international/article/2024/03/25/in-spain-non-normative-trans-suspected-of-sabotaging-gender-transition-law_6650777_4.html

21 thoughts on “Viva le trans non normative!

  1. domanda per chi sa: in Spagna si può dichiarare il proprio cambiamento di sesso anche se si è sotto processo?
    cosa succede se alla prossima udienza del processo per violenza sessuale Rubiales si dichiara femmina donna e madre?

    fossi in lui lo farei…. oltre agli indubbi benefici di legge che potrebbe ottenere, mi pare che il procedimento sia reversibile a piacimento del dichiarante, per cui una volta assolto basta che dichiari di essere ridiventato uomo, e contarsi i soldi del risarcimento per i danni subiti dalla sua sensibilità femminile offesa e umiliata della dolce Jenny e dai suoi commenti irrispettosi…..

    quando le accuse e il contesto sono ridicoli e surreali, per forza deve poterlo diventare anche la difesa, sarebbe un modo per sputtanare la situazione in maniera devastante….

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    1. Certo, è proprio quello che hanno fatt quelli accusati di “violenza di genere”: hanno cambiato sesso e da “violenza di genere” è diventata violenza “fottesega” domestica.

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  2. Io sono meritocratico e pertanto riconosco i meriti di Eric: aveva ragione. La retorica Queer specialmente pro-trans è una bomba, cazzo.

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    1. E’ una bomba sufficiente per un attacco militare: infatti i militari la stanno usando per attaccare! 😀 LOL 😀
      Era ovvio: io vedo le cose da un punto di vista bellico, e quindi da quel punto di vista era impossibile non vederne le potenzialità belliche.

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  3. I vantaggi nel dichiararsi donna sono sono veramente impressionanti.

    Chi ha voglia di prendersi qualche impiccio burocratico può acquisire veramente parecchi vantaggi.

    Non mi è chiara com’è la legge in Italia, ma potrebbe essere un modo per non ridere davanti alla la dicitura “La legge è uguale per tutti” che si trova nei tribunali.

    Questa frase tornerebbe attuale.

    Perché è chiaro: la legge per le donne e la legge per gli uomini sono differenti.

    https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=905765564892221&id=100063763562468

    Poi si stupiscono che i giovani uomini si ritengono discriminati e che danno la colpa al femminismo.

    Chissà perché?

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    1. Nessun impiccio burocratico: sia in Spagna che in Svizzera uno va all’anagrafe in Comune e riempie un modulo di appena una pagina. Fatto quello è tutto automatico, il cambio di sesso legale avviene nel giro di circa una settimana in Svizzera e 2-3 settimane in Spagna.

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      1. Ma se ho capito bene, puoi essere anche lesbica, vestirti da uomo, e tenerti pure il nome e il cognome.

        L’unico cambiamento è la precisazione “femmina” sui documenti

        Forse è meglio rimanere nell’ombra, parlarne poco e aspettare che questa legge arrivi anche in Italia.

        In questo modo abbiamo risolto.

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        1. … Forse il 99,9999% è un po’ esagerato; rimane fuori quella che forse è la principale auto-fregatura maschile: il miscuglio di libido e bisogno di validazione; due cose che le lesbiche hanno in misura molto minore (la prima) o inesistente (il secondo).

          Poi resta fuori la questione procreativa: finché non arriva l’utero artificiale, da maschio-maschio o da maschio-femmina bisogna continuare a pagare fior di soldi per la GPA.

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  4. succede che fanno una legge che discrimina (i maschi) per sesso buttando nel cesso i valori occidentali sull’uguaglianza che valgono l’invio in guerra dei discriminati (i maschi)

    succede che fanno un’altra legge che permette di annullare con un escamotage gli effetti di quella precedente sessista e discriminatoria

    poiché chi la usa è accusato di truffa ai danni del sesso che la legge discriminatoria privilegia (le femmine) viene logicamente il dubbio che i valori occidentali siano nel frattempo cambiati e se vale ancora la pena morirci

    ma fino a che punto è cambiata l’interpretazione dei valori occidentali non lo possiamo ancora nemmeno immaginare:

    https://www.bbc.com/news/science-environment-68768598

    preso da qui: questo è un grande fisico, che avrà voluto dire?

    https://x.com/DavidDeutschOxf/status/1777782972986356025

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    1. E’ fantastico: hanno fatto causa alla Svizzera, non alla Cina…è pressappoco come denunciare per schiamazzi uno che passa in auto per strada sotto la finestra di casa tua e suona il clacson UNA VOLTA SOLA mentre ignori il tuo vicino di casa che va avanti tutta la notte con un rave selvaggio con musica a manetta con un subwoofer da tre metri di diametro collegato a un amplificatore da 30.000 watt.

      E allora sai che ti dico?
      Che visto che l’inquinamento cinese è tanto bello e buono, anzi santo: comprerò sempre più prodotti cinesi…

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      1. usando oltretutto l’ormai usurato ma sempre valido principio femmino: “We know statistically that in 10 years we will be gone. So whatever we do now, we are not doing for ourselves, but for the sake of our children and our children’s children,

        l’ho fatto per il tuo bene secondo loro giustifica qualsiasi cazzata uno possa concepire o realizzare, alla faccia delle conseguenze immediate e future l’importante è apparire disinteressate e ammorose e soltanto rivolte al bene e al futuro dell’umanità tutta mentre contano adesso i soldini del risarcimento dei danni che il governo svizzero ha inflitto soltanto a loro, non ai contadini o ai ragazzi che si sono visti respingere le richieste.

        la sentenza però comporta due corollari che vanno demoliti immediatamente.
        – che un governo, uno qualsiasi o tutti insieme, possa agire in maniera sensibile e misurabile sul clima del pianeta (bum)
        – che i cambiamenti climatici abbiano effetto selettivo e si accaniscano solo sulle vecchie

        questo senza evidenziare nel merito la ridicola assurdità della lamentazione di base: faceva troppo caldo, il governo non ha fatto niente per abbassare la temperatura del paese e quindi mi spetta un risarcimento (The Swiss women, called KlimaSeniorinnen or Senior Women for Climate Protection, argued that they cannot leave their homes and suffer health attacks during heatwaves in Switzerland), un argomento che se venisse portato dinanzi a qualsiasi corte dell’universo dovrebbe ricevere soltanto risate imbarazzate o sonore pernacchie…..

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  5. Beh, io adesso quando invio un articolo a una rivista scientifica nel questionario iniziale (roba da Germania Nazista: ti chiedono razza, etnia, antenati… e parlo di editoriali importantissime in ambito scientifico) mi identifico come donna. Alle conferenze non sempre, soprattutto in quelle non troppo grandi non vorrei rischiare rotture di scatole, in quel caso però non specifico, non gli permetto di dire gné gné gné troppi maschi, non col mio numerino 🙂

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    1. Io quello lo faccio da anni, ovunque sia possibile autocertificarsi metto sempre “donna”.
      Bisognerebbe idealmente arrivare ad una situazione in cui tale identificazione ha effetto di legge ed anziché 31 milioni di femmine e 29 milioni di maschi risulti che in Italia ci sono tipo 36-37 milioni di femmine e 23-24 milioni di maschi: a quel punto cominciano a saltare i conti dell’INPS perché tante donne in più vanno in pensione prima degli uomini, come pure i conti dei vari incentivi riservati alle donne, eccetera, e a quel punto se la divertimo perché indietro non si torna facilmente e ad agire sarebbero lentissimi perché prima di ammettere che c’è qualcosa che non va si arriva a MILIONI di uomini che si autocertificano donna, perché prima sono “dicerie” poi ci vuole “la prova” poi “la prova della prova” poi si deve passare per la fase delle spiegazioni alla cazzo di cane che dicono tutto e il suo contrario (tipo “a stato il patriarcato che rende gli uomini vogliosi di essere donne! Solo riscoprendo il loro lato femminile gli uomini torneranno ad essere uomini!”).

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